Capitolo 29

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Il tremolio del mio corpo influisce troppo sulla guida, cerco di fare respiri profondo per rilassarmi durante il tragitto per arrivare al''ospedale.
-Ash, non dormire parlami.- gli sfiorai il braccio, le sue ciglia tremolarono.
-Jason..- sussurrò toccandosi la testa, sembrava che ogni suo gesto fosse una missione impossibile.
-Chi è Jason?- non mi interessava particolarmente in quell'istante, cercavo di non farlo addormentare.
-Lavorava con noi. Gli avranno dato il compito di seguirti e di farti uscire fuori strada.- sospirò arrabbiato.
-È stata Iz, lo sapevo. Quella troia non si fa mai i cazzi suoi!- io continuavo a guidare, riuscendo a cogliere solo un minimo delle sue informazioni.
-B-beh, sarà stata una vendetta perché.. Perché tu stai con me forse.- cercai di ironizzare la situazione, ricevendo uno sbuffo da parte del sanguinolento.
-Rose tu non capisci... Non capisco nemmeno io cosa vogliono. Devo andare da loro e parlarci.- mi si gelò il sangue mentre sfrecciava sempre più veloce.
-Non puoi andarci!-
No che non poteva, se avevano cercato di uccidermi, non poteva andare da loro e dire 'ehi volevate uccidere la mia ragazza? Come butta fratello!' Era un'utopia! Se avevano colpito contro di lui tramite me, volevano ferire lui.
-Devo. Ci parlo, li faccio ragionare e me ne tiro fuori Rose.-
Scossi la testa con violenza, mentre cercavo di trattenere le lacrime.
-E se ti fanno qualcosa? Dio Ash, non... Non posso star ferma mentre torni da quegli assassini!- il suo sguardo seppur appannato mi penetrava fin dentro le ossa.
-Lo ero anche io Rose. Ero anche io un assassino.- picchiettava lento le dita sul finestrino, fissandomi.
-Non per una scelta tua! Non è stata una tua scelta!- ormai stavo quasi urlando, ma non ci potevo fare nulla.
-Non è stata una tua scelta Ash.- lo guardai, cercando i suoi occhi scuri -Ti si trovato lì, pensavi che quella fosse l'unica soluzione. Quando si è disperati si fanno cose folli. Avevi bisogno di qualcuno che ti dicesse che sarebbe andato tutto bene- tirai su con il naso, era troppo quella situazione -avevi bisogno di qualcuno che ti rialzasse dal fondo dove ti trovavi e non che ti sotterrassi. Ash tu avevi bisogno...- mi prese la mano interrompendomi -Rose- continuò lui, cacciando via le lacrime dalle mie guance, le scacciai via per vedere meglio la strada. -Avevo bisogno di te.- ritornò al suo posto, poggiandosi con la testa al sedile.
Il cartello con la scritta ospedale mi rassicurò un pochino, continuai a guidare senza smettere di piangere.
🙈
-MARY ROSE COURT!- Ero in sala d'aspetto, avevano portato via Ash subito, dopo aver detto ad alcune infermiere di essere la figlia della 'Signora Court'. Gli avevano controllato tutto con tac, lastre, analisi, ora stavo aspettando che le infermiere uscissero dalla sua stanza.
Mi tremò il labbro, davanti allo sguardo furioso e preoccupato di mia madre.
Corsi da lei, zoppicando abbracciandola forte. Aveva due odori mia madre: quello di casa, e quello di ospedale. In questo caso, ce li aveva entrambi addosso. Ricambiò l'abbraccio, lasciandomi piangere sul suo camice bianco candido, con una mano mi lisciava i capelli.
-Fatti controllare Rose.- mi sussurrò guidandomi nel suo studio.
👼
-Ahi! Sei arrabbiata, okay. Mi odi, okay. Sono la figlia peggiore del mondo, okay. Ma almeno sta calma con quell'ago!- a quanto pare la 'sbucciatura' equivaleva a 'tre punti con ago e filo', e mia madre era tutto, tranne che delicata.
-Tu la macchina sai dove la vedi? NEMMENO IN TELEVISIONE LA VEDI!- lei era così: cominciava una frase calma e pacata.. E FINIVA PER SPEDIRTI IN UN REPARTO FONIATRA.
-Lo so mamma.- storsi il naso dal dolore, se avessi detto 'ahia' mi avrebbe fatto un'autopsia da viva.
-Io e tuo padre non ti abbiamo cresciuta così...- bla bla bla l'educazione prima di tutto bla bla bla il rispetto per i tuoi genitori bla bla bla i sacrifici che facciamo per te bla bla bla.
-Hai ragione mamma.- dissi annuendo.
-Rose- prese una benda e un cerotto per coprire la ferita -MI STAI PRENDENDO IN GIRO?- mia madre era psicopatica si.
-No mamma! Senti, lo so che ho sbagliato che non si guarda il cellulare mentre si guida e che potevo uccidere Ash- si, questa era la scusa che le avevo detto, mica potevo dirle 'Dottoressa Court, sono sua figlia, mi stavano seguendo e mentre facevo un testacoda da film il mio ragazzo si è fiondato, apposta, sulla macchina sospetta. Diagnosi: una sbucciatura, anzi no: taglio profondo. Un graffio alla pancia. Due o tre giorni e i dolori svaniranno' troppo alla Grey's Anatomy, quindi troppo...NO.
-ma non e successo. Tranquilla okay, sto bene.-
Zoppicai fino alla porta, aprendola. La mano di mia madre la chiuse violentemente facendomi sgranare gli occhi.
-Solo una cosa Rose- calma, lei era calmissima fuori, si guardava persino le unghie! Pff, da non credere. Un Gilden Globes a mia madre, attrice di Hollywood! -Mi sembra strano, stranissimo che quella ferita te la sia fatta in macchina, era sporca di asfalto. E il taglio sulla pancia, sottile e poco profondo, come l'unghia di un gatto. Poi le mani sporche, la puzza di fumo che hai addosso.- deglutii, detective Conan era troppo furba per essere una madre.
-Tu ti fai di morfina ma'.- Risi fintamente.
-E tu stai mentendo.- aprì la porta, dicendomi con lo sguardo 'esci subito da qui o ti infilo di nuovo nel mio utero soffocandoti.' Uscì di corsa, vedendo che molti medici mi fissavano, eh si, avevano sentito mia madre. Abbassai la testa facendo si che i miei capelli mi coprissero la faccia e continuai a camminare.
🐭
Ash era sveglio, seduto sul letto con lo sguardo verso la finestra e il ginocchio piegato. Il braccio destro era attaccata una flebo e sulla fronte aveva un cerotto enorme. Il sollievo mi colpì in un istante,
-Ehi pirata.- perché ero timida ora, che mi prendeva? Mi avvicinai a lui, mentre si spostava per farmi spazio.
-Ehi Felpa Blu.- mi baciò sulla testa mentre mi accoccolavo vicino a lui, cingendomi con un braccio.
-Come ti senti?- lo cercai con lo sguardo, scrutandolo. Era dannatamente bello anche quando era ridotto uno straccio.
-Dolorante. Rabbioso.- giocherellava con le mie dita, fingendosi distratto. La sua mascella si serrava e rilassava continuamente.
-Andrà tutto bene Ash.- sotterrai il viso nel suo collo, inspirando il suo profumo.
-Farò qualunque cosa per proteggerti. Qualunque cosa.- e sapevo che non scherzava, perché l'avrei fatto anche io.

Ho aggiornato peopleeeee! Sarà che fa caldo, ma mi sta riuscendo difficile scrivere alcune cose, ma speriamo che con l'andare avanti passi 😁
Anywaaayyy stellinatemi anche se il capitolo fa schifo 😓🌟
Vi amo💕
Esse🌸💝

AshDove le storie prendono vita. Scoprilo ora