11° You are the only exception.

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Il weekend era finalmente giunto.

-Torcia?-

-Presa.-

-Tenda?-

-Presa.-

-Sacco a pelo?-

-Preso.-

-Provviste?-

-Prese.-

-Vestiti?-

-Presi.-

-Kit di sopravvivenza?-

-Mamma, dai! È solo un campeggio!- Esclamò improvvisamente Aria, rivolgendosi a sua madre e chiudendo

velocemente la sua valigetta.

-Lo so, lo so tesoro. È solo che sono preoccupata...non ti sei mai allontanata troppo da casa ed

ora credo che possa venirmi un infarto da un momento all'altro.- Le disse sua madre con tanto di preoccupazione,

portando le mani sui fianchi.

-Sta tranquilla mamma, non parto mica per la guerra! Tornerò sana e salva. E poi ci sarà En con me.-

-D'accordo, cercherò di stare tranquilla. Solo, ricordati di chiamarmi se ti dovesse succedere e rispondi

sempre al cellulare quando ti chiamo!- Continuò sua madre, accarezzandole il viso con dolcezza.

-Sì signora! Agli ordini!- Urlò convinta Aria, mettendosi una mano aperta sulla fronte.

-Sicura allora di aver preso tutto? Il pullman della scuola sarà qui a momenti...-

-Ho preso tutto.È la quinta volta che ricontrolliamo la valigia, mamma. Andrà bene.-

-Abbracciami.-

Aria e sua madre si strinsero forte per poi sciogliere l'abbraccio nel momento stesso in cui udirono

il suono del clacson emesso dal conducente del pullman scolastico.

-Oh, è arrivato il pullman! Scappo mamma, ci vediamo tra due giorni!- Esclamò la giovane, prendendo con velocità

la valigia e giungendo dinanzi alla porta di casa.

-Ciao tesoro, divertiti e chiamami quando arrivi!-

Aria annuì felice, chiudendosi la porta alle spalle ed avvicinandosi al pullman.

Il professor London si avvicinò ad Aria ritirando la firma di sua madre che attestava la sua partecipazione

al campeggio ed ella salì subito sul veicolo salutando tutti i suoi compagni.

Ovviamente, En le aveva riservato il posto al suo fianco come promesso ed Aria corse al suo fianco, salutandolo

con un bacio sulla guancia.

-Buongiorno piccola, sei pronta per due giorni di divertimento assicurato?- Le domandò En, con un sorriso

a trentadue denti stampato sul volto.

-Sì! Prontissima! Però effettivamente, sono un po' preoccupata...- Disse Aria, abbassando lo sguardo.

-Preoccupata? Per cosa?-

-Sai con quanti insetti dovrò litigare?-

-Tu e le tue fobie! Stai tranquilla, piccola. Ci sarò io a difenderti da qualsiasi cosa!-

-Sei sempre così premuroso con me, En!-

-Ma dai. Anzi...in realtà c'è qualcosa che vorrei dirti.-

Il ragazzo che baciava le ragazze per poi farle piangere.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora