"Buongiorno riccioli d'oro". Esclamó Marco seduto con una sedia fuori dal nostro camper con i piedi su un tavolino. Con una mano teneva una tazza di caffé-latte e nell'altra mano aveva un biscotto.
"Buongiorno". Sussurrai stringendomi nella felpa che avevamo messo la sera prima.
"Ti ho preparato del latte e ti ho comprato i tuoi biscotti preferiti". Disse poco dopo indicandomi il pacco di oreo e la tazza con il latte.
Facemmo colazione in silenzio guardandoci intorno. Eravamo parecchio silenziosi, ma io e Marco eravamo sempre così la mattina appena svegli. Restavamo ore ed ore in silenzio a guardarci intorno o a guardarci negli occhi, ma solo dopo un tempo che a noi sembrava opportuno iniziavamo a parlare.
"Dove ti piacerebbe andare?". Gli chiesi masticando il biscotto.
"Io stavo pensando di visitare Gallipoli, in giro stamattina mi hanno detto che c'é il mare che é meraviglioso".
Dopo un oretta eravamo già pronti per partire verso Gallopoli.
Avevano deciso di visitare l'Italia e avevamo deciso di non pensare a nessuno se non a noi. Eravamo abbastanza allegri ed infatti stavamo cantando e scherzando da quando eravamo partiti.
"Stanotte si moriva dal freddo". Mormorai appena finita una canzone alla radio.
"Volevo venire a scaldarti, ma avevo paura".
"Di cosa?". Mi girai verso di lui.
"Che ti avrebbe dato fastidio". Sussurró lui portando per un po' lo sguardo verso di me per poi ritornare con lo sguardo verso di me.
"Stasera dormiamo sopra, con il letto matrimoniale".
"Fingiamo di essere sposati come da piccoli?". Scoppiammo a ridere, ricordando il passato. "Mi stavi sempre appiccicata".
"Ero credibile da tua moglie. Mi vantavo in giro chiamandomi 'Signora Mengoni' ". Mormorai fingendomi offesa.
"Quindi stasera dormiamo sopra". Disse lui guardandomi."Oddio guarda che mare!". Esclamai per l'ennesima volta saltellando da un posto all'altro in due secondi.
"Sembri una bambina". Sussurró lui prendendo lo zaino tra le mie mani vedendomi in difficoltà dato che stavo cercando di fare una foto.
"Non é vero". Mormorai osservando la foto che avevo fatto. "Ne facciamo una insieme?".
"Dai a me che sei bassa". Disse Marco ridacchiando.
Ci scattammo infinite foto che ritraevano me e lui con facce buffe con sfondo il bellissimo mare di Gallipoli.
Dopo poco arrivammo sulla spiaggia e cercammo un posto un po' isolato dagli altri, non volevamo distrazioni, volevamo solo starcene in tranquillità.
Marco parló per qualche minuto con il proprietario del lido in cui avevamo deciso di accostare, mentre io continuavo a fotografare ogni minimo dettaglio di quella spiaggia, di quel mare che rendeva tutto così bello e accogliente.
"Hanno un posticino lì infondo, é tranquillo e c'é l'ombrellone per te". Disse Marco tornando da me.
Camminammo per qualche secondo fino ad arrivare alla parte da lui chiesta. Ci spogliammo restando in costume e aggiustammo i teli mare sui nostri sdrai.
"Vieni qua, te la spalmo io". Mormoró prendendo la crema dalle mie mani.
Spostai con le mani i capelli da una parte così da permettere al ragazzo accanto a me di spalmare con più facilità la crema lungo le spalle e la schiena. Nel sentire il contatto delle sue mani contro la mia pelle una scarica di brividi si susseguirono lungo la mia spina dorsale costringendomi a portare il labbro inferiore tra i denti per mordicchiarlo. Il solo tocco contro di me mi faceva stare tanto bene, da starci male.
Lui mi faceva bene da stare male.
Accennó un piccolo sorriso appena si rimse davanti a me, portando un dito sporco di crema sul mio naso facendomi ridacchiare.
"Ora sei più bianca di prima". Sussuró per poi ridacchiare posando il flacone di crema nello zainetto che avevamo portato come borsa per il mare.
Ci avvicinammo alla riva del mare guardandolo entrambi meravigliati. Se avessi avuto lì con me dei pennarelli, pastelli o qualsiasi cosa, credo che avrei fatto un capolavoro ricreando quell'acqua del mare così limpida e chiara. Quasi mi rivedevo riflessa in essa. Era così chiara che vidi anche Marco quando decise di buttarsi, schizzando acqua ovunque e di conseguenza anche su di me.
"Ma é congelata!". Esclamai portandomi le mani intorno al mio corpo, cercando di ripararmi dalla scarica di brividi dovuti al freddo che l'acqua fredda aveva causato contro la mia pelle calda dovuta da sole.
"Ma statte zitta e buttate". Disse Marco alzandosi in piedi.
Non so quante persone avevano avuto la fortuna di avere un Marco Mengoni bagnato davanti. Ma in quel momento mi sentii davvero tanto fortunata. Era di una bellezza così semplice che molte volte veniva sottovalutata. Marco era così bello. Era completamente bagnato e infatti delle gocce scendevano lungo il suo corpo e lungo la barba che non aveva tagliato ancora e la cosa non mi dispiaceva per nulla. Portó una mano tra i suoi capelli portandoli verso dietro, ricadendo poi con la mano sull'acqua. Mi soffermai questa volta sul volto. Gli occhi erano così luminosi, così caldi che mi fecero sorridere senza alcun motivo.
"Non mi zittire, Mengoni!". Esclamai accennando poi una risata.
"Altrimenti?". Mi chiese alzando un sopracciglio con un tono di sfida.
"Altrimenti sei spacciato". Mormorai a mia volta con lo stesso tono di voce.
"Ma non me sfidà mai più!". Esclamó Marco e in un attimo me lo trovai a pochi centimetri da me e mi prese per i fianchi portandomi insieme a lui.
Scoppiai a ridere, dimenandomi tra le sue braccia, senza alcun risultato dato che la mia forza non era per nulla paragonabile alla sua. Mi buttó in acqua e sentii la sua risata cristallina anche se ormai ero completamente circondata dall'acqua del mare.
Risalii in superficie, portandomi tutti i capelli verso dietro, pulendo gli occhi dalle gocce con le dita.
"Sei uno stronzo". Sbottai cercando di trattenere le risate.
"Quanto mi fai morire da incazzata". Mormoró lui tra le risate.
La sua risata era forse il suono più bello che io avessi mai ascoltato. Lo avrei voluto come colonna sonora della vita, come sveglia così da sorridere anche di prima mattina, come suoneria del telefono così da non rispondere solo per sentirla ancora una volta.
"Cretino". Mormorai battendo la mano sulla superficie dell'acqua così da schizzarlo.
"Offese gratis oggi mi regali". Sussurró avvicinandosi al mio corpo.
"Se vuoi continuo, ne ho collezionati parecchio di insulti per te in questi anni".
"Continua, ti ascolto". Disse lui portando le braccia in modo conserto al petto fingendo un espressione seria.
"A volte sei superficiale, pensi troppo prima di agire. Non sei come il Marco di due anni fa, quello spontaneo, ora fai tutto solo per rendere felice persone che nemmeno sanno amarti. E sei stato egoista, hai pensato solo a te, senza pensare a chi era ad aspettarti, a chi ti avrebbe aspettato per sempre. Sei tanto stupido da non renderti conto delle persone che vorrebbero farti stare bene, che resti fermo al passato senza pensare che esso ormai non ti rende più felice come una volta". Sfogai tutto quello che avevo dentro, anche se già me ne ero pentita.
Vidi Marco avvicinarsi a me in silenzio.
"Sono stato egoista a lasciarti aspettare, mentre io ero già oltre, ma non pensare che io non ci abbia mai pensato a te". Mormoró portanto le labbra sulla mia fronte lasciandomi un bacio.
Dopo quelle parole lo vidi tuffarsi più in là, nuotando più in largo.
Io rimasi in silenzio, non replicai, mi alzai solamente dall'acqua così da andare sotto al mio ombrellone per corprirmi con il telo mare, sedendomi.
Non avevo mai pensato a come si sentisse lui, non mi sono mai sforzata di caprilo, perché ero ferita.
Volevo solo poter andare indietro nel tempo per impedire tutto quello, per impedire che Marco si innamorasse di un'altra ragazza.
Mi stesi sulla sdraio, misi le cuffiette e feci ripartire la riproduzione casuale.
«Io non ho mai smesso di crederci, so che adesso cambierà. E quei sorrisi che ho già perduto, tu li riprenderai, é come un attimo fa».HOLA ESERCITO!
Sono l'unica che pubblica alle 02:49 am, ma finalmente un nuovo capitolo anche qui.
So che mi odiate da ormai sempre per questi capitoli, ma piano piano arrivano anche le cose belle!
Comunque fatemi sapere cosa pensate di questo nuovo capitolo, cosa volete vedere nei prossimi capitoli.
Vorrei anche sapere cosa pensate del comportamento di Mél verso di lui.
Fatemi sapere tutto okay.
Un bacio, alla prossima!
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Avessi un altro modo// MM.
Fanfiction«Stai attenta ha avuto tutto inizio in questa stanza». Carméle and Marco.