Erano passate 2 settimane e la frase che poteva descriverle meglio era fallimento su tutti i fronti: Filippo aveva tentato ogni approccio possibile con Selene e aveva ricevuto in totale 7 armadiettate in faccia, era rotolato per terra dopo che lei gli aveva fatto lo sgambetto a metà rampa 2 volte e inoltre gli aveva lanciato il gatto della bidella che aveva cominciato a graffiarlo, gli animali non gradiscono gli esseri senza anima a quanto pare; ma domani sarebbe stato diverso, era la notte di Halloween, la sera in cui i confini tra il mondo dei vivi e dei morti e la capacità di reggere l'alcool delle ragazzine vacillavano e lui si sarebbe fatto strada dentro Selene, l'avrebbe riscaldata e avrebbe sciolto la resina che aveva cristallizzato la rosa ardente che era il suo cuore, quella resina spessa fatta di ricordi e rimpianti, lui l'avrebbe dissolta poco a poco partendo da quella sera.
Selene non riusciva a focalizzarsi e le date, le cause, le conseguenze si mescolavano tutte all'interno della sua fragile mente, non aveva tempo di ascoltare le imprese di Cristoforo Colombo, quel demente che aveva scoperto un continente nuovo sbagliando però la sua rotta, Selene sapeva quale era la sua rotta, la sua strada da seguire è, era e sarebbe stata quella dell'apatia, del nichilismo, l'autodistruzione l'avrebbe sicuramente fatta riavvicinare a Riccardo, desiderava morire per poi restare con lui per sempre, Eros e Thanatos pensò, Amore e Morte e le venne un'idea fulminea per il costume, sarebbero rimasti tutti avvelenati dal suo fascino; nonostante si sentisse incessantemente sola e senza patria da quando aveva perso Riccardo aveva anche delle amiche su cui contare: Kayla che si era trasferita da New Orleans un anno prima, fiera del colore scuro della sua pelle, atletica e slanciata quanto bastava, aveva delle chiappe su cui potevi suonare la batteria schiaffeggiandole, era forte, giudiziosa e anche un po' strana a causa della sua passione per il voodoo tramandata nella sua famiglia e poi Morgana, con i suoi capelli biondo cenere che si manifestavano tramite trecce elaborate cadendo sulle sue spalle come liane selvagge , lei era molto riflessiva e timida e questo non aveva fatto altro che farle sfuggire occasioni e persone, queste tre piccole donne si erano radunate a casa di Selene per discutere sul da farsi e per predire il futuro per la giornata di domani con le ossa di pollo che aveva portato Kayla;La giovane e vigorosa ragazza nera mischio le ossa che appartenevano a parti svariate del corpo del pollo e fece cadere dal sacchetto in cui erano racchiuse 3 pezzi pensando a ognuna delle ragazze coinvolte nella predizione e poi le osservò scrupolosamente, l'osso di Selene era lungo ma terminava con una protuberanza a forma di triangolo sembrando una falce "La Morte" esclamo Kayla "è un arcano che porta con se la fine ma anche l'inizio di qualcosa, un cambiamento di rotta" e ammiccò a Selene dicendole "Mh mh qualcuno inzupperà il biscotto domani" causando un attacco di risata isterica collettiva, passò a quello di Morgana che era un osso corto ma dotato di due protuberanze circolari che lo facevano sembrare una bilancia "La Giustizia" la guardò "Domani sarai in equilibrio e armonia, non esagererai ne berrai troppo e meglio per me perchè poi devo riportarvi a casa e se vi azzardate a bere troppo vi spillo il culo con della magia voodoo" vide il suo osso, era rotto "Ok per oggi abbiamo finito" "E il tuo osso?" Chiese Selene "Non è nulla" rispose Kayla pensando al fatto che un osso rotto significava una morte incombente.
Filippo era steso sul letto e pensava al costume da indossare domani <Devo conquistare lei e quella parte del suo cuore ancora legata a Riccardo e... quale migliore conquistatore di Giulio Cesare> aprì gli armadi dove aveva sistemato tutti i vestiti dei suoi lunghi anni di permanenza sulla terra, vestiti rinascimentali, ispirati all'art nouveau e ecco finalmente una toga e un'armatura, le lucidò a velocità sovrumana, avrebbe rubato un ramo d'ulivo dal cortile il giorno successivo per Augurarsi la vittoria nella sua conquista, la conquista di Selene;tuttavia durante la notte incubi interrompevano il suo sonno, sentiva il gracchiare di un corvo e lo sentiva pesante sul suo stomaco che affondava gli artigli e gridava "È di mia proprietà quella ragazza, non toccarla" si risvegliò con un sorriso stampato in faccia, un suo simile voleva portargliela via ma lui non lo avrebbe permesso e accettò la sfida con eccitazione.
Selene e le sue amiche entrarono nella sala della festa dell'istituto: Kayla sfoggiava una collana di ossa, linee di gesso le attraversavano il viso riducendolo a una maschera tribale, gli stessi segni attraversavano il suo corpo e brillavano al buio, il suo abbigliamento consisteva in un abito caratterizzato da contrasti dualistici a scacchi bianchi e neri, Morgana era un elfo, indossava un casto e semplice abito bianco che però le si apriva dietro la schiena e sul torace mostrando elementi ben poco casti e Selene, dio, Selene era mozzafiato, indossava una tiara con un cobra in cima alla testa, i capelli raccolti dietro con uno chignon ma che lasciavano cadere abbondanti ciocche davanti sul seno che era coperto in garza di seta che evidenziava le curve dirompenti del suo corpo, portava al collo un pendante di lapislazzuli e oro che gli aveva donato Riccardo per il loro primo anno di fidanzamento, la parte inferiore del suo corpo era cinta da una corta gonna scarlatta accompagnata da sandali scuri di ebano, era molto più bella di Cleopatra anche se doveva impersonare lei quella sera.
Filippo era dentro da un pezzo, era circondato da ragazze che si complimentavano per il costume, il ramo d'ulivo gli conferiva l'aria di un imperatore, i profondi occhi verdi e i suoi zigomi definiti lo facevano sembrare una moneta romana, una di quelle che si mettevano sugli occhi dei morti per pagare il prezzo del traghettatore Caronte, la sua bellezza era mortale, le pieghe della tunica aumentate dall'armatura scintillante che vi indossava sopra evidenziavano i suoi muscoli e i sandali di mogano chiaro completavano quel quadro idilliaco, sembrava una scultura di Michelangelo, osservava distrattamente qua e là ma quando posò lo sguardo su Selene gli sembro che il suo cuore battesse di nuovo dopo 500 anni; era destino, quante possibilità c'erano di indossare quei due costumi la stessa notte lui e lei, quelle spoglie di amanti leggendari che erano Cleopatra e Cesare, aspettava il momento opportuno per chiedere di ballare a quella Dea scesa in terra, spavalda e sensuale, non passò molto tempo e dopo un numero spropositato di drink, mentre si faceva strada fra la gente, Selene gli sbatté contro e lui la prese nella sua stretta mentre il Dj metteva Wonderwall degli Oasis.
Selene si sentiva in imbarazzo, lui la sfiorava dolcemente dietro la schiena, un volteggio qua e là, la strinse a se toccandole i lineamenti del viso col suo pollice e marcandone il contorno, lei era paralizzata, poteva fingere quanto voleva ma non poteva negare di sentire dentro di lei una sorta di attrazione per l'individuo di fronte dai trasparenti occhi verde smeraldo, lui voleva proteggerla, ripararla e curarla ma lei sapeva anche che sarebbe appartenuta a Riccardo per sempre e che una parte del suo cuore sarebbe rimasta con lui per sempre, respirò profondamente e disse "Sai che Marco Antonio fu l'unico amore vero di Cleopatra? È inutile presentarti come Cesare e sedurmi, il vero amore si trova una volta sola e quando si perde, beh fine della corsa" e lo strattonò via da lei con una spinta, lui le rispose "Inutile continuare a pensare al tuo Marco Antonio, Damnatio Memoriae! Al diavolo i ricordi che hai condiviso con lui, vuoi forse continuare a inseguire un fantasma tutta la vita? Vuoi diventare un fantasma tu stessa? I ricordi non devono soffocarci e sovrastarci, tu sovrasti loro e poi li fai diventare parte di te, della tua identità, non devi distruggerti per raggiungerlo, pensa a quanto lui sarebbe felice se tu ritrovassi di nuovo l'amore e la felicità"; Selene si voltò e lo guardò di nuovo in volto e forse sopraffatta dall'alcool e da sentimenti misti sovrappose la sua immagine a quella di Riccardo e lo baciò, fu un bacio interminabile e Poi cominciò a piangere sulla sua spalla, lui la coprì tra le sue braccia per non far notare a nessuno le sue lacrime preziose, si aggrappava disperatamente a lui come se fosse la sua ancora di salvezza e poi svenne e tutto si fece opaco e nero, come lei però crollarono al suolo tutti gli studenti, la musica si fermò e venne rimpiazzata da una Danse Macabre, rimasero in piedi solo Filippo e Kayla contro la creatura scarlatta con la maschera di Joker che era entrata in scena con una motosega ruggente in mano.
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Breathe Again
FantasySelene è viva ma morta dentro, Filippo è un vampiro morto da 500 anni ma che continua a vivere, riuscirà il loro incontro a far respirare entrambi di nuovo? Da una parte l'esistenza monotona e una vita rinchiusa in una teca di ricordi e possibilità...