Clarification

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*Due giorni dopo*

«Puoi smettere di fare rumore?» mi girai arrabbiata, vedendola masticare pop-corn muovendo le mandibole in una maniera fastidiosa, provocando un rumore assordante.

«Ti serve scopare, sorella» bofonchiò.

Cercai di restare calma, senza distruggere tutto e picchiarla, e l'unica cosa che mi rimaneva da fare era continuare a studiare, anticipandomi di molto lo studio.

«Karen, lasciala stare» intervenne mamma, accarezzandomi la guancia «Torno più tardi» ci avvisò, notando così che in effetti avesse il cappotto e la borsa in spalla.

«Dove vai?» le chiesi, dato che Karen era troppo occupata a rimpinzarsi mentre guardava la televisione mantenuta con un volume basso, sotto mia minaccia.

«Passo dall'avvocato...Domani c'è l'udienza e volevo assicurarmi che tutto andasse bene» mi sorrise flebilmente.

«Vuoi che venga con te?»

«No, tranquilla, studia...» mi sorrise ancora, tornando indietro per uscire di casa, salutandoci di nuovo.

Tornai sui libri, concentrata al massimo, fino a che Karen spense la televisione e si mise a sedere difronte a me sul tavolo della sala da pranzo che era tutt'uno con il salone.

«Senti mi dispiace, è solo che non voglio vederti sempre in casa a far nulla» cominciò, ma non le diedi retta, continuando a studiare, finchè non mi chiuse i libri lasciandomi spiazzata «Ascoltami, Ellen!» mi rimproverò.

«Che vuoi?!» abbaiai peggio di un cane.

«Ti sto chiedendo scusa!» spalancò gli occhi, come se per me quella cosa dovesse significare tanto, ma il fatto era che aveva agito alle mie spalle su una questione che riguardava solo me «Volevo vederti finalmente con qualche ragazzo» si giustificò.

«Certo, e il tuo piano era quello di portarmi ad una festa, farmi ubriacare e lasciarmi in balia dei maschi arrapati che ci sarebbero stati!» mi alterai, riaprendo il libro per cercare le pagine che mi servivano.

«No! Non lo avrei mai fatto! Volevo solo farti uscire un po' e poi abbiamo scherzato, ma non ti avrei lasciata sola!»

Tornai a guardarla attentamente, sperando stesse dicendo sul serio.

«Tanto non cambierebbe nulla» scossi la testa, cercando di farmi uscire dal cervello notizie che non mi servivano a nulla per imparare la chimica avanzata.

«Eccome se cambierebbe! Dio, Ellen! Sei così tonta che non ti accorgi che ti sbavano dietro e tu sei lì depressa che non sai che fare per farti notare!»

«Se è vero che ho la fila perché nessuno mi chiede di uscire?» domandai allora, rialzando lo sguardo su di lei.

«Sei troppo rigida! Metti paura! Prova a lasciarti dietro la puzza sotto il naso e vedrai che faranno a botte per uscire con te» detto ciò si alzò e se ne andò lasciandomi sola.

Ovvio che non le credevo! Era tutta una messa in scena per farmi abbindolare da loro, e io non volevo giocare con le loro regole.


-Spazio a me-

Sì, lo so, è cortissimo, ma se mettevo anche l'altro pezzo veniva lungo tre anni, ma se lo dividevo veniva fuori una cosa ignobile (che già lo è, ma uno cerca di limitarsi).

Comunque, Karen vuole assolutamente risolvere con sua sorella. Mi sembra normale, sono sorelle e litigare per certe cose è ridicolo; ma non per Ellen, che non le crede, anzi, si arma di "astuzia".

Volevo approfittare anche per dire una cosetta... Penso che a tutte le autrici di wattpad, o comunque dell'intero mondo, faccia dispiacere vedere che la propria storia non decolla. Ora, io sono consapevole del fatto che non abbia una trama appassionante a primo impatto, ma io ci tengo molto a questa cosa che pubblico quando internet va, e perciò vi chiedo solo di fare un pò di passa-parola, non lo so, magari potete lasciare anche qualche stellina dopo aver letto se proprio commentare vi fa noia :)

A me basta sapere che voi ci siete ^-^

Perciò...

FATEVI SENTIRE, POPOLO DI WATTPAD!!!!

La smetto, giuro.

Cate Xx


S-e-x || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora