il nostro romanzo

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Mi sveglio perlustrando il materasso con la mano e scopro di essere sola. Scendo in cucina e non vedo nessuno, rimango un po' delusa, credevo di trovarlo o almeno che lasciasse un biglietto, ma niente. Apro il mobile e prendo la scatola con dentro i vari infusi di the e camomilla. Anche se mi sono svegliata da poco ho mal di testa, quindi prendo la camomilla agli aromi di vaniglia e miele per rilassarmi, prendo una tazza verso dell'acqua e la riscaldo nel microonde, inserisco il filtro della camomilla e metto il timer di 4 minuti. Nel frattempo preparo delle fette biscottate con della nutella.
Mi gusto la mia colazione, quando qualcuno esce dal bagno facendomi sussultare.
"Ehi, buongiorno" si avvicina Jorge dandomi un bacio sulla guancia. Ha solo un asciugamano, solo un asciugamano, dico io è dicembre non hai freddo? O almeno, non hai pietà per la mia sanità mentale?
Ritorno sulla terra
"Mi hai spaventata, credevo te ne fossi andato" dico osservando i sui movimenti, si avvicina al frigo dove prende la bottiglia di latte, con solo un asciugamano, dio copriti! Mi guarda "Non crederai davvero che me ne sarei andato senza dirti niente?" Prende una tazza dove versa il latte freddo e si siede di fronte a me al tavolo, farcendo, anche lui la sua fetta biscottata con la nutella.
"Beh... Voi siete strani" dico sorseggiando la mia tisana.
"Noi chi?" dice allegro
"Voi uomini" rispondo con superficialità
"In realtà siete voi DONNE ad essere complicate" fa lui addentando una fetta biscottata e marcando la parola donne
"Noi siamo complicate perchè voi non siete chiari nei comportamenti" controbatto io
"Che comportamenti scusa?"chiede lui
"Non lo so, tipo girare mezzo nudo per casa di una ragazza!" Esclamo, pentendomene subito dopo. Lui alza un sopracciglio e apre la bocca per controbattere, ma lo fermo
"Senti lascia perdere" mi alzo visto che ho finito la colazione, lavo la tazza nel lavandino e vado in bagno, mentre mi allontano lo sento chiamarmi, ma lo ignoro e continuo per la mia strada.

L'acqua che scorre sulla pelle, sembra riuscire ad eliminare i problemi. Non so ancora niente di Jorge, lui non mi aiuta a sapere. È vero sono complicata mi sono arrabbiata per niente.
Avvolgo il mio corpo nell'asciugamano e mi avvio in camera. Mi metto un maglione a collo alto nero e grigio larghissimo, mi arriva leggermente sopra al ginocchio, metto i calzettoni neri che arrivano sotto al ginocchio e le Ugg nere. Mi pettino i capelli e li lascio lisci, metto solo un po' di correttore sotto agli occhi e vado in salone. Vedo Jorge, si è vestito. Ha un jeans e una
t-shirt bianca. Mi siedo sul divano e prendo il telecomando, fregandomene che lui stia guardando la tv seduto sulla poltrona. Metto SkyCinema e noto che sta facendo #Scrivimi Ancora, è iniziato da poco come non vederlo!
"Ehi, io stavo guardando la partita" dice Jorge alterato
"Chissene è la MIA tv" dico indifferente e sottolineando la parola mia.
"Davvero Martina? Non sapevo avessi 3 anni!" Risponde quasi urlando
"Beh peró tu sei qui a parlarmi"
Sospira e si siede accanto a me cercando i miei occhi, ma io mi giro dandogli le spalle. Mi accarezza le spalle e io irrigidisco al suo tocco, rilassandomi subito dopo quando mi lascia una scia di baci sul collo arrivando fino a dietro l'orecchio e mi sussurra "Scusa, non volevo dirti che sei complicata" un'altro bacio sul collo "ma un po' lo sei" bacio
"ma a me piaci così" bacio "sai che noia avere una ragazza noiosa" bacio, lo fermo anche se con malavoglia, per guardare quei due smeraldi "Sono la tua ragazza?" dico sorridendo e socchiudendo gli occhi, si avvicina di nuovo al mio orecchio e sussurra "Beh,tu vuoi essere la mia ragazza?" un altro bacio sul collo "Okay" sussurro "Okay" sussurra lui, prendo il suo viso tra le mani "non vorrai imitare colpa delle stelle?" Rido, ride "beh è uno dei tuoi romanzi preferiti" ride, rido "ora peró dobbiamo scrivere il nostro di romanzo" dice, il mio cuore manca di almeno 100 battiti, quanto puó essere dolce? "Scriviamolo" rispondo io, ci avviciniamo, ma quando le nostre labbra stanno per toccarsi squilla il telefono. Sbuffiamo. "Chi è?" chiede lui
"Lodo" rispondo io
"Quella ragazza puó essere una vera rompi palle"
Lo guardi storta e lui chiede scusa
"Dodo" dico io
"Discoteca domani sera"
"Cosa?"
"Ti prego, Diego ha fatto lo stronzo, lo devo far ingelosire"
Lodo mi ha spiegato, la sua storia con questo spagnolo (davvero bello eh).
Roteo gli occhi
"Okay ci sto!"
"Grande!" Anche se non la posso vedere sono convinta che stia saltellando per la stanza.
"Porta anche Jorge, Ciaone" aggiunge
"Ciao Lodo" dico prima di attaccare.

"Allora?" Chiede il mio ragazzo,
"Allora niente, domani dovró sopportare i tacchi" e scoppio a ridere guardando la sua espressione confusa.

[...]

"Tra qualche giorno è Natale" dice Jorge guardando il calendario, il Natale, cavolo me ne sono completamente dimenticata!
Guardo il ragazzo dagli occhi smeraldo che sembra leggermi nel pensiero.
"Te ne sei dimenticata e non sai nemmeno cosa regalare vero?"
Mi mordo il labbro.
"Prendi il cappotto usciamo" afferma lui prendendo le chiavi della macchina. Sorrido correndo ad abbracciarlo. Metto il cappotto grigio lungo e chiudo la porta di casa. Fuori fa freddo ci saranno un 10 gradi. Andiamo in centro città dive le luci colorate attirano la mia attenzione, ho sempre adorato il natale, è bellissimo quando anche di sera le strade sono colorate da tante luci differenti, le vetrine dei negozi si tingono di rosso, e tutto è più bello. Cammino mano nella mano con Jorge, che anche lui guarda meravigliato le luminarie, sono così fortunata, è così bello e dolce, pochi ragazzi sono come lui e io l'ho qui al mio fianco. Ora che ci penso, ma la sua famiglia?
"Non passi il Natale con la tua famiglia?" chiedo cercando in suo sguardo che subito trovo,
"Non lo so, la mia famiglia è sempre in viaggio, non sto quasi mai con loro" sposta lo sguardo verso il vuoto e capisco di aver toccato il punto dolente e subito me ne pento,
"Ehi, lo passerai con me il Natale?" chiedo sorridendo, ci fermiamo e lui mi guarda negli occhi, sono così limpidi, così buoni, così sinceri "Tu vuoi questo?" chiede "Certo come potrei non volerlo" sorridiamo, mi accorgo che c'è una folla di persone che ci guarda, mi guardo intorno così come fa Jorge, siamo sotto un arco, guardiamo sopra, siamo sotto al vischio, riguardo a Jorge, nella folla c'è qualcuno che urla "Baciatevi".







Autrice
Ehi, sono tornata,
che ne dite? 
Ora che faranno?
Si baceranno?
O Jorge avrà paura
di correre troppo?
Chi lo sa!
Beh spero che il capitolo vi sia piaciuto e perdonatemi per probabili errori. Stellinate e commentate. Grazie per le visualizzazioni vi voglio bene❤️

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