🌷 I can't make it alive on my own
But if you have to go then please girl just leave me alone
'Cause I don't wanna see you and me going our separate ways
Begging you to stay if it isn't too late 🌷9 Agosto 2010
Sarei rimasta tra le tue braccia per sempre. Il tuo respiro sul mio collo era caldo e mi riscaldava, scioglieva i brividi sulle mie braccia ma me ne procurava altri indelebili dentro.
Cercai di viverti come se fosse la nostra ultima notte insieme e come se fosse la prima. Pensai alla prima volta che ti vidi, solo pochi giorni prima; ai tuoi occhi, adesso su di me. Sapevo che mi avresti rubato il cuore ancora prima di conoscere il tuo nome.
Le tue braccia erano ancora chiuse intorno al mio corpo, mi avvolgevano la vita e mi lasciai andare a te in un modo in cui non avevo mai fatto con nessun altro. Non c'erano più gli altri, c'eravamo solo io e te. Io, te, e il mare. Un mare che faceva da sfondo a un noi che comprendeva soltanto me.
Louis era accanto a noi, sdraiato su un telo scuro che si confondeva con la sabbia di notte. Parlava e rideva, poi i nostri sguardi si incrociarono e lui mi sorrise in un modo che mi spezzò il cuore. Sapeva tutto. Lui sapeva dall'inizio eppure ci aveva provato, ma non era riuscito ad andare fino in fondo perché quel posto era già tuo.
Non riuscivo a credere che dal giorno dopo non avrei avuto più niente di tutto quello. Che non ci saresti stato tu a tenermi stretta a te, con i tuoi capelli a solleticarmi il collo, le tue labbra a sfiorarmi la pelle e i tuoi occhi a guardarmi come se ne valessimo la pena.
Volevo andarmene. Volevo lasciare tutto e partire, venire via con te. Io per te l'avrei fatto, e tu lo sapevi. Sapevi anche che però tu non ne saresti stato disposto.
— Hai ancora freddo? — mi chiedesti, la tua voce era bassa.
Scossi piano la testa e sorrisi debolmente. — No, sto bene.
Rispondesti al mio sorriso e posasti le tue labbra sulla mia tempia, io tenevo le mie mani sulle tue braccia che erano intorno al mio corpo come se quello potesse sigillare e ricucire le mie ferite ancora prima di averle impresse sul mio cuore.
Le tue labbra si posavano sulla mia pelle e i brividi si incidevano sulla mia pelle per non lasciarla più andare. Sorridevi contro il mio collo e mi stringevi di più, le mie braccia scoperte erano calde sotto il suo tocco e le mie gambe erano piegate così che potessi stare ancora più vicina a te. Sentivo la sabbia nelle Converse ma non le sfilai, perché volevo poter sentire tutto di quella notte, ogni più piccola cosa, per poi poterla ricordare. Non l'ho ancora dimenticata.
— Sono le tre del mattino — disse Avril, la testa sulla spalla di Francis. Lui le circondava il corpo con un braccio.
Eravamo soltanto noi cinque, e a me non poteva stare meglio di così. Eravamo un incastro perfetto in una notte d'estate fatta di speranze e di sogni, anche per quelli che non ci credevano. Quella notte tutto poteva essere possibile. Era la nostra notte e nessuno avrebbe potuto togliercela. Nessuno avrebbe potuto negarcela.
Gli occhi azzurri di Louis erano rivolti verso il cielo, le sue mani erano poggiate sulla sua pancia e teneva le gambe incrociate. Anche se non potevo vederlo, riuscivo ad immaginare il suo sguardo. Poi mi guardò. Mi guardò ancora e tu te ne rendesti conto, lo sapevo perché istintivamente la tua presa divenne più salda solo per un istante. E fu quello.
Quello fu l'istante in cui il cuore di Louis di spezzò senza più alcuna riserva.
Riuscii quasi a sentire e vedere i suoi pezzi attraverso il solo rumore delle onde che si infrangevano sugli scogli e la limpidezza dei suoi occhi. Mi stava chiedendo scusa per qualcosa per cui non aveva nessuna colpa. Se proprio la colpa doveva essere di qualcuno, allora era la nostra.
Restammo ancora così; passò un'ora prima che ci alzassimo, io ancora tra le tue braccia. Volevo che il tempo si fermasse, volevo fermarlo e riavvolgerlo fino al momento in cui avremmo avuto la sicurezza di quello che avremmo potuto avere quando tu mi avresti lasciata andare.
Mi strofinasti le mani sulle braccia e mi abbracciasti, mi tenesti tra le tue braccia e io chiusi gli occhi, cercando di sentire tutto quello che mi facevi provare perché sapevo che per un po' avrei soltanto avuto il tuo ricordo. E io volevo ricordarti così. Volevo ricordarci così.
— Ti accompagno a casa — mi sussurrasti, ravvivandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio e indugiando sulla mia pelle.
Annuii anche se avrei voluto soltanto chiederti di restare ancora con me, ma sapevamo entrambi che non era possibile. Per quanto mia madre mi avesse lasciata libera dovevo tornare, eravamo prossimi all'alba. Chissà come sarebbe stato guardare l'alba con te. Chissà come sarebbe ora. Chissà cosa saremmo noi se le cose fossero andate diversamente, se quell'alba l'avessimo guardata.
Ci dividemmo dagli altri e quando stavamo attraversando il viale principale tu sfiorasti le mie dita con le tue e le prendesti, avvolgendole delicatamente. Ti guardai e ti sorrisi, un sorriso debole, ma il più vero che ci fossimo mai rivolti. Non c'era bisogno di nessuna parola. Bastava quello. Bastavi tu.
Entrambi cercavamo di temporeggiare, i nostri passi diventavano sempre più lenti, come se lasciarci andare in quel momento sarebbe stato come lasciarci andare per sempre. Anche questo non lo sapevo, non lo immaginavo e non credevo di doverlo fare. Però successe. Successe che ci fermammo, che tu eri davanti a me e mi guardavi dentro, cercando qualcosa che io in realtà ti avevo già dato, qualcosa che forse è ancora tuo.
Non so cosa ti fermò. Non so perché non lo facesti e in quel momento non lo capii, ma andava bene lo stesso. Avevamo un altro giorno. Avevi ancora tanto da lasciarmi.
— Domani vieni da me — mi chiedesti indirettamente, le tue dita tornarono tra i miei capelli che cadevano sciolti sulle mie spalle. — Louis partirà presto e io non posso andarmene, poi credo che tu debba salutarlo.
Le tue parole mi colpirono, e mi innamorai ancora. Perché entrambi sapevamo anche che Louis era più vicino a me di quanto credessimo, e che lui avrebbe potuto darmi tutto quello che tu non avresti potuto. Che lui era pronto a farlo per me, però tu no. Ma io ti credevo lo stesso.
Annuii ancora, poi sentii le tue labbra sulla fronte.
— Quanto vorrei che non fosse vero — sussurrasti mentre mi tenevi tra le tue braccia ancora una volta. Anche io l'avrei voluto.
🌷🌷🌷
Cosa ne pensate del capitolo e cosa vi aspettate dai prossimi, da quando Harry andrà via?
[scrivere di Louis in quel modo ha fatto male anche a me, credetemi]
Bacio,
Chiara 🌹
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𝐋𝐞𝐭𝐭𝐞𝐫𝐬 / 𝐡𝐬
FanfictionNon è vero che la distanza fortifica, la distanza distrugge. Cover / hyxperion