Guardami

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Io credo che davanti a situazioni del genere l'orgoglio,la rabbia o qualunque altro sentimento non potranno mai sostituire il bisogno di rivedere un sorriso, di sentire la voce o semplicemente di guardare negli occhi una persona.

Gli occhi dicono molto, ed io vorrei soltanto immergermi nei suoi adesso. Vorrei soltanto che lui tornasse ad abbracciarmi come ieri sera, mentre invece è qui incapace di muoversi, pieno di ematomi.

Mi avvicino a lui e gli stringo la mano, mentre con l'altra gli sfioro la guancia.

Chissà cosa sta succedendo nella sua testa. Chissà se una parte di se pensa ancora a me. Chissà se potrá mai perdonare quello che gli fatto.
Si sbaglia.
Per paura,
Per amore,
Per insicurezza,
Per orgoglio,
Per rabbia.
Si sbaglia per tanti motivi.
Ma l'importante è sempre trovare un rimedio.
Perché infondo a tutto c'è una soluzione tranne che alla morte.
Io sono qui Ignazio.
Guardami.
Apri quegli occhi.
Svegliati!
Le lacrime mi scendono rapidamente sulle guance, appoggio la mia testa sul lettino e mi abbandono al dolore.
Il tocco di una mano mi fa sobbalzare.
Alzo la testa e vedo Piero.
P:"Scusami Ludo, non possiamo stare qui"
Mi alzo silenziosamente ma prima di uscire mi chino sulla sua fronte e gli lascio un bacio.
P:"Si riprenderá, é uno forte"
"Lo spero, è solo che in questi momenti capisci l'importanza di una persona. Piero devo confessarti una cosa!"
P:"Dimmi tutto ti ascolto
"Credo che l'incidente sia stato colpa mia"
P:"Non capisco!"
"Bhe credo che tu sappia la storia, ieri sera siamo andati a cena e credo che lui abbia tentato di riprovarci, solo che dopo esserci salutati gli ho mandato un messaggio in cui gli dicevo addio.
Temo che lui lo abbia letto per strada e si sia distratto per quello! È tutta colpa mia"
Piango di nuovo, ma stavolta Piero mi accoglie tra le sue braccia.
P:"Sssh non è colpa tua calmati"
"Invece si"
P:"Ludo sono cose che possono succedere, e non è detto che sia stato per forza il tuo messaggio a distrarlo, Ignazio si distrae per qualunque cosa"
"Ma io lo sento"
P:"Sai forse hai ragione! Una colpa ce l'hai ma non è questa!"
Lo guardo sfinita e lo invito a continuare.
P:"La tua colpa è l'aver mentito a te stessa scrivendogli un addio"
"Ho avuto paura"
P:"un emozione per quanto sbagliata è pur sempre un emozione" mi rispose.
In realtá non volevo provare niente, mai più. Ma qualcuno... continuava a dirmi che andava bene provare sentimenti.
Non importava quanto facessero male. Che sono i nostri sentimenti a renderci umani.
X:"Signori!Il paziente si è svegliato"

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