Cap 13 (Ross e Emma's POV)

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*** questo segno differenzia le narrazioni.

Continuo a cercare di svegliarla. Nulla. Ormai sono andati tutti a casa. Le ambulanze sono partite per l'ospedale e non credo torneranno presto.

Sono preoccupato per il piccolo angelo che ho fra le braccia, non deve succedergli nulla.

Angelo!?

Ma cosa mi sta prendendo? È questo che non capisco mai di me. Chi sono?
A volte mi vedo come lo stronzo egoista della situazione e non perde mai tempo a farsi la prima ragazza che vede , e a volte sono l'anima di quello che mi circonda e amo tutto ogni singola cosa.
E ora sono qui a pregare che una ragazza di 18 anni ,che conosco da 3 giorni, resti fra di noi.
Non mi capisco. Ho seri problemi. Dovrei vedere uno psicologo.

Una voce squillante al megafono ci allarma.
" A tutti gli studenti e insegnanti. A causa dell'incendio la scuola rimarrà chiusa per 8 settimane. Si potranno seguire i corsi piu importanti chiamando gli insegnanti per qualche lezione di ripasso oppure organizzare gruppi di classi per fare una lezione generale. Detto questo, ora tornate a casa ,almeno in due. Non ci dovrà essere una sola persona che vada a casa senza accompagno. Arrivederci"

La voce smette di parlare e la preside scende dal tavolo.

Ora a chi lascio Emma. Tutti si stanno organizzando. Nessuno fa caso a noi. Sinceramente non mi va di lasciarla a nessuno , dato che è in queste condizioni e i suoi amici  sono anche in condizioni peggiori.

Sento Emma blaterare qualcosa.
" shh, shh è tutto okay. Ora ti porto a casa mia e li ti riposi un po' okay?"Gli accarezzo la fronte e gli scosto i capelli dal viso.

La carico in braccio e la porto nella mia auto,gli allaccio la cintura e non esito un secondo prima di partire.

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Arriviamo a casa dopo 5 minuti di viaggio. La riprendo in braccio e suono insistntemente alla porta.

"Sbrigatevi" do calci e pugni con tutta la mia forza.

Sento una voce provenire da dentro.
"Eccomi, sto arrivando, aspetta Ross!"
La porta si spalanca e rivela la figura di mia madre.

"ODDIO" tira fuori un urletto soffocato e si copre la bocca con le mani.

" Ross tutto okay?" È preoccupata. Come sempre, inizia toccarmi ovunque per accertarsi che non sia ferito.

"Si, sto bene! Il problema... è lei."

Vado verso le scale e le salgo una per una, mia madre continua a seguirmi.

"Chi è questa ragazza ?!"

"È una mia alunna" Taglio corto e porto Emma nella mia stanza.

Respira ancora. Il suo battito è regolare, ma non si sveglia.

" Tesoro hai bisogno di aiuto?" Mia madre invade la stanza.
" portami una pezza bagnata con acqua fredda , gli sciacquo il viso."

" okay , torno subito"Esce dalla stanza.

" Dai Emma, respira, svegliati."
Gli sciolgo i capelli e li sistemo.

La guardo. Guardo i suoi occhi chiusi, che non mostrano il loro verde lucente. Le labbra carnose, sono rosee e appena socchiuse. La sua pelle candida è piena di sporco. Tutto il fumo ha creato un cumulo di grasso.

"Eccomi" La voce di mia madre mi sveglia dai pensieri.
Possa una ciotola con dell'acqua e una pezza sul mio comó.
" Chiamami se ti serve aiuto." Mi lascia un bacio sulla guancia e esce nuovamente dalla stanza.

Teacher /R.LDove le storie prendono vita. Scoprilo ora