20. La maledizione della dea

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Ate varcò senza paura la porta degli Inferi e si diresse sicura verso la sala del trono di Ade.

Il dio dei morti la stava aspettando e, quando vide la figura addormentata di sua moglie, si alzò in piedi con sguardo irato.

" Che cosa le hai fatto, maledetta? Chi è il suo amante?"

Ate stese una mano davanti a sè e, prima la rivolse a Proserpina e poi al dio degli Inferi.

I due coniugi si risvegliarono come da un sonno profondo e si guardarono in faccia stupiti.

Ade, poi, notò la dea della discordia, senza il suo usuale mantello nero e chiese perplesso:

" Che cosa ci fai qui, Ate?"

La divinità scosse la testa in quello che voleva essere un gesto di scuse e disse:

" Fai venire qui Deimos prima di tutto"

" Deimos? Come mai mio nipote è qui?" chiese Ade spaventato.

" Fallo venire in questa sala e poi ti spiegherò ogni cosa" rispose la dea.

Ade, allora, utilizzò la forza della sua mente e chiamò lo spirito di Deimos che comparve subito accanto a loro.

Il ragazzo, non appena vide lo zio, cercò di scagliarsi contro di lui, ma la dea della discordia lo bloccò e disse:

" Ascolta prima le mie parole, poi potrai fare ciò che vuoi, ma sappi che lui non è responsabile di ciò che ha fatto.
La colpa è solo mia..."

" Chi sei?" chiese Deimos con voce incerta.

" Io sono Ate, la dea della discordia e solo chi ha molti secoli di vita sulle spalle conosce me e la mia storia" rispose la divinità.

Dato che tutti i presenti la guardavano senza capire cosa realmente volesse dire, Ate ricominciò a parlare.

" Io sono figlia della Notte e, come tale, ho sempre vissuto. Su di me grava una maledizione fin da quando sono venuta al mondo....non avrei mai capito l'importanza dell'amore, della luce e dell'amicizia finché qualcuno, di sua spontanea volontà, non mi avesse dimostrato affetto.
Ovviamente, in tutti i lunghi secoli della mia vita, nessun individuo, dio o mortale, mi ha mai rivolto la parola o nemmeno salutato, finché, poche ore fa, due bambini non hanno bussato alla porta della mia casa.
Erano piccoli e bellissimi e avevano morbide ali sulla schiena ed erano due demoni.
Loro mi hanno parlato e poi...poi sono volati fra le mie braccia e allora, finalmente, la notte che mi avvolgeva è sparita..."

La maledizione della dea ( Saga di Cupido libro 10)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora