Capitolo 1

4 1 0
                                    

Avevo passato la notte precedente a piangere. Come poteva farmi questo?
Dopo anni e anni e anni di silenzio.... Ricompariva dal nulla con assurde pretese. Mi rivoleva con sé fingendosi il padre che non era mai stato.
Anche dopo la morte di mia madre non aveva saputo rinunciare alla sua carriera per prendersi cura di me, se ne era andato preferendo soldi a palate all'amore di una figlia. Per colpa sua adesso stavo lasciando l'aeroporto di Los Angeles verso la mia nuova casa alla Hollywood Boulevard, per colpa sua non avrei mai più rivisto i miei zii, il nostro ranch nel Kansas e la mia cagnolina Steffi. Per colpa sua abbandonavo i miei migliori amici, Sam e Tyler, la mia scuola e tutti i miei ottimi voti. Per colpa sua lasciavo anche Lip, il mio ragazzo. Ancora non sapevo come avrei fatto senza di loro, che erano stati il mio tutto per diciassette anni. Ora ero sola, su quel l'autobus che mi stava portando verso la mia nuova vita, una vita che non avevo scelto.
L'autobus si ferma, scendo dall'autobus con l'aria stanca, prendo la valigia e rimango in attesa. L'autobus riparte, il sole continua a tramontare dietro i grattacieli. La loro grandezza mi spaventa. Decido di mettermi le cuffie e faccio partire la riproduzione casuale.
Comincia Ink dei Coldplay, la canzone mia e di Lip. Sento gli occhi riempirsi di lacrime, ma il suono di un clacson mi costringe a tornare presente a me stessa. Sussulto. Mio padre.
In realtà guardo meglio, non era lui ma il suo maggiordomo: Harry.
Non l'avevo mai visto, ma mio padre mi aveva detto che sarebbe venuto lui.
Avanzai incerta verso l'auto nera con i vetri posteriori oscurati "Buona sera, signorina Miller, mi dia pure i suoi bagagli e salga in macchina."
Neanche mi tolsi le cuffie, non mi importava niente, né di lui né di quello sciocco di mio padre. Non aveva neppure avuto il coraggio di venirmi a prendere.
La mia vita stava andando in frantumi, potevo vederla scivolarmi via dalle dita, mentre Ink ormai stava per finire.
Spensi il telefono, soffrivo troppo a riascoltare quelle note.
L'auto si fermò, Hollywood Boulevard numero 23. La mia nuova casa.
"Eccoci signorina, scenda coraggio."
Hai detto bene Harry, coraggio, tutto ciò di cui ho bisogno adesso.

***
Ciao a tutti! Questo è l'inizio di una storia a cui ho pensato a lungo, capisco di aver scritto molto poco ma spero che qualcuno possa già appassionarsi, in ogni caso continuerò a pubblicare.
Baci, Lau 💙

You've reached the end of published parts.

⏰ Last updated: Nov 05, 2016 ⏰

Add this story to your Library to get notified about new parts!

City of Angels & DemonsWhere stories live. Discover now