Capitolo 32:

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Era un giorno come un altro a casa Milkovich/Gallagher, dopo l'episodio avvenuto qualche giorno prima Mickey era riuscito a convincere Ian ad andare in clinica per verificare il dosaggio dei medicinali e prenotare una nuova seduta dallo psichiatra.

In realtà non era stato difficile convincerlo, fortunatamente ormai da un pò Ian aveva preso coscienza del suo stato di salute e sapeva bene che, tutto ciò che faceva Mickey lo faceva per il suo bene.

Quando d'improvviso Mickey disse una cosa che spiazzò completamente Ian lasciandolo a bocca aperta.

"Senti Ian, stavo pensando una cosa, cioè veramente non avrei mai pensato di dirlo in vita mia ma.." cominciò ad agitarsi.

Ian lo conosceva bene, sapeva che quando Mickey iniziava a mordersi il labbro inferiore e a strofinarsi il sopracciglio con il pollice voleva dire che era parecchio nervoso.

"Che succede dimmi, non farmi stare in ansia"

"Cazzo, ok, cazzo allora, perché non adottiamo un bambino?" disse tutto d'un fiato.

"Che hai appena detto?" Gli occhi di Ian si illuminarono, sorrise fino a sentire dolore alla mascella. "ripetilo, che hai detto?".

" Dai porca puttana Gallagher, mi devi sempre far ripetere le cose due volte, voglio adottare un marmocchio, voglio un figlio con te cazzo".

Ian saltò praticamente in braccio a Mickey ed Iniziò a baciarlo

"si cazzo si, voglio un figlio con te, si, si, ti amo, si".

" Bene immagino che allora sia deciso"

Si strinsero in un abbraccio tanto forte che faceva quasi male.

Yev avrebbe avuto un fratellino o una sorellina, sarebbero stati finalmente una vera famiglia, disfunzionale forse, ma fottutamente felice.

"Oddio dobbiamo dirlo a tutti Mick" disse Ian perdutamente eccitato.

"Calma amico, non correre, prima di parlarne dovremmo informarci e vedere come muoverci, rilassati ok?".

" ok si ok si Mick hai ragione" parlava senza sosta, come era solito fare quando era particolarmente emozionato.

"Cazzo Ian rilassati" Mickey rideva, adorava vedere suo marito così entusiasta.

Ed era felice, così felice che non gli sembrava vero.
Avere una famiglia con il suo Rosso era tutto quello che desiderava dalla vita.

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