Mi sveglio, nel mio letto.
JumpU
na voce
JUMP, non me lo sono inventata. Ma cosa significa? Mi rigiro, l'avrò sognato.
Sto male per quello che è successo ieri, come potevo anche solo immaginare che la loro gentilezza fosse 'gratuita'. Esseri schifosi. Senza anima. Sanno tutto su me eppure io non so nemmeno se quelli sono i loro veri nomi.
-Anastasia.. come stai?- è William. Si siede vicino a me.-Esattamente voi cosa siete??- è entrato nel momento giusto.
Da lì passarono ore probabilmente.
Però ricordo ogni singola parola di William.
-Ero un ragazzo molto semplice, appartenevo alla classe di borghesi. Stavamo bene economicamente,s ai? Ma il nostro parere nella politica non contava troppo e questo non mi dispiaceva troppo, volevo solo continuare a studiare medicina. Duecento anni fa, Londra. Non la dimenticherò mai, ma io non voglio tornarci.. come posso guardare la mia casa cambiata, il mio palazzo ormai abbattuto... rivisitare i luoghi della mia infanzia? Non riuscirei..
Avevo una sorellina non ricordo nemmeno il nome ma era una bambina tanto dolce, mio padre era via chissà dove con la sua nave a cercare posti sperduti... non lo rivedrò più e mia madre si occupava della cosa. Normalità. Purtroppo mi ammalai, tutta la mia famiglia si ammalò. Speravo di poter fare qualcosa, ma cercando di aiutarli mi ammalai anche io.
Mia sorella tossiva sangue, mia madre pallida sudava freddo, io ero in preda alle allucinazioni.
Stavo morendo eppure non sembrava brutta come idea.. non avevo speranze e l'unico mio desiderio era finire tutto questo senza dolore. Una notte fonda arrivò un uomo.. uomo, era un ragazzo. Lestat, è così che si chiama il mio creatore. Come ti ho già detto non capivo più la realtà, gli chiesi se era venuto a prendermi. Lo vedevo come un angelo. Un ragazzo davvero bello, nobile. Con modi di fare tutti suoi, con l'eleganza della morte che si avvicina invece per donarti vita. Capisci, Anastasia?
Si avvicinò, mi disse che mi avrebbe dato la scelta che lui non aveva potuto fare.
Mi chiese se volevo vivere o morire. Gli dissi vivere.
Però mi disse che dovevo accettare la morte per poter diventare eterno. Accettai.
Non ricordo molto dopo, so solo che il suo polso mi gocciolava sul viso e io ero terrorizzato..
terrorizzato di morire.
Mi attaccai come si fa con la madre da piccoli dopo un incubo.
Qua buio, soffrivo e lui rideva.
Non lo fece con cattiveria, mi rassicurò..
mi disse che lo avevo scelto io e di stare tranquillo, era solo il mio corpo che stava morendo.
Quando mi svegliai ero nella sua stanza, per settimane mi insegnò tutto il possibile.
Non mi piacevano molto i suoi modi, io dentro me tenevo ancora pezzetti di umanita. ma lui seppur divino di umano non aveva niente.
Assetato di sangue,
Gli piaceva giocare con le vittime voleva fargli desiderare la morte. Ricordo che per un periodo prima di uccidere diceva "che la pace sia con te".. si credeva un vecchio dio che camminava sulle strade nuove di quell'epoca.. lui è più vecchio di me, ma non di molto. Però io lo amavo. Non quel tipo di amore, quello vero. Era mio padre biologico e spirituale. Sono nato con lui.
Poi mi ricordai della mia famiglia, mia madre ormai era morta ed era rimasta a casa. Mia sorella le parlava, piangeva e le supplicava di risponderle. Senza pensarci la prosciugai, le diedi nuova vita. Ma durò troppo poco, era solo una bambina. La uccise Lestat, glielo chiesi io.. perché non riuscivo.
Beh, che dire.. mi svegliai e il mio creatore non c'era più. Scomparso. Urlai il suo nome per anni, lo cercai nei peggiori quartieri dell'Inghilterra.
Ma neppure una sua parola, una lettera. Non lo vedo da allora. -
William aveva un'espressione così triste mentre raccontava la sua vita.
-Sei felice adesso, hai ottenuto quello che volevi?- chiesi timidamente, non volevo girare il coltello nella piaga.
-No, Lestat mi fece capire cosa vol dire essere soli. Veramente soli. Incontrai tanti vampiri, ma tutti troppo spericolati. Vennero uccisi dai cristiani. Impalettati, decapitati, bruciati. Tutto questo perché non sapevano contenersi, ma io avevo imparato tutto da Lestat. Ma non c'è giorno in cui non mi pento di tutto questo. Ho scoperto come gli esseri umani siano zombie che camminano ripercorrendo le stesse strade che hanno fatto i loro avi. Ho spesso cercato di porre fine alla mia eterna ma così sola vita. Poter riabbracciare mia madre e scusarmi per sempre con mia sorella.. ma non riesco, non ho ancora trovato la forza di farlo..- Guarda sempre il suo quadro.
Io non so davvero cosa rispondere, con fare molto goffo gli porgo un abbraccio. Lui ricambia sorridendo. Rimaniamo li un paio di minuti, posso sentire ogni singolo minuto il suo dolore. Attraverso il suo sguardo, attraverso i suoi modi di fare e ora posso capire perché.
Dopo le ore passate io continuo a chiedermi perché Lestat l'abbia abbandonato. Se non lo avesse fatto forse William ora sarebbe più felice. Gia non mi piace questo tipo. Forse è morto? No, non è morto. William mi ha detto che lo saprebbe subito, c'è una connessione speciale tra creatore e creato. Come tra padre e figlio.
Non sono un mostro però William si è comportato da padre con me. Di sicuro meglio del mio padre biologico. Gli devo molto.
Come si sono conosciuti lui E Spike? Non l'ho chiesto CAZZO sarei stata curiosa. Non so come mai però io sento che Lestat non è il creatore di Spike. A bruciapelo. A sensazione. Così, ad impatto.
Scendo, c'è già una tazza da latte. La prendo e aspetto che si scaldi al microonde, la porto alla bocca..
Ho così sete, faccio due sorsi veloci senza pensare ma
Qualcosa non va, la mia bocca è piena di disgustoso sangue,sangue di cadavere. Inizio a vomitare tutto, mi contorco per gli spasmi dello stomaco. Vomito tutto. Fiotti si sangue escono dalla bocca. Spike arriva subito dal salotto, guarda dentro la tazza e impreca. Era sua. E io ho bevuto sangue umano.
Con il braccio in spalla mi accompagna al bagno. Dopo due conati passa tutto.
Lui se la ride. Non posso nemmeno dare la colpa a lui, è stata colpa mia.
Vado a fare il bagno perché ho ancora la sensazione di essere sporca. Salgo, accendo l'acqua della vasca.
Solo quando si è riempita mi ci immergo completamente..
Così,in pace.. mi addormento.-Zia, non abbandonarmi. Io voglio stare con te per sempre.-
-No, Anastasia ascoltami.. per sempre è un periodo davvero lungo. Devi andartene. Ti porterò al sicuro.-M
i sveglio col viso rigato di lacrime, questo sogno lo faccio fin da piccolina.
Mi sveglio sempre piangendo. Sono io da piccolina in questa casa gigante, il giardino è fatato. I fiori non sbocciano mai.
Mi asciugo e scendo di nuovo.
Zia louy..
Però non so darmi spiegazioni, non ho zii. Il fratello di mio padre vive in Italia e non l'ho mai visto, la sorella di mia mamma è morta tanti anni fa ma anche lei non l'ho mai vista.Per sempre è un sacco di tempo, Anastasia.
Zia stai piangendo.
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Comoda Nella Mia Mente ✝
VampireUna piccola grande famiglia✝ spirituale, ti faranno sentire come a casa. La tua mente sarà la tua casa. È folle dici? ✝ Tutto questo non ha alcun senso, Ma se proprio insisti ecco a te una descrizione...✝ Finita in questa oscura villa antica Mi ritr...