2.

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<< Qualcosa non va?>> dice l'uomo, porgendomi la mano. Prendo un gran respiro e rispondo balbettando <<S-sto b-bene, g-grazie. >> Mi prende la mano e mi fa alzare. <<Stai piú attenta, la prossima volta. >> sorride e se ne va. Lo guardo andarsene, la valigetta che dondola. Sento un tocco sulla spalla e mi ricordo all'improvviso di respirare. Di fianco a me trovo Touka, che sembra aver visto tutta la scena. Non dice nulla, mi spinge leggermente e ci dirigiamo a casa. Mi siedo sul divano, aspettandomi una predica da Touka, ma lei sta in silenzio e esce. Dopo non so quanto tempo ritorna, seguita da Yoshimura. Lui prende una sedia e si mette fronte a me. <<Allora Kyoko, ti va di raccontarmi cosa è successo?>> Prendo un gran respiro <<Ho sbattuto contro quell'uomo, ma non volevo, e sono caduta e lui aveva una valigetta bianca con la scritta CCG e Touka ha detto che la CCG è pericolosa e io...>> parlo freneticamente, inciampando sulle parole. <<Ehi, ehi, stai tranquilla>> mi calma Yoshimura. <<Forse è meglio se adottiamo altri metodi per farti vivere nel mondo.>>

È così che inizia il mio percorso di "scoperta" del Mondo. Yoshimura viene a casa ogni giorno, a volte in compagnia, e mi fa conoscere i dipendenti dell' Anteiku; guardo la televisione quotidianamente, dai telegiornali ai film ai talent show, fino alle serie tv. Mi viene insegnato come cucinare, stirare e compiere le varie faccende di casa. Dopo una preparazione che dura circa un mese, Yoshimura si decide che sono pronta per iscrivermi a scuola.

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Finalmente il gran giorno è arrivato. Oggi è il mio primo giorno di scuola. Dopo essermi messa la divisa nuova di zecca ed essermi pettinata, scendo a fare colazione. Un caffè caldo e corro fuori, accompagnata da Touka. Mentre camminiamo lei mi fa un ripasso veloce su come comportarmi <<Allora, presentati in modo gentile, dì che i tuoi genitori sono in viaggio o cose simili, se qualcuno chiede cosa pensi dei ghoul, tu dì che gli odi e...>> viene interrotta bruscamente d un ragazzo che, correndo,l'ha urtata, facendo cadere i libri che aveva in mano. <<Ehi tu! Guarda dove vai!>> gli urla Touka. Lo guardo bene: avrà piú o meno la mia età, alto, capelli biondi -sicuramente tinti- e occhi marroni. <<Scusa! Non posso, sono in ritardo!>> risponde l'altro. Mentre corre via noto che i colori della divisa sono gli stessi della mia. <<Che idiota...>> borbotta Touka mentre raccogliamo le cose cadute. <<Giá. Dai, ora andiamo o arriveremo tardi anche noi>> mormoro.

L'insegnante di matematica -un uomo alto, calvo e con la camicia sgualcita- mi accompagna in classe. Entro e guardo uno a uno i miei compagni. E, incredibile ma vero, seduto al terzo banco vedo il biondo di stamattina. Lui mi fa un sorriso smagliante, mentre il suo vicino ridacchia. L'insegnante mi esorta a presentarmi. <<Ciao a tutti, io sono Kyoko Hiroyama; mi sono trasferita da Osaka da poco. Spero di passare un buon anno scolastico insieme a voi. >> concludo velocemente, per poi prendere posto nell'unico banco vuoto vicino a una ragazza con corti capelli neri e occhi color liquirizia. Lei mi saluta con un gesto annoiato. <<Sayu Saotome. >> si presenta. Poi di avvicina al mio orecchio e sussurra <<A quanto pare quell'idiota di Ryuga ha giá posato l'occhio su di te. >> indica leggermente il ragazzo biondo. <<È il tipico ragazzo popolare con il suo gruppetto di amici. Sempre a fare gli idioti e ridere.>
<<Non sembra che tu li ami troppo>> lei sbuffa <<Diciamo che io non amo troppo socializzare.>> Continuiamo a chiaccherare per un pò, finchè il professore non ci zittisce. Quando l'ora finisce, il biondino si avvicina. <<Heilá!> dice sorridente, facendo sbuffare Sayu. <<Kyoko-Chan, benvenuta nella nostra scuola. Io sono Ryuga Namekawa.>> sorrido, mentre il suo compagno si presenta. <<Kaito Tanaka. Molto piacere>> Sayu tira fuori un foglio e inizia a disegnare, ignorandoci completamente. <<Tu non mi saluti, doppia S?>> dice Ryuga. <<Parteciperò a una conversazione con te solo quando la smetterai di chiamarmi in quel modo.>> dice lei sprezzante. <<L'ho sempre detto che sei una tsundere: scorbutica fuori e tenera dentro!>> fa Kaito. Ryuga alza gli occhi al cielo <<Ecco che ricomincia con le sue diavolerie da otaku!>> poi rivolge lo sguardo a me <<Beh, Kyo-Chan, scusa per stamattina. La tua amica si è arrabbiata? > faccio un sorriso amichevole, ignorando il nomignolo che mi ha dato. <<Oh, non ti preoccupare, Touka è sempre arrabbiata. >>
<<Ryuga, che ci fai in piedi? Siediti se non vuoi prendere una nota!>> Tuona l'insegnante che è appena entrato. <<Non si arrabbi, sensei, stavo solo salutando la nuova arrivata.>> dice il ragazzo, mi fa l'occhiolino e va a sedersi. Sayu mi guarda di traverso <<Ti prego, non innamorarti di quello stupido>> innamorarsi? <<Innamorata io?>> ribatto <<Non succederà, fidati>>

Esco da scuola e mi dirigo verso Touka che mi aspetta fuori. <<Allora, com'è andata?>> le racconto la giornata di oggi e iniziamo a camminare, quando qualcuno mi chiama. Mi giro e trovo Sayu. <<Ehm...Kyoto,>> dice, leggermente imbarazzata <<Ti dispiace se faccio un pezzo di strada insieme a voi? Sai...con i...i ghoul che ci sono in giro>> le sorrido <<Paura dei ghoul? Non preoccuparti, puoi venire con noi>> lei mormora un grazie e ci avviamo
Hai paura dei ghoul eppure ci stai camminando a fianco. Penso

Spazio autrice
Hallo! Buon anno a tutti!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Alla prossima!

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