16.

18 1 0
                                    


"Jack...?"
Tento di chiamarlo, invano.
Non risponde.
"Jack?!" Lo richiamo di nuovo.
Non risponde.
Corro dall'infermeria per chiederle aiuto.
"La prego, venga con me. Un paziente sta male, non risponde!" Dico tutto d'un fiato. Sono spaventata, ho paura.
E se morisse?
Mi rimarrebbe sulla coscenza per sempre.
"Signorina, deve uscire..." Dice l'infermiera sbrigativa, mentre il dottore cerca di capire il problema di Jack.
"Signorina..." Ripete l'infermiera.
Non mi muovo, non ho intenzione di lasciare da solo Jack.
Fisso il vuoto, davanti al letto di quella maledetta stanza, 'È colpa mia' mi ripeto nella testa. Se solo non fossi finita in quella stradina...
Potevo fare di più, ma sono troppo codarda, troppo fifona.

"Ecco, è lei." Vedo l'infermiera di prima indicarmi, accanto a lei ci sono due dottori.
Si avvicinano, mi afferrano le braccia e mi spingono fuori dalla porta della stanza.
"No no, vi prego..." Dico disperata, guardando uno dei dottori.
"...Vi prego...JACK, JACK; SVEGLIATI..."
Grido fra le lacrime, ormai tutto l'ospedale mi avrá sentito.
"...Io ti amo." Dico sussurrando.
Non può succedere davvero.
"Jack, ti prego svegliati..." Sussurro con le mani giunte davanti al mio viso.

***

"Se vuole può entrare." Mi dice il dottore, quasi non mi ero accorta che fosse lì.
"

Oh, si certo. È sveglio?"

Mi guarda e non risponde; poi se ne va. Arrivo davanti la porta della stanza, la apro.
"Jack...?" Si volta per guardarmi.
Mi guarda male. Ecco, lo sapevo.
"

Che vuoi?" Mi risponde scorbutico.
Oh, ma andiamo.
"Niente, volevo sapere come stavi...sai, prima..." Lascio la frase sospesa a mezz'aria, non voglio continuare.
"Ok." Risponde freddo.
Bene; non ci penso due volte ed esco.
Ora non voglio tornare a casa.
Cammino sulla strada del parco.
Non c'è molta gente in giro, oggi.
Mi sento come dire...vuota. Di solito andavo con Jack al parco, ora è tutto diverso. Mi odia.

No, non ti odia.

Si invece.

Inizio a piangere, con le mani nei capelli, mi butto sulla panchina.

Voglio uscire; uscire da questo mondo ladro, che mi rubato i genitori che c'avevo accanto. Voglio andarmene, scappare, lontanto; dove nessuno possa trovarmi. Voglio Jack quì, in questo momento. Voglio ridere e scherzare insieme a lui. Voglio rivedere i suoi occhi azzurri che tengono dentro troppo dolore.

Voglio lui, semplicemente lui.

|Infinity.|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora