Capitolo 10

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Mi risveglio in un letto immerso nel bianco, letteralmente, sembra di essere in paradiso.

"Dove sono?" mi guardo intorno e noto che Ethan, seduto affianco a letto, mi tiene la mente; cerco di svegliarlo toccandogli la spalla e chiamandolo.

"Ethan, Ethan, Ethan!" 

"Altri 5 minuti mamma" mi sento vecchia, a questo punto gli do un pugno sulla testa e lo vedo sobbalzare dalla sedia.

"Guarda che non sono tua madre, cioè nostra madre" mi corrego immediatamente, devo farci ancora l'abitudine. Intanto quell'idiota mi fissa sbalordito, però a qualcosa di strano, lo guardo attentamente e noto che gli è cresciuta la barba, i vestiti sono un po' sgualciti e non sembra abbia dormito molto.

"Si può sapere cosa diavolo ti è successo" chiedo confusa.

"I-io, t-tu...cosa?!" gli sta venendo un attacco di panico, si può sapere cosa ha?!

"Ti senti bene?" chiedo inutilmente, Ethan incomincia a ripetere il mio nome avvicinando la sua mano alla mia guancia, vedo delle lacrime scendere da quei bellissimi occhi, perché sta piangendo?

"Ethan perché stai piangendo?"

"Perchè ti sei svegliata" giusto, penso di essere svenuta prima ma no c'è bisogno di piangere per qualche minuto, però l'avrò fatto preoccupare molto, lo avvicino per abbracciarlo, con il suo consenso, accarezzo quelle punte dei suoi capelli, sono soffici.

"Che sciocco e piangi per così poco?" 

"Così poco?! Charlotte sei stata in coma per due settimane!" rimango sbalordita, due settimane....

"Cosa? Io pensavo che....." 

"Che erano passati cinque minuti? tsk..." Ethan accenna ad un sorriso che scompare quando la porta del presunto ospedale si apre ed un dottore entra nella stanza. All'inizio mi guarda sbalordito poi mette il miglior sorriso che avessi visto finora, mi sono innamorata del dottore.

"Signorina Charlotte, speravamo che potesse svegliarsi, ha fatto bei sogni" sogni? io credevo fosse passato neanche un minuto e mi parla di sogni?!

"Si, grazie" maledetta la tua gentilezza Charlotte.

"Lei è molto fortunata ad avere un ragazzo così" ragazzo?! da quando ho un ragazzo......mi giro verso Ethan che diventa tutto rosso, ma è un bambino di cinque anni.

"Non è il mio ragazzo" dico con tranquillità

"Oh, che peccato, questo ragazzo e rimasto tutto il tempo qui affianco a lei" per tutto il tempo? Abbasso lo sguardo fissando quelle coperte bianche, odio il bianco.

"Le sue condizione si sono stabilizzate, credo che domani possa uscire dall'ospedale"

"Domani?!" Ethan si alza tutto felice.

"Si, certo. Se i risultati dei test saranno buoni allora può ritornare a casa"

"Test?" dico io un po' spaventata 

"Non si preoccupi si tratta sono di qualche ecografia e raggi, per vedere la causa del suo malessere"

"oh capito, quindi niente esami del sangue?" il dottore si mise a ridere e  anche Ethan

"Per adesso no" rispose il dottore per poi uscire "allora ci vediamo dopo Charlotte"

"Arrivederci" rispondo per educazione, poi sposto la visuale su Ethan il quale diventa leggermente rosso.

"Perchè non vai a casa a farti una doccia?" gli dico con un piccolo sorriso

"Aspetterò che con te tranquilla"

"Con la puzza che emani dovranno ricoverarmi di nuovo" faccio un sorrisetto da diavoletta

"Che cattiva! Ti perdono solo perché mi sei mancata e perché ti amo" divento tutta rossa in faccia e mentre Ethan esce dalla stanza gli grido:

"IDIOTA!!" e sussurro "Ma anch'io ti amo" 

Fuori dalla finestra di Charlotte si intravede un figura simile ad un umano, ma che nessuno, per adesso può vedere.

"La storia si sta facendo interessante; mi dispiace Charlotte ma adesso devo intromettermi in questa favola piena di misteri"

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Ciao a tutti, per darvi delle indicazioni sulla storia vi informo che introdurrò un nuovo modo di scrivere cioè in terza persona e si potrà capire dal fatto che il testo viene scritto così: 

ES. Ciao sono la scrittrice che scrive al di fuori dei pensieri dei protagonisti

PS. volevo pubblicizzare la storia di federicamartino33 -Don't let me go- 

PSS. Buon Natale anche se in ritardo, sorry :) e felice anno nuovo bye bye



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