Il treno arrivava
E la corsa finiva.
Esausto, t'avevo raggiunto
E tu, compunto,
guardavi smarrito,
Come se l'ardito
Che avevi davanti
non fosse abbastanza,
non fosse sostanza,
non fosse all'altezza
Del Sole che avevi.
Ma non me ne accorgevo
E se il petto batteva
e la mente sognava
Una spiaggia, una montagna,
Due mani unite,
Due bocche vicine,
Dopo scoprì
Che su quel treno
Che correva sereno
Nell'incoscienza di ogni metallo
Su due binari correva
Una storia diversa.