Capitolo 56

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Non so cosa fare. Tutti questi casini. In poche settimane, la mia vita viene stravolta più e più volte. Prima Andrew, poi conosco Erik, l'omosessualità di Mike ( non mi ha fatto male il fatto che lo sia, ma è stata una cosa molto dura per lui, ed è questo che mi ha fatto male) poi la litigata con April, la ribellione ad Andrew, il licenziamento di mio padre, la rissa al bar, l'infermiera( o chiunque fosse) che mi avvisa che è stato dimesso. Il tradimento di Genny, April che viene drogata, rimasta incinta e poi perde il bambino, io che mi allontano da Erik. Mio fratello che può essere padre, sono troppe cose per una ragazza di 16 anni. Anzi 17, manca meno di un mese al mio compleanno.
Come possono le cose cambiare in modo così radicale?  Perché la vita c'è l'ha contro me? Perché non posso essere felice? Un giorno, so che avrò le risposte che cerco. Ma quando arriverà questo giorno? ...
Questi pensieri non si levano dalla mia mente, e anche oggi mi sveglio con questi ricordi. Ricordi di bei giorni rovinati da una persona che ha sempre voluto il male per me. Ricordi felici, distrutti, solo da un'ossessione. Perché a me? Forse perché io posso superare tutto, mente un''altra ragazza non c'è l'avrebbe fatta... È questo chi lo dice? E se io non potessi più farcela? E se cedo, venendo sopraffatta dalla mia tristezza e solitudine? A volte non capisco cosa mi tiene ancora in piedi. Cosa mi fa andare avanti a combattere.
" è per la tua felicità " - sì certo come no, quando arriverà la felicità, quando penso di averla in pugno, svanisce come niente
"Abbi solo pazienza" - è l'unica cosa che riesci a dire? Ah? Mente parla una volta tanto che servi, dammi le risposte che mi servono.
"Tu hai tutte le risposte che ti servono, ricorda che io sono te, e se io le so le sai anche tu, devi solo cercarle bene" - questo non mi aiuta...
Mi alzo senza voglia, è così strano come solo ieri avevo voglia di spaccare il mondo mentre oggi mi deprimo in questo modo.
Dopo essermi preparata, mi avvio verso scuola, e decido di fare la colazione li, così almeno anche se non possiamo salutarci, staremo vicini, per quanto si possa dire stare vicino alla persona che ami senza parlarle, darle un bacio, o anche solo abbracciarla.
Entrata nel bar, mi siedo insieme ad April, aspettando che arrivi.
Ma al suo posto c'è la sostituta.
Quando si avvicina per prendere l'ordine ho intenzione di chiederle perché non c'è Erik. <ciao, Erik è malato?> chiede April, battendomi sul tempo. <si sta poco bene, lo sostituisco io oggi, se non dispiace> dice con un sorriso. Vorrei ricambiarlo ma sapere che Erik ha qualcosa mi preoccupa. Con tutto quello che sta succedendo. E se avesse scoperto qualcosa? E se invece fosse Andrew ad avergli fatto qualcosa e lui non riuscisse a liberarsene? Mi scoppia letteralmente la testa.
<scusate> dico uscendo dal bar, per andare nel bagno. Lì mi sciacquo la faccia, e dopo aver riaperto gli occhi, ricordo di essermi truccata stamattina. Ormai ho tolto metà del trucco, tanto vale toglierlo del tutto.
Tok-tok! Fa la porta. <chi è?> chiedo
<apri dai> dice la voce della mia migliore amica. Dopo averla fatta entrare lei mi guarda, e non riesco a trattenere le lacrime.
<se pensi che non mi sia accorta che da un paio di settimane hai qualcosa di strano, ti sbagli di grosso, ricordo che ci siamo promesse di non mentirci più>
<si hai ragione, è che è una storia strana, complicata> suona la campanella. <beh, allora me la racconterai dopo, ma tranquillizzati va bene?> dice prendendomi la mano, per poi uscire dal bagno e dirigerci in classe. <ecco tieni> dice porgendomi la colazione che ho lasciato poco fa per scappare in bagno. Cosa farei senza lei?

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