Capitolo 37 - Mari

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L'autrice di questa storia è LiveLifeInTheRain; questa è solo la traduzione fatta da me, tamafune.

Tutta questa storia stava iniziando a sembrare come se fosse una relazione e non so se mi sento a mio agio così, voglio dire, Ed è ancora il mio cliente e sarà qui tra un paio di settimane e probabilmente gli dirò che sarà l'ultima volta che lo potrò vedere e quei soldi che mi darà quel giorno mi servono molto visto che ho intenzione di trasferirmi.

Stavo terminando la scuola e la mia insegnante mi ha detto che, visto che me la sto cavando molto bene, cercherà di aiutarmi a trovare un lavoro nello stesso posto in cui lavora una sua vecchia amica ma visto che lo stipendio non sarà come quello che ricevo facendo la donna squillo, ne ho parlato con Marla e mi ha detto che il suo contratto di affitto sta scadendo e potremmo prendere un appartamento insieme. Penso che probabilmente lascerò questa casa tra circa un mese.Grazie a Dio, dove vivo io, è una casa in affitto senza alcun limite di scadenza così ne ho parlato con i proprietari e mi hanno detto che erano tristi della mia decisione di andarmene, ma lo sono anch'io.

Vivo qui da cinque anni e i proprietari sono una coppia di mezz'età molto dolci, ma penso che sia arrivato il mio momento di cambiare.

Finii di preparare la cena e Lex si alzò dal divano e raggiunse la cucina per mangiare e prendersi la medicina e poi Shawn la portò al piano di sopra al posto mio. Li raggiunsi e la cambiai per poi metterla sotto le coperte, non insistetti neanche sul farle lavare i denti e farsi la doccia.

Si addormentò immediatamente abbracciata al suo orsacchiotto e mi sedetti accanto a lei facendo correre le mie dita tra i suoi capelli ricci.

"Dorme quasi tutto il giorno." Mi disse e lo guardai dimenticandomi che si trovasse qui.

"Dorme molto quando sta male." Odia stare male e per fortuna non è una bambina che si ammala spesso, ma quando accade, solitamente l'influenza è molto forte.

"Sono felice di essere riuscito ad aiutarti." Baciai la fronte di Lex e chiusi la porta della sua cameretta.

"Grazie mille per tutto, non so che cosa avrei fatto se avessi mancato il test finale." Sospirai mentre tornai al piano di sotto per pulire la cucina.

"Fermati." Mise le sue braccia attorno a me appena misi un piede in cucina.

"Non voglio lasciare la cucina sporca." Gli dissi e cercai di liberarmi ma mi strinse più forte e fece correre la sua lingua sulla pelle esposta della mia spalla.

"Pulirò io la cucina, fammi un favore, fatti una doccia o un bagno e rilassati." Mi voltò verso le scale.

"Shawn, è casa mia." Protestai.

"Per favore, per una volta, non protestare. Sei stanca, fai solo finta che hai sentito quello che ti ho detto e fallo." Disse e sorrisi ma rimasi a fissarlo e Shawn mi spinse leggermente verso le scale e feci quello che mi disse. Feci una doccia veloce prima di riempire la vasca e rilassarmi nell'acqua calda.

Shawn mi raggiunse qualche minuto dopo e mi porse un bicchiere di birra e risi, ora bevo solo birra.

"Ho controllato Lex, la febbre si sta abbassando e sta dormendo."

"Stai attento Shawn, ti stai comportando come se ti importasse davvero di noi." Lo stuzzicai.

"A me importa Mari, solo tu ti rifiuti di vederlo." Quest'uomo è fottutamente confusionale e non so perchè abbia deciso di restare con me, sono una fottuta puttana che urla dal piacere.

"Vieni." Prese un asciugamano e me lo mise attorno al mio corpo quando uscì dalla vasca.

"Sono così stanca." Gemetti, solitamente quando mi lamento un po' nessuno è vicino a me per sentire, è strano che lui ci sia. E' anche strano che per lui è normale stare qui, che gli ho permesso di tenermi Lex, che è rimasto per la cena, che senza neanche parlarne lui è già pronto per andare a letto con indosso un paio di pantaloncini con la scritta 'Army'.

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"Niente vestiti per te." Disse quando cercai di mettermi una maglietta e restai in piedi con addosso solo la biancheria intima di pizzo.

"Cosa?" Chiesi e mi spinse sul letto.

"Stenditi sulla pancia." Disse. Mi stesi sulla pancia e prese un bottiglia di lozione e fece una linea sulla mia schiena prima di mettersi a cavalcioni e iniziare a muovere le sue dita contro i miei muscoli, e poi mi massaggiò le spalle e fu dannatamente fantastico.

"Potresti smetterla di gemere, perchè mi stai eccitando." Mi disse e nascosi il viso nel cuscino e risi.

"Niente sesso forte per te?" Chiesi.

"Si e sto cercando di essere rispettoso e un gentiluomo ma tu me lo rendi difficile. Okay, ho finito per stasera, mi fanno male le braccia." Disse e andò a lavarsi la lozione dalle mani mentre mi girai con la schiena contro il materasso e mi sentii molto meglio.

"Grazie." Gli dissi sinceramente.

"Quando vuoi, dannazione Mari." Sospirò quando tornò nella stanza e notai la sua erezione sotto i suoi pantaloncini e lo guardai, sono eccitata e lo voglio ora, ma mi renderebbe una cattiva madre? Voglio dire, i genitori fanno sempre sesso mentre i figli dormono, lui non è un cliente, resterebbe qui con me comunque e ci stiamo frequentando, o qualcosa del genere, non so che cosa diavolo siamo esattamente ma non penso che sia sbagliato se facessimo sesso con la porta chiusa a chiava mentre cerchiamo di non fare troppo rumore.

Mi alzai dal letto e andai a chiudere la porta per poi avvicinarmi a Shawn mentre i suoi occhi fissarono il mio corpo. Feci correre le mie mani sul suo petto nudo mentre lo feci camminare all'indietro per poi spingerlo sul letto.

"Mari." Disse, gli tolsi i pantaloncini e il suo cazzo fu libero da qualsiasi restrizione.

"Sei stato così bravo con me e mia figlia in questa settimana e ora voglio che sia io a fare la brava con te." Dissi e Shawn gemette mentre mi fissò, la lussuria era evidente sul suo viso.

"E che ne è di Le-"

"Sh, fai solo piano." Lo stuzzicai mentre mi sdraiai su di lui e iniziai a leccare la sua lunghezza dalla base fino alla punta e istantaneamente la sua mano mi afferrò i capelli mentre fece cadere la testa sul materasso. Spinse la mia testa più in basso e lo succhiai proprio come sapevo che gli piaceva fino a quando mi allontanò la testa dal suo membro.

"Cavalcami gattina; voglio la tua figa stretta sul mio cazzo, ora." Disse e mi morsi il labbro gemendo per le sue parole mentre mi misi a cavalcioni e posizionai il suo membro contro la mia figa. Lentamente feci scivolare la punta dentro di me e mossi i fianchi facendolo gemere.

"Quanto mi vuoi?" Gli chiesi.

"Se non mi scopi ora ti legherò su questo letto, vuoi dimostrarmi che brava ragazza sei? Bene, allora metti il mio cazzo in quella figa bagnata e cavalcami bene." Il dolce ragazzo gentile che qualche minuto prima mi aveva massaggiato la schiena era scomparso ma mi andava bene comunque.

Misi il suo membro dentro di me e stranamente riuscimmo entrambi a rimanere in silenzio, quando Lex si sentirà meglio e andrà a scuola, lo scoperò così tanto e così forte fino a quando non riuscirò più a muovermi.

Lo cavalcai e so che la spalla gli fa un po' male, quindi non m'importa essere quella che fa tutto il lavoro. Si mise a sedere e spinse il mio seno contro la sua bocca e infilai le unghie nella pelle della sua spalla e mi morsi l'altra mano per cercare di camuffare i miei gemiti.

Circondò le sue braccia attorno a me e lo cavalcai così forte che la tastiera del letto sbatté contro il muro e dovetti rallentare per evitare di svegliare Lex.

"Merda, vorrei che andassi così veloce piccola." Mi morse i capezzoli e morsi di nuovo la mia mano e con l'altra gli graffiai la schiena visto che a lui piace così tanto.

"Quando Lex si sentirà meglio, starai da me e non lasceremo questa dannata stanza." Mi tolsi da sopra di lui e gli presi la mano. So che mi distruggerò le ginocchia ma ho bisogno di andare più veloce e più forte.

"Pavimento." Gli dissi e si stese sul tappeto e tornai nuovamente sopra di lui ma questa volta Shawn rimase sdraiato e misi le mie mani al centro del suo petto mentre lo scopai più forte di prima.

"Amo vedere le tue tette saltare." Mi strinse le tette facendomi eccitare ancora di più.

"Sono così fottutamente vicina." Gemetti e mi mise la mano attorno al collo e i miei occhi rotolarono all'indietro mentre infilai le unghie sul suo petto, la sua mano mi strinse ancora più forte il collo per evitare che urlassi mentre raggiunsi l'orgasmo e sembrò che non finisse più. Ero disperata, volevo che il mio orgasmo terminasse, invece continuava ad attraversare il mio corpo, mi sentivo come se stessi venendo da un'ora. Shawn tolse la mano dal mio collo e ripresi l'aria di cui avevo disperatamente bisogno e le sue dita mi strinsero i fianchi mentre spinse dentro di me, anche lui raggiunse un potente orgasmo.

"Porca puttana." Disse e non mi interessai di spostarmi da lui, feci solo cadere la mia testa sul suo petto.

"E' stato-" Non riuscii neanche a parlare mentre chiusi gli occhi e annaspai in cerca d'aria e Shawn annuì, ero rimasta impressionata da quanto fossimo riusciti a rimanere in silenzio perchè è stato fottutamente fantastico, forse può anche essere considerato come il sesso più fantastico che abbia mai fatto in vita mia perchè quel cazzo di orgasmo mi è durato una vita.

"Diventi strettissima quando vieni, mi uccide." Disse e sorrisi.

"Mi fanno male le ginocchia." Erano molto doloranti e Shawn mi aiutò ad alzarmi prima di massaggiarmi le gambe. "Ma ne è valsa la pena." Dissi e sogghignò.

"Ammettilo, sono il migliore con cui sei stata." Che stronzo che è.

"Forse, ma so che anch'io sono fottutamente fantastica, quindi devi ammettere anche tu che sono la migliore."

"Hai dannatamente ragione gattina, dannatamente ragione." Non ha alcun problema ad ammetterlo e alzai gli occhi in aria mentre mossi le gambe per riprendere la sensibilità e gli lanciai i pantaloncini ed io indossai un paio di pantaloncini e una maglietta prima di andare ad aprire la porta e mettermi a letto con lui.

Non ebbi alcun problema ad appoggiare la testa sul suo petto e mettere una gamba sopra di lui mentre le sue braccia mi strinsero.

"Ammettilo; sei troppo spaventata per avere una relazione con me." Disse e non dissi nulla mentre restammo sdraiati sul letto per un po', so che è vero. Mi piace, mi piace molto e forse se non fossi così testarda, magari avrei, oh non lo so.

"Hai ragione." Gli dissi e mi baciò la fronte.

"Beh bambolina, cederai presto." Mi disse e feci spallucce.

"Ho ancora un cliente e se uscissi con te, quello significherebbe tradirti e non voglio farlo." Lo so dall'inizio che a lui non importa con chi vado a letto ma ora inizia ad importargli.

"Devi fare quello che devi Mari, certo sono geloso di questo ragazzo ma non ho intenzione di controllarti o dirti come vivere la tua vita. Dobbiamo fare quello che dobbiamo così che possiamo sopravvivere." Disse.

"Verrà qui tra un paio di settimane e poi se ne andrà per un po', non so se lo vedrò ancora dopo questa o se dovrò continuare a farlo, è diventato un amico per me." Non gli dirò certamente chi è ma Ed è un bravo ragazzo e se andare a letto con lui un paio di volte ogni due mesi mi aiuterebbe a supportare economicamente me e Lex, allora lo farei.

Lo vedrò solo questa volta e probabilmente l'ultima sarà prima che parta in tour e poi non tornerà per circa un anno.

"Come puoi pensare di frequentarmi quando io sono una troia?" Gli chiesi e sospirò.

"Tutti noi abbiamo fatto delle cose di cui non siamo orgogliosi, Mari. Vedo che stai cercando di uscirne da questa vita e mi sta bene che ti vedi con questo cliente, certo, preferirei che non lo facessi, ma capisco, è qualcosa che devi fare." Lo fissai cercando di capirlo.

"Sono stanca." Rinunciai a continuare questa conversazione e mi alzò il viso per darmi un lungo e profondo bacio.

"Buonanotte tesoro." Disse e non dissi nulla mentre misi nuovamente la testa sul suo petto e sospirai. Ci comportiamo come una perfetta coppia anche se non lo siamo.

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