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Rigettai ancora, per poi asciugarmi le lacrime e guardarmi intorno. Calum reggeva i miei capelli tra le mani, accarezzando il mio collo bollente.

-Mavis? Mavis stai bene?- Ashton entrò correndo in bagno, fermandosi quando vide il ragazzo inginocchiato di fianco a me.

-Una favola.- mormorai, singhiozzando. Raccolsi le forze e mi alzai, andando verso il lavandino e sciacquandomi la bocca. Il silenzio oramai regnava tra noi tre.
Ashton si legò i capelli in un piccolo codino, e tutti i miei organi morirono in quel momento.

-Hai finito di sbavargli addosso? Dio, sei ridicola.- si avvicinò Calum, asciugandomi il viso con un panno. Poi, circondò la mia schiena, e in un attimo stavo penzolando tra le sue braccia.

-Ti odio, lasciami giù.- mi lamentai, ma mi resi conto che i miei movimenti erano lenti e scoordinati.

-Penso che tu te ne debba andare.- intervenne Ashton, dopo che il corvino mi lasciò sul materasso e si mise di fianco a me. Ash incrociò le braccia al petto e si sedette, accarezzandomi il viso e dandomi conforto.

-Nah, penso sia il contrario, ricciolo.- trattenne una risatina Cal, scuotendo la testa.

-Mavis non ti vuole, non è vero?-

-"Sporca puttana."- strinsi i denti e tutto il mio odio si riversò su di lui come una furia. Strinsi gli occhi in due fessure e le gocce che mia sorella mi aveva dato poco prima iniziarono a fare effetto. Non mi sentivo più le gambe, l'unica cosa che percepivano erano le dita di Ash sul mio viso e una mano sul mio braccio.

Buio e silenzio.

//Spazio me

È l'una, il mondo mi deve mollare.

Notte.\\

Text; Calum HoodWhere stories live. Discover now