Elena

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Guardo mia madre e penso a quanto dev'essere stato difficile per lei. Dopo la sua confessione mi sono chiesta dove abbia trovato la forza per andare avanti. È stata violentata, aveva vent'anni. Stava tornando a casa quando lui l'ha trascinata in un vicolo buio e l'ha fatto. Due settimane dopo ha scoperto di essere incinta di me. Non ha mai denunciato il fatto per proteggermi, sapeva che si sarebbe sparsa la voce e temeva che io crescessi sentendomi non voluta o presa in giro dagli altri. Non ha detto niente neanche a papà , o meglio, a suo marito perchè voleva che io fossi amata, che avessi un buon padre. Lei non ha visto il suo aggressore in faccia perchè portava una maschera, la stessa che aveva con me e con mia nipote. Adesso capisco tutto, capisco perchè abbia scelto me e non un'altra bambina. Lui voleva riprendersi ciò che gli apparteneva. Sapere che era mio padre rende tutto ancora più squallido.  Questo non cambia il mio rapporto con i miei genitori o con mia sorella, siamo una famiglia e lui per me non è assolutamente niente se non l'uomo che mi ha rovinato una parte della mia vita.

Amo essere libera, alzarmi la mattina e spalancare la finestra. Faccio lunghe passeggiate, camminare mi rilassa. Spesso vado a prendere i miei nipoti all'asilo, sono così contenti di vedermi! Camilla è davvero dolcissima e, a parte qualche incubo che certe notti la perseguita ancora, sta davvero bene. I bambini riprendono in fretta. Anch'io in fondo sto bene, ogni settimana vado dalla psicoterapeuta ma penso che ancora un paio di sedute e poi smetterò. Non ho più paura di incontrarlo per strada e non mi sento più osservata da tutti quelli che incontro, sto piano piano costruendo la mia vita. Sono felice, anche se qualche notte mi ritrovo a piangere nel letto, ma penso che sia normale, tutti a volte siamo tristi, specialmente la sera. Di solito, dopo questi episodi, mi sveglio più contenta. A volte fa bene sfogarsi, esternare il dolore e la tristezza.

Certe sere resto fino a tardi a leggere vicino alla finestra. In lontananza si vedono le luci dei paesi vicini, io sto lì, con il viso contro al vetro freddo a godermi il silenzio che mi avvolge e mi trasporta nel mio libro. Mi sembra tutto perfetto, come l'avevo sempre sognato. Apro la finestra, fiocchi leggeri di neve cadono dal cielo. Era da più di diciotto anni che non vedevo più una nevicata. Allungo la mano e rabbrividisco al contatto con le goccioline ghiacciate, inspiro profondamente sentendomi viva, finalmente viva.

Prima di addormentartiWhere stories live. Discover now