Il giorno seguente la scoperta della tanto misteriosa fornicazione, la duchessa di Raven ricevette di nuovo un invito dalla contessa di Winthorpe. La sua insistenza era davvero inopportuna, pensò, poggiando il ricamo che aveva deciso di ultimare. Non era una sua passione, ma in questo momento di cavalcare Molly non se ne parlava in maniera più assoluta. Ripensava a quello che era successo col duca di Raven non riuscendo a dissimulare un evidente disgusto. Era lo stesso che Magnus avrebbe voluto fare con lei? Una cosa tanto oscena e tanto fastidiosa? Capiva bene perché una simile porcheria fosse chiamata peccato e conducesse dritti allo scandalo o all'inferno.
Prima di andare a dormire, nel dubbio, si era fatta lavare il viso e il corpo da Pauline in maniera scrupolosa e nonostante ciò era andata a letto sentendosi ancora sporca. A maggior ragione dopo questo suo approccio scandalosamente fallimentare, non aveva nessuna voglia di perdonare la contessa e il motivo era che non sopportava il modo calmo e sereno con cui le parlava di argomenti tanto giustamente scabrosi. Le chiacchiere della società sul conto della contessa erano esatte, nessuno le avrebbe parlato così francamente del fatto che non fosse ancora gravida, figurarsi poi ridere di lei, se non fosse stata una libertina. Era semplicemente inammissibile, ma suo marito era stato chiaro a riguardo, e attualmente il duca aveva superato la contessa di Winthorpe, rubandole il primato di ultima persona sulla faccia della terra con cui volesse avere a che fare.
Inoltre sapeva bene che il duca non avrebbe lasciato cadere la questione per via del White : il club da cui era ossessionato e che non si era fatto scrupoli a respingerlo già due volte nonostante il titolo. Per sua fortuna la contessa di Winthorpe ne conosceva quasi tutti i membri, per cui era indispensabile essere in buoni rapporti con lei, per ottenere le trentacinque firme che servivano al duca di Raven; argomento che il duca non aveva ancora trattato apertamente con la contessa aspettando la giusta occasione. Era solo questo il motivo per cui continuava ad insistere che facessero la pace e ad offenderla dandole della campagnola infantile.
Sospirò quando aprì la busta elegante, accarezzò il foglio e lesse le rinnovate scuse della contessa di Winthorpe e il suo nuovo invito.
Le chiedeva di andare, quella sera stessa, con lei ai Vauxhall Gardens, dicendo che l'atmosfera assolutamente magica sarebbe stata perfetta per dimenticare e rinsaldare la loro amicizia, e se questo non fosse stato sufficiente sarebbero comunque state allietate dall'ottima musica dei nuovissimi padiglioni. Poi si scusava nuovamente per i loro dissapori e si augurava di vederla lì subito dopo cena.
La duchessa sapeva che se fosse rimasta a casa avrebbe rischiato, con molta probabilità, un nuovo assalto del duca, ma se fosse uscita accompagnata da Billy Round e fosse tornata poco dopo suo marito, invece, si sarebbe salvata. Fu questo a guidare le sue mani che, rapide, dettero alla contessa di Winthorpe l'unica risposta che una giovane bene educata e nella sua posizione avrebbe dato.
Da quel momento la trama del ricamo divenne un informe disegno senza alcun significato. Chiamò Pauline e iniziò a decidere cosa poteva indossare. Trovò quasi tutto terribilmente inadeguato; alla fine scelse un candido vestito di mussola, simile a quello che portava il giorno in cui aveva conosciuto Magnus Leroy. Non si domandò troppo perché la scelta fosse ricaduta proprio su quell'abito, ma attese quasi in uno stato febbrile l'arrivo della cena, durante la quale rimandò indietro, ed era un nuovo record, tre delle cinque portate che erano state da lei giudicate un affronto insipido.
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LA DUCHESSA DI RAVEN
Historical FictionMagnus Leroy ama aggiustare le cose, é affascinante, sicuro di sé, ostinato e segue una regola: non vedere la stessa donna per più di due volte, mai. La duchessa di Raven è in grado di distruggere tutto quello che gli capiti a tiro, se disturba...