CHRIS

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Sarei dovuta partire più di un'ora fa. Il pensiero che ormai quei due sono marito e moglie mi logora, vorrei essere il più lontano possibile da loro. Ricordo ancora perfettamente ogni secondo del nostro primo appuntamento. 

Mi ricordo che ero stata io , complici due birre e tre shot, a chiedergli di uscire solo io e lui senza i nostri amici. Se fossi stata lucida non lo avrei mai fatto, ma i suoi amichetti mi avevano spinto dolcemente in quel burrone. Non avevo mai chiesto a un ragazzo di uscire, non mi riconoscevo. In quei pochi mesi di università ero cambiata molto. Ero più sicura, meno ragazzina, più concreta e matura. Lui mi aveva risposto che me lo avrebbe chiesto il lunedì e che lo avevo solo anticipato.

Finalmente arrivò il fatidico giorno del nostro primo (e ultimo) appuntamento. Dopo lezione saremmo andati in spiaggia a goderci il primo sole primaverile. 

Mi ero svegliata prestissimo, non riuscivo a dormire dall'agitazione. Il mio cuore batteva sempre più forte e non  vedevo l'ora di arrivare in aula, non solo per vedere lui, ma anche le mie amiche che mi avrebbero tranquillizzato sicuramente. L'appuntamento non iniziò nei migliori dei modi: si era dimenticato il casco per me, così mi toccò andare da sola fino alla spiaggia in autobus. Quel giorno ero arrabbiatissima, adesso al pensiero di come è iniziato tutto mi viene da ridere. 

Diciamo che non è proseguita meglio, in quanto una volta arrivati alla spiaggia abbiamo incontrato la sua ex fidanzata. L'inizio non era dei migliori. Sono stata una stupida, dovevo capirlo già da quei piccoli segnali che tra noi non era destino, invece testarda come un mulo sono andata avanti per la mia strada. Dopo queste piccole disavventure il nostro appuntamento si è trasformato nel giorno più bello della mia vita. Abbiamo parlato delle nostre vite per tutto il pomeriggio, eravamo due complici perfetti. Mi ricordo il rumore dell'acqua che si infrangeva sugli scogli, il timido sole della sera e il suo riflesso arancione sull'acqua del mare, il campanile della chiesa che scandiva lo scorrere del tempo, la sua voce calda e perfetta e i suoi occhi lucidi quando mi parlava della sua famiglia. Ricordo i battiti del mio cuore, le farfalle nello stomaco e l'emozione che la sua vicinanza mi donava. Avevo davvero scordato il mondo, contavamo solo io e lui sdraiati su quello scoglio, vicini, sempre più vicini. Le punte dei nostri nasi si sfioravano , io non riuscivo a staccare lo sguardo dai suoi bellissimi occhi verdi e le nostre labbra erano a un passo dal toccarsi. A un certo punto abbiamo smesso di parlare e abbiamo continuato a guardarci, poi senza che me lo aspettassi, le sue labbra morbide erano sulle mie

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⏰ Last updated: Apr 14, 2016 ⏰

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