SCAPPA VIA DA ME CAP 37.

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Capitolo 37
EMMA

<<Fa freddo stasera>> mormoro, mentre camminiamo affiancati sulla spiaggia.
<<No, per me è perfetta questa serata>> afferma, mentre le nostre mani si sfiorano.
Gli sorrido.

<<Parli del clima?>> domando, guardandolo con una coda d'occhio

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<<Parli del clima?>> domando, guardandolo con una coda d'occhio.
<<Parlo di te>> risponde, sorridendomi brillantemente, fermandosi di fronte a me. Fissa le mie labbra intensamente, mentre io accarezzo piano le sue gote.
<<Cosa ami di me? Perché non hai amato mai nessuna come hai amato me? Cos'ho che le altre non hanno, per te?>> domando, sedendomi a gambe incrociate sulla sabbia. Si siede accanto a me, standosene con gli occhi bassi.

<<Mi rendi felice, Emma

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<<Mi rendi felice, Emma. Tu mi regali la felicità. Hai mai pensato quanto potesse essere difficile essere felice, ma poi la felicità l'hai trovata negli occhi di qualcuno all'improvviso?>> domanda, prendendo le mie mani nelle sue e alzando lo sguardo verso il mio.
Sento una scia di brividi salirmi lungo la schiena, lasciandomi senza fiato.
<<Si. Guardandoti adesso mi rendo conto che non è tanto difficile essere felici>> mormoro, poggiando la mia testa sul suo petto. Accarezza i miei capelli, mentre bacia le mie guance dolcemente.
<<Dove ti piacerebbe vivere?>> mi domanda, sorridendomi.
Per un attimo esito a rispondergli, poi mi sembra ovvia la risposta.
<<Roma, la città eterna>> affermo.
<<Eterna come noi>> ironizza.
<<Come noi>> replico.
<<Oppure a Cannes>> aggiunge.
<<Con te ovunque>> sussurro, stringendolo forte a me.
<<Christian ti ama>> sbotta, facendo una smorfia di dolore. Lo guardo intimorita, poi abbasso gli occhi.
<<L'amore ha sempre finito per separarci>> aggiunge.
Alzo gli occhi verso di lui, e noto che mi guardano intensamente.
<<Stai cercando di capirmi?>> domando, sorridendo.
<<Non penso basterebbero due occhi illuminati dal chiarore della luna per capirti>> sbotta, con un pizzico di sarcasmo.
Sospiro pesantemente.
<<Christian non è più quel tipo d'uomo. Lui sa che io ti amo, e che tu ami me. Lui non rovinerebbe mai la nostra felicità>> affermo, sciogliendo il nostro abbraccio.
<<Nessuno si permetterebbe>> aggiunge sorridente, guardando il mio grembo.
<<La settimana prossima sono quattro mesi>> sussurro, accarezzandomi in grembo con occhi luccicanti.
Mi guarda meravigliato, poi apre bocca per dire qualcosa, ma si zittisce.
<<Ehi? Non trattenere le parole>> mormoro, scuotendogli un braccio.
<<Tu sei una regina, lei una principessa. E sai come vorrei lei si chiamasse?
Sarah. Che in Ebraico vuol dire appunto principessa>> spiega, con occhi brillanti. In un attimo i miei occhi si riempiono di lacrime, che scendono lungo il mio viso.
Si avvicina alle mie labbra, spingendo la sua fronte contro la mia.
<<Sposami>> sbotta, sulle mie labbra. Lo guardo sorpresa.
<<Voglio che tu mi sposi. Io e te, tutta la vita insieme. Voglio vederti appena sveglia, baciarti e dirti che ti amo ogni singolo giorno e che si, sei bellissima, perché lo sei, e lo sarai sempre. Voglio che tu porta il mio stesso cognome, la fede che ci unirà per sempre e il mio profumo addosso, ed io indosserò il tuo.
Voglio te, in ogni guerra che verrà, voglio proteggerti da questo mondo duro e ingiusto. Voglio proteggerti da chi cercherà di separarci,  da chi proverà a distruggere l'armonia della nostra famiglia.
Voglio dipingere i tuoi sorrisi, i tuoi dolci lineamenti, voglio dipingerti mentre dormi dopo una notte passata ad amarci come se fosse la prima e non l'ultima.
Voglio te, come madre dei miei figli, compagna dei miei giorni, te con tutte le tue sfumature, te con tutte le tue imperfezioni che tu nascondi ma io amo.
Voglio te perché ormai dentro di te ho la parte migliore di me che non ho avuto mai. E adesso che c'è l'ho, che ce l'abbiamo, adesso che tu mi hai reso così, migliore, non voglio cambiare in qualcuno che sono già stato. Non più. Mai più. Perché tu hai portato in me il cambiamento più bello che io potessi avere.
Io, te, i nostri figli, la nostra eternità, e il mai lieto fine. Perché si, non ci sarà mai una fine per noi, ma sarà una lieta eternità.
Quindi, si, te lo richiedo. Accetti quella che potrebbe essere la tua follia più bella?>> domanda, mentre alcune lacrime solcano il suo viso.
Lo guardo negli occhi intensamente.

Lo guardo negli occhi intensamente

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<<Togli il 'potrebbe'. Già lo è la follia più bella che io potessi mai fare, Jo.
Voglio diventare tua moglie, tua compagna, la madre dei nostri figli, la donna della tua vita.
Voglio essere il tuo per sempre.>>

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