CAPITOLO 20

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Mi buttai sul letto e cercai di continuare a piangere, piangere per sempre, per far uscire dal mio cuore tutta l'amarezza della mia vita.

Ripensai a tutte le cose negative della vita, così ogni volta che ne pensavo una piangevo più forte e scacciavo un po' di tutto quel dolore che si era accumulato nel corso degli anni...

Poi ebbi un improvviso,fulmineo ricordo di quando Dario mi disse quella frase:"Queste sono le lacrime della vite", e io gli avevo risposto"no, sono le lacrime della vita", eravamo a fare una passeggiata e accanto a noi c'erano delle piante di uva, la vite. Si dice che in primavera la vite faccia scendere dai suoi ramoscelli del liquido, si pensa che quelle siano le "lacrime" della vite, è una cosa molto poetica e lui me la aveva detta per tirarmi su, perchè ormai stavo per diventare completamente cieca, e io non ero neanche riuscita ad apprezzare quel suo linguaggio da poeta, gli avevo detto "no, queste sono le lacrime della vita", ero triste, ero sfinita dalle continue visite in ospedale, il mio cuore non ragionava più, non era più sensibile a nulla, neanche lui con la sua dolcezza era riuscito a scioglierlo.

Questo flashback durò neanche una frazione di secondo, mi passò davanti agli occhi e poi se ne andò com'era arrivato, ma quella fu la frazione di secondo più significativa della mia vita, mi aiutò a capire che dovevo andare a trovarlo all'ospedale, dopo tutto ciò che lui aveva fatto per me, ma non solo per questo, perchè mi ero accorta che lo amavo ancora. 

Uscii dal letto, mi lavai la faccia e mi avviai alla stanza di Lorenzo. Quando arrivai bussai alla porta e sentii la sua voce:

-Chi bussa?-

-Sono Giulia-

-Entra-

Entrai e venni avvolta da un enorme profumo di incenso, è così buono...Lorenzo mi disse:

-Dai, vieni a sederti vicino a me...ma cosa avevi prima?!-

-Non vengo vicino a te...il nostro è stato uno sbaglio okay? non possiamo...io, io mi sono accorta che non sei proprio quello giusto per me...- Ma cosa diavolo stavo facendo?!

-Ma cosa stai dicendo, non puoi mollarmi così...- 

-Oh...scusami, ho ricevuto una telefonata da un ospedale, dicono che il mio ex-ragazzo è in grave pericolo di morte e io...non so cosa fare, cancello tutto quello che ti ho detto, nella mia testa è in corso una tempesta...-

-Tesoro, vieni qui- io andai, avevo bisogno di conforto, lo abbracciai fortissimo

-Amore...-Disse ancora lui...non volevo rovinare quel momento chiedendogli di accompagnarmi all'ospedale, che non ce la potevo fare da sola, perciò me ne stetti zitta a godermi quel momento.

la luce del sole (#WATTYS2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora