Prologo

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-Ti amo
-Ti amo anche io - disse accarezzandogli i capelli.
Erano sdraiati sull'erba, all'ombra di un albero nel giardino di Theodore. Nessuno, in realtà, era a conoscenza della loro presenza in quel luogo, ma...
- Lo sai che non dovremmo essere qua, vero?
- Lo so, e non me ne frega un cazzo. È stata una fortuna trovare le chiavi del tuo giardino; non vedevo l'ora di venirci.
- Tu sei completamente fuori! - disse Theodore accarezzando il suo viso con una mano e stampando un umido bacio sulle sue labbra rosee.
Si alzarono in piedi, e Theodore arrossì.
- Non mi piace essere più basso di te, lo sai? - disse guardandosi i piedi, e sorrise mentre gli venivano scompigliati i capelli.
- Sei la cosa migliore che mi potesse capitare...
- Eh già, dove lo trovi un altro come me?! - Michael fece il suo solito sorriso luminoso, e due adorabili fossette comparvero sulle sue guance.
Scoppiarono entrambi a ridere, uscendo dal giardino mano nella mano e chiudendo attentamente la porta alle loro spalle.

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