Capitolo ventitre

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Trascino Susanne fuori da scuola, oggi non frequenteremo nessuna lezione, ho un'idea in mente ben precisa. < chiama Lol al telefono e digli di raggiungerci in cortile, andiamo a fare compere > ubbidisce senza fiatare, dopo cinque minuti ecco Lol venirci incontro  in tutto il suo splendore. < ragazze,mi avete salvata da una noiosissima lezione di fisica > tutte e tre scoppiamo a ridere, lo ammetto senza di loro le giornate a scuola trascorrerebbero lentamente...è da qualche giorno che ci frequentiamo e devo dire che ci divertiamo parecchio insieme, sono due matte e pure io, una combinazione perfetta ed esplosiva.
Ci scambiamo qualche battuta e non manca il mio commento sulla maglia di Lol , è rosa con delle raffinatissime  ali di farfalla sul retro, è bellissima, perfino io la metterei, se poi fosse nera sarebbe perfetta. A farmi tornare con i piedi per terra è appunto lei < allora cosa è successo ? Raccontate > le risate si placano e i sorrisi muoiono sui nostri visi ormai arrossati dovuti al freddo, mi giro verso Susanne che improvvisamente sbianca,  mi guarda impaurita. Lo so, ha paura di perdere la sua migliore amica raccontandogli che è andata a letto con il ragazzo che ama da sempre, come biasimarla, io non ce la farei ad ammettere una cosa così, ma lei non è me , lei è una ragazza molto forte...è da ammirarla. Le sorrido dolcemente, intimandola ad incominciare il racconto, le parole di Susanne non tardano troppo ad arrivare, e dopo numerosi balbettamenti e singhiozzi termina il racconto. < Lol, Lol mi dispiace, se tornassi in dietro non farei niente di tutto ciò, mi dispiace, ti prego scusami > ormai è in lacrime, per fortuna che non ci può vedere nessuno adesso, perché pure a me sta scappando qualche lacrima commossa dalla scena, e non mi piace farmi vedere così sensibile agli occhi degli altri. Per stare più comode e per avere più privacy ci siamo spostare in macchina di Lol per parlare, il riscaldamento è acceso e forse le dita dei piedi e delle mani non si staccheranno dal mio corpo. Susanne sta ancora piangendo, quando Lol, rimasta zitta con lo sguardo basso per tutto questo tempo si decide a parlare < tranquilla non è niente, Herry se ne fa tante tutti i giorni, e non mi sorprende che ci sia caduta pure te, non è colpa tua stai tranquilla. > gli ripete. Dire che Susanne gli salta in braccio è poco, si vede che il loro legame è molto forte, che sono molto unite. < certo avrei preferito che tu me lo avessi detto prima, ma ti capisco perché non l'hai fatto> si staccano dall'abbraccio e noto la fronte di Lol corrucciarsi leggermente, non la conosco da molto, ma mi sembra piuttosto arrabbiata < come si è potuto permettere quel verme schifoso di giocare con i nostri sentimenti? Ha cercato di dividere le due amigos, anzi tre, visto che adesso c'è anche Ally. Ma la cosa che più mi fa male sono i giri di scommesse dei ragazzi su di noi, dovremmo essere amici, invece mi sa che ci considerano solo cavalli da corsa> a questo ultimo commento mi scappa un sorriso, soprattutto pensando al doppio senso, ma torno in me presto  < tranquille ragazze, ho un piano > mi pavoneggio sentendo la rabbia scorrere nelle vene.

Siamo al centro commerciale ormai da due ore, abbiamo comprato scatole di vernice rossa, verde, blu, gialla e viola, due chili di pop corn già pronti e ben cinque vasi di miele, tutto è pronto per la nostra vendetta e io sono elettrizzata, ho l'adrenalina a mille. < per far avvicinare e per far credere al meglio i ragazzi che sia una vera e propria festa ci servono dei vestiti per domani sera > ci illumina Lol. Il nostro piano consiste nell'organizzare una festa a casa di Susanne, i suoi saranno a Las Vegas per affari e staranno via per una settimana, perciò ci sarà tutto il tempo per organizzare la festa, fare un veloce scherzo ai ragazzi, ripulire la casa e sistemarla per il loro ritorno, sarà tutto perfetto. Entriamo in un delizioso negozietto di vestiti, per me qui è tutto o troppo corto o troppo scollato, ma per una festa di quel genere posso fare uno strappo alla regola. < ehy ehy, Ally vieni un po' qui > mi richiama Lol. Mi avvicino e in mano ha un bellissimo vestito nero liscio, < vai in camerino a provartelo, penso sia perfetto per te > sono un po titubante nel provarlo, ma alla fine cedo alle loro continue suppliche ed entro in camerino. Mi guardo allo specchio con ancora i miei vestiti in dosso, quel vestito non è proprio il mio stile, insomma io sono tutta felpe e tuta, quello è troppo. Uno squillo mi distrae dai miei pensieri. < pronto > rispondo senza controllare il nome sul display < Ally ma dove cazzo sei? Jek ha detto che stamattina eri a scuola e tutto d'un tratto sei sparita con Susanne > il tono alterato di Herry non mi piace, cosa gliene frega di dove sono? Per lui non sono niente, e poi non mi risponde da due giorni, perciò se sono o non sono a scuola non sono affari suoi. < Ally ti hanno stappato la lingua? Dimmi dove cazzo sei, che ti ha raccontato quella sprovveduta ? > adesso sembra più preoccupato che arrabbiato, ma io non rispondo ancora, non può sentire la mia voce ferita. < Ally Ally cazzo ci sei?> < basta di dire parolacce, se mi hai chiamata per urlarmi contro e spiaccicare con me parole poco carine puoi anche chiudere la chiamata > abbaio. < ok ok bambina calmati ero solo preoccupato, dove sei? > lui preoccupato? Ma per favore, non ci crede nessuno, perfino io che do più importanza alle parole che ai gesti non ci credo < non ti dico dove sono...uno perché faccio quello che mi pare e due perché non sono affari tuoi > la mia voce è agitata, ma comunque parlo a bassa voce, non voglio che Lol e Susanne sappiano che sto parlando con lui < oh la bambina sta in frangendo tutte le regole > ridacchia lui prendendomi in giro. Odio quando fa così, odio quando prima dice di essere preoccupato per me e subito dopo mi prende in giro, odio l'effetto che mi fa sentire la sua voce, odio pensare che per un momento ha pensato a me, ma cosa più importante odio lui, lo odio con tutta me stessa< ua, guarda meglio non scherzare ne giocare con me oggi, o altri giorni >, stranamente rimane zitto, si sente solo uno strano silenzio in sottofondo, sembra rimasto senza parole, < ok ora mi dici che ti ha raccontato esattamente Susanne > mi ordina con tono autoritario, sento che micro frammenti nella sua voce sono alterati, si sta innervosendo, avrà capito che sta volta perderà la scommessa, povero ragazzo. < no > e con ciò stacco la chiamata, non voglio più sentirlo fino alla festa.
Mi chiama altre due volte, ma io non rispondo, anzi spengo del tutto il telefono, mi guardo allo specchio e mi faccio coraggio, < forza vestito a noi due >.
< Ally muoviti esci e non fare storie > mi urla per la decima volta Lol, < no, mi vergogno > rispondo, ed è così. Il vestito mi arriva a metà coscia, ha una profonda scollatura in pizzo sul retro che arriva appena sopra al fondoschiena, e sul davanti c'è il corsetto che è molto stretto, la mia quarta di reggiseno non ci entra e ho paura che tutto mi esca da un momento all'altro. Io conciata così non esco! < su muoviti o ti giuro che ti trascino fuori per i capelli >, sbuffo, ma sapendo di non avere altra scelta esco. Appena il loro sguardo si posa su di me spalancano gli occhi < non ci credo, insomma sei una bella ragazza, ma non pensavo che avessi tutta questa carrozzeria sotto alla felpe, sei stupenda, veramente bellissima. > commenta Lol e anche Susanne sembra concordare, e ci tiene a sottolineare < bellissima >, le ringrazio, ma ancora non mi sento a mio agio. < forza su, cambiati e andiamo a mangiare, ho una fame >annuisco e rientro nel camerino per togliermi questo inferno. Usciamo dopo venti minuti, appena pagato, per fortuna che avevo dei soldi nello zaino! Lol ha comprato un vestito cipria attillato, con qualche balza e con una bella scollatura a V sul davanti,  arriva appena sopra il ginocchio allargandosi leggermente dal bacino, Susanne invece, ha comprato un paio di short argentati, sotto metterà delle calze a rete e una maglietta blu notte sopra, che scopre appena l'ombelico, è piena di brillantini ed è attillata, ma cosa più importante, tiene scoperta tutta la schiena,sarà favolosa! Per le scarpe Lol ha optato per un tacco dodici tutte nere, mentre Susanne tacco dieci blu in tinta con la maglietta, io invece sono stata più che irremovibile sulle mie adorate vans bianche, non c'entrano niente con il mio vestito, ma almeno starò comoda. Adesso siamo a mangiare, Susanne ha mandato un messaggio ad alcuni ragazzi della scuola invitandoli alla festa di domani sera, Bob, Tom e Jek hanno accettato, ma Herry ha detto che ci deve pensare, io dico, cosa devi pensare? Hai voglia di andare a una festa ? Allora accetta...se non hai voglia rifiuta, ma non farci restare con il fiato sospeso. Lo odio pure per questo. Abbiamo invitato anche tutto il club di fotografia della scuola e i ragazzi che scrivono il giornalino scolastico, saranno utili per ultimare la nostra vendetta, io ho mandato un messaggio anche ad Alex, so che verrebbe volentieri e poi io mi trovo bene con lui, Susanne ha insistito per invitare pure il cameriere, quello che mi ha scritto tempo fa il numero di telefono e l'indirizzo di casa su due biglietti, mi ricordo anche che mi ha inseguita fuori dal ristorante, ma io testarda e stupida come sono, sono saltata in sella alla moto di Herry, anche perché lui gli stava per tirare un pugno, perciò in fondo infondo l'ho fatto per il povero cameriere. Susanne pensa che sarebbe l'occasione perfetta per scusarmi con lui, ed ha perfettamente ragione, ma sinceramente dopo essere andata via così mi vergogno un po', sono stata una maleducata. < si ok ok lo chiamo, appena arrivo a casa cerco il numero  e lo invito> cedo.
Finito di mangiare ci avviamo verso la macchina per tornare a casa < allora ragazze, ci troviamo domani mattina alle nove a casa mia, dobbiamo sistemare i festoni e i palloncini > ci ricorda Susanne < oltre alla trappola, ci divertiremo come matte> aggiunge Lol. Tutte e tre scoppiamo a ridere, non so perché ma pensare di poterla far pagare a quei maschiacci là ci mette di buon umore.
Arrivata a casa butto per terra le buste dello shopping, < tesoro ma dov eri? > mi chiede preoccupato mio padre sbucando da dietro la porta della cucina per poi continuare< la scuola è finita da ore ormai, ero in pensiero >, mi abbraccia calorosamente. < a fare shopping con delle mie amiche, domani sera c'è una festa, posso andarci? > gli faccio gli occhi dolci sperando così di convincerlo, perché dopo quello che è successo in passato non mi fa più uscire di sera per andare alle feste, e io d'altronde non ho più voluto andare ad una festa, ma questa volta è diverso. Mi guarda pensieroso, e alla fine fa una smorfia, come per scacciare dei brutti pensieri < va bene, ma mi raccomando devi stare attenta, promettilo > dice socchiudendo per un attimo gli occhi, quando fa così è perché sta lottando contro i demoni del passato, rassicurandosi e convincendosi che andrà tutto per il meglio < si papà tranquillo, starò molto attenta > e sarà così, domani sera starò solo con le mie amiche.
Ricordandomi che ieri sera non è rientrato a casa e che stamattina non c'era, mi stacco dall'abbraccio, mi allontano di qualche passo e incrocio le braccia al petto, corruccio un po' il naso e alzo un sopracciglio < dove sei stato ieri notte? > gli chiedo con voce arrabbiata, è incredibile come si sia capovolta la situazione. Si è bloccato nel vero senso della parola, di certo l'ho sorpreso, ma in fondo in fondo lo sapeva che glielo avrei chiesto, anche perché la risposta arriva dopo poco, questo vuol dire che si era già preparato la risposta in precedenza, prima di parlare con me < a lavoro, mi sono addormentato e ho dormito in ufficio > abbassa lo sguardo, ha proprio il mio stesso atteggiamento quando mento < papà, non ti hanno insegnato che non si mente alla propria figlia? > lo stuzzico per poi continuare con l'interrogatorio < insomma, lei come si chiama? Quanti anni ha? Dove abita? Che lavoro fa? La conosco? > sono più che certa che frequenti qualcuno, vorrei solo che la smettesse di mentirmi < no tesoro stai sbagliando tutto > controbatte lui, ma io lo conosco come le mie tasche, sfortuna per lui < dai papà basta mentirmi, non credo che dormiresti da solo su una scrivania dimenticandoti di tua figlia > < no io non ti ho dimen...> non lo lascio finire che riprendo con il mio discorso illuminandolo < si invece, non mi hai svegliata questa mattina, stavo per saltare la scuola, per fortuna che una mia amica mi ha chiamata e si è offerta per passarmi a prendere, se no a quest'ora ero ancora a letto> sono molto arrabbiata con lui, non solo perché si è momentaneamente dimenticato di me, ma anche perché si ostina a nascondermi questa donna che gli fa battere il cuore e che lo rende così sbadato, insomma è palese che si sia innamorato.
Mi guarda con quei occhioni da cucciolo, lo sa che mi sciolgo ogni volta che lo fa < c'è insomma, sei un uomo adulto single, pure bello e con un certo stile, so che attrai molte donne, ma so anche che a te non importa niente di nessuna di loro, per questo mi piacerebbe conoscere questo tuo nuovo scapolo > aggiungo sorridendo colpevole. Lui in tutta risposta si mette a ridere < tesoro, volevo aspettare a presentartela perché volevo essere sicuro e non voglio che pensi che tu non mi basti, perché tu sarai sempre l'unica donna della mia vita> lo abbraccio calorosamente e gli lascio un leggero bacio sulla guancia < In realtà volevo presentartela la prossima settimana a cena, vorrei che mi dicessi cosa ne pensi, perché se non piacerà a te non piacerà neanche a me, non voglio che ti senta in dovere a sostituirla con tua madre >
< papà, se mia madre mi voleva bene come hai sempre sostenuto tu, non mi abbandonava, e non ti devi preoccupare se questa donna non mi dovesse  fare una bella impressione, non sono mica schizzinosa, voglio solo che il mio papino sia felice, perciò se piace a te sono sicura che piacerà anche a me > dico convinta, lui mi è sempre stato vicino, mi ha sempre sostenuta, e perciò devo ricambiare il favore, e poi se piace così tanto a mio padre sono sicura che sarà una persona favolosa. < grazie tesoro, e mi dispiace per stamattina, ho cercato di tornare a casa in tempo per svegliarti, ma c'era molto traffico > si giustifica, so che è la verità, e che non mi mentirebbe per una cosa del genere, perciò annuisco. < la partita di domani è stata sospesa perché oggi ha piovuto e il campo è bagnato > lo informo. < ok, forse è meglio così, così avrai tutto il tempo per prepararti per la festa, sono sicuro che il tuo ragazzo sarà felicissimo di passare una bella serata con te, ma stai molto attenta e non fare stupidaggini, o resterai chiusa in casa a vita > mi intimorisce e questo lo capisco, però non so di che ragazzo stia parlando, insomma, io non ho mai detto di avere il ragazzo adesso < papà, guarda che io non ho il fidanzato> gli ricordo, chissà che strane idee si è messo in testa. < come no? Oggi pomeriggio è venuto un ragazzo a casa che ti cercava, ha detto che doveva parlarti. Devo essere sincero, aveva l'aria un po' sbattuta, come se si sentisse pentito di qualcosa > ragiona per poi proseguire < che ti ha fatto ? Ti ha tradita ? Ti ha trattata male? Ti ha picchiata? > oddio adesso l'interrogatorio me lo sta facendo lui a me...< papà...di che ragazzo stai parlando? > gli chiedo dubbiosa, forse è Jek, stamattina gli ho dato buca e gli ho mentito, sarà venuto per capire che cosa mi è preso < vediamo, si è presentato con il nome di Husvuald > ci penso un po' su, ma purtroppo io non conosco nessuno con questo nome...< ah no scusa, forse si chiamava Hardin, o Hassy, no no Jossy > la solita lampadina si accende < Herry papà ? > chiedo con il cuore in gola, < brava brava, si era proprio quello il nome> non ci credo < sicuro? Lo sanno tutti che tu non ti ricordi mai i nomi e te li confondi >, spero con tutta me stessa che non sia lui, non deve essere lui, anche se una piccolissima parte di me lo spera < ma si ma si, questa volta sono sicuro, era alto, capelli neri disordinati e con due occhi blu notevoli, non mi sorprende che ti piaccia, ma digli di cambiare il modo di vestire, tutto di nero non mi convince > uao è proprio lui, ma come è possibile che si sia preoccupato di cercarmi a casa? Prendo il mio telefono dallo zaino e lo accendo, ci sono cinque chiamate perse da Herry, ma allora sono o non sono una scommessa per lui?...ovvio che lo sono, non devo cascarci, stai concentrata Ally stai concentrata, non puoi mollare, ricordati il piano.

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⏰ Last updated: Aug 25, 2016 ⏰

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