#Pov's Caterina
Quando finimmo di cenare lui pagò il conto e ce ne andammo. "Dove andiamo?" chiesi, non riconoscendo la strada "Lo vedrai" rispose, accarezzandomi la coscia, per poi salire piano piano, ma non levai la mano, non so perchè ma mi metteva paura, una sensazione strana, non era affatto piacevole. Ci fermammo in una specie di collinetta, non riesco a capire nemmeno io dove mi trovo. "Dove siamo?" chiesi " ci vengo sempre quando non so dove andare" rispose semplicemente. Si sedette a terra e io lo guardavo non sapendo cosa fare. "Siediti, non ti mangio mica" disse ridendo, e così feci. Questo vestito è troppo scomodo, non lo indosserò mai più. "Perchè siamo qui?" Chiesi ancora "Per stare soli, tranquilli, possiamo fare tutto quello che vogliamo" ripose, si avvicinò e mi baciò, non era un bacio dolce, delicato, era tutt'altro. Mi staccai, si, era un gran figo ma l'istinto mi fece reagire così. "Cosa c'è?" mi chiese "Nulla, mi sto sentendo poco bene" mentì "Caterina, sicura?" mi chiese, non credendo a quello che gli avevo detto "Non mi sento molto bene, davvero, puoi riaccompagnarmi a casa?" chiesi rialzandomi "Si certo, sali su" sorrise, nonostante quel sorriso Peter mi metteva inquietudine, non l'avevo mai visto sotto questo punto di vista. "Andiamo" dissi salendo sulla macchina. Il tragitto è stato abbastanza silenzioso, almeno, fino a quando mi chiamò Lucas "Scusami" dissi prima di rispondere "Lucas, dimmi" dissi al mio migliore amico, ma non sentì la sua voce allegra, sentì i singhiozzi di Jenny "Caterina aiutami, non so che fare" disse tra un singhiozzo e l'altro "Calmati, cos'è successo Jenny." dissi preoccupata e Peter mi guardò con aria interrogativa "Hanno picchiato Lucas, puoi venire?" disse non smettendo di singhiozzare "Certo, dimmi dove siete" dissi, preoccupata ma anche incazzata nera. Chi cazzo l'aveva ridotto così? Mi diede le indicazioni e dissi a Peter di andare lì.
#Pov's Lucas
Eravamo appena usciti da un ristorante cinese e, quando eravamo seduti al tavolo chiesi a Jenny di diventare la mia ragazza e lei, senza esitare un attimo accettò. "Allora, cosa vuoi fare adesso?" le chiesi "Ti va di fare una passeggiata?" mi propose sistemandosi i capelli dietro l'orecchio "Certo, buona idea" dissi, iniziando a camminare. Iniziammo a parlare del più e del meno quando io le raccontai una figura di merda che feci quand'ero piccolo con una bambina "E così sono caduto di faccia e ero tutto sporco di fango" dissi ridendo. Lei iniziò a ridere "Okay basta" le dissi ridendo anch'io. Quando ad un tratto dei ragazzi si avvicinarono a noi e ci fecero smettere di ridere interrompendoci "Guarda guarda come ridiamo" disse uno guardandomi "Non è affar tuo, quindi se non ti dispiace noi avremmo da fare" dissi prendendo la mano di Jenny e sorpassando lui e gli altri "Si che mi dispiace" disse dandomi un pugno in faccia, mi misi una mano in faccia, un'altro mi buttò a terra e tutti e quattro iniziarono a darmi pugni e calci, qualche pugno cercavo di darlo, ma inutilmente, erano più forti. Non capì più niente, sentivo la testa bagnata, quei ragazzi ridevano, o almeno credo, non capivo molto bene, vedevo sfocato, uno di loro si avvicinò e mi diede un calcioriuscì a sentire un "Basta ha capito, potete smetterla" e poi il buio più totale.
#Pov's Caterina
Arrivai insieme all'ambulanza e lo vidi, lì sdraiato a terra, Con del sangue che gli usciva un po' da tutte le parti, allora tutte le lacrime che cercai di trattenere in macchina, esplosero, iniziai a piangere, e andai da lui "Signorina dobbiamo portarlo in ospedale, si posti." mi disse un infermiere seguito da un altro, misero a Lucas sulla barella e lo portarono dentro l'ambulanza "Posso venire?" chiese Jenny, "No mi dispiace" rispose l'infermiere "Io sono la sorella, posso? La prego" chiesi guardandolo negli occhi, notando la mia disperazione mi diede il consenso, salì e ce ne andammo, Lasciai Jenny, lì immobile e non piangeva più e Peter che mi guardava, arrabbiato forse? Non lo so, ma non mi interessava, ciò che mi interessa, è solo il mio migliore amico. "Lucas, Chi ti ha ridotto così? Stronzi, la pagheranno cara, fosse l'ultima cosa che faccio, te lo giuro" dissi continuando a piangere e a tenergli la mano. Arrivati in ospedale lo portarono in sala e mi lasciarono, sola con le me lacrime nella sala d'attesa. Ore 23.48 mia mamma mi chiama, forse è la terza chiamata nell'arco di 10 minuti, così decido di rispondere, per tranquillizzarla, forse. "Mamma" risposi "Caterina, che è successo? Cos'hai?" disse lei sentendo la mia voce, o meglio quello che rimaneva della mia voce "Mamma hanno pestato Lucas a sangue e sono in ospedale, sto aspettando che mi dicano qualcosa" le spiegai velocemente. "Oddio, fammi sapere quando ti danno sue notizia, e se si fa tardi ritorna a casa" disse lei " si okay mamma a dopo" le dissi e riattaccai. Ore 00.37 ancora nessuna notizia, Jenny non si è ancora fatta sentire, e prima era così preoccupata, solo scena sicuramente. Quanto la odio. Erano ormai l'una e mia mamma aveva tentato di farmi tornare a casa ma io non volevo, così con la scusa di non avere il passaggio, rimasi in ospedale. Vidi un dottore uscire dalla sua stanza "Dottore, come sta Lucas?" Chiesi subito "Ha subito dei danni, però non sono gravissimi, ha subito una lesione alla testa grave, con un taglio profondo che per fortuna non ha danneggiato nessuna parte del cervello, supponiamo sia stato fatto con qualcosa di appuntito, non con le mani o i piedi e ha dei tagli e degli ematomi nella maggior parte del corpo" disse tutto d'un fiato. "Posso vederlo?" Chiesi supplichievole "Si certo, però non lo affatichi" disse e entrò in un'altra stanza. Entrai e lo vidi su quel lettino, con una fascia alla testa e delle bende in alcune parti del corpo, aveva anche dei lividi sulla faccia e un occhio nero. Scoppiai a piangere a quella vista, non ci potevo credere, il mio migliore amico in quelle condizioni, quale animale poteva averlo ridotto così? "Caterina" sussurrò "Lucas, come stai?" Chiesi, anche se potevo evitarlo viste le sue condizioni. "Oh, tutto sommato bene" sorrise. "Non ci posso credere, cos'ho fatto per essere ridotto così?" Sì chiese "Lucas, ho paura, tanta paura" gli dissi "Di cosa?" Mi chiese cercando di mettersi in una posizione comoda o almeno credo. "Ho paura che tutto questo possa accadere di nuovo, non voglio che tu stia male" dissi, scoppiando in lacrime e sedendomi vicino a lui "Piccola non piangere, io sono qui, va tutto bene " disse prendendomi la mano. Quel nomignolo, lo usa spesso ma questa volta è diverso. Lui è il mio migliore amico, ed è la cosa più bella che ho.
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Ragazzee alloraa, questa volta rispetto a gli altri capitoli ho scritto di più. Fatemi sapere cosa ne pensate con un commentino. Continuo a 3 stelline e un commentino. Susu❤. Vi amo.
Scusate gli eventuali errori
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.Happy. {Harry Styles}
RandomPROLOGO Ciao a tutti sono Caterina, abito a Seattle, ho 17 anni e frequento il 5 anno del liceo. Non sono una ragazza che ha molte amiche, la mia migliore amica Anna è partita per la Francia perché sua mamma l'ha obbligata, anche se sinceramente non...