Capitolo 45♡☆

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È passata una settimana da tutto ciò.
Simon è uscito dall'ospedale,sta meglio anche se ha il braccio ingessato,ogni pomeriggio sto insieme a lui e quando non è impegnato Luca passiamo del tempo insieme.
La scuola inizia a essere uno stress.
Già iniziano con i compiti,dico che dobbiamo finire il programma,non è neanche un mese e già esagerano.
Quest'anno è iniziato alla perfezione.
Vorrei tanto non andarci,vorrei tanto diventare maggiorenne e realizzare il mio sogno.
Può sembrare una cosa stupida,ma vorrei  aprire una pasticceria,il motivo non lo so perché voglio aprirla,ma mi piace sentire l'odore delle torte e dei biscotti sfornati,ma soprattutto preparare queste delizie e soddisfare il palato delle persone.
Ma per questo mio sogno c'è bisogno di tempo.
Persone al mio fianco non credono in questa mia passione e ogni volta che me lo dicono,mi scoraggio.
Vorrei tanto fargli capire quanto sia importante per me,ma non cambieranno idea,ma se voglio,perché  dovrei darla vinta a loro? È vero ho sempre cambiato idea su quello che volevo fare,ma sento che c'è qualcosa in me che dice che questo è quello che voglio.
"Elisa?"
Sento bussare alla  porta della mia camera.
Mi asciugo le lacrime,non so perché questa cosa mi faccia così male,perché forse speravo che persone a me care mi stiano vicine? Non lo so.
"Entra"
Simon entra e
"Luca chiede di te,lo faccio salire? "
"Sì"
Chiude la porta e tiro un sospiro di sollievo perché sembra che non si sia accorto di nulla.
Apro la porta,dopo che ha bussato e Luca è lì davanti a me con tutto il suo splendore.
Come lo vedo il mio cuore inizia a battere all'impazzata.
È una sensazione così bella,ma anche così strana.
"Piccola"
"Hey"
Arrosisco.
Sì avvicina a me e mi bacia.
Appena ci stacchiamo mi prende la mano e mi porta verso il letto.
Si siede e poi fa sedere me sulle sue gambe.
"Cosa vuoi fare oggi?"
Dice giocando con i miei capelli.
"Non lo so,pensavo di uscire con Fabio,dopo che stavo con te"
Sorrido.
Voglio un pó stuzzicarlo,mi piace vedere che fa il geloso.
"A si "
"Sì,sì"
"E chi sarebbe questo Fabio?"
"Un ragazzo che ho conosciuto a scuola ai distributori"
I suoi occhi fissano ogni mio movimento e ad ogni parola che io dico.
Tra poco cede.
Lo so.
Sorrido mentalmente.
"Da quando lo conosci?"
"Sei geloso?"
"S..no,perché dovrei essere geloso?"
"Sai mi ha dato anche il suo numero e ha detto di chiamarlo."
"Cosa?" Urla
"Sì,ieri abbiamo parlato"
Sì sta innervosendo
"Di cosa?"
È diventato rosso in viso.
"Forse questo vuole una lezionicina"
Sì schiocca le mani.
"Non sia mai non eri geloso?"
"Sì lo sono"
Scoppio a ride.
"Perché ridi?"
"Perché non esiste nessun Fabio" Scoppio di nuovo a ride.
Scuote la testa.
"Ah no."
Sorride e assottiglia gli occhi.
All'improvviso mi trovo le sue mani sui miei fianchi e inizia a farmi  il solletico.
La stanza si riempie dalle mie risate.
"Sme.. ahaha smet..ahaha ti..ahhahaha la..".
"No,ti sei presa gioco di me."
"Dai"
"Un altro pó,mi sto divertendo"
Sorride.
Dopo un pó la smette.
Mi fa male la pancia per le troppe risate,ma solo in quel momento mi  accorgo che lui è su di me.
Sento le mie guance andare al fuoco.
I nostri occhi si incontrano e mi perdo in quei suoi occhi  verdi,mi accarezza la guancia e questo tocco mi provoca mille brividi lungo la schiena.

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