2.3

4.8K 184 7
                                    

Dopo svariati secondi a pensare su come dovevo comportarmi per il resto della serata, decisi di rientrare e di comportarmi di conseguenza all'atteggiamento che avrebbe assunto Kevin.

Una puzza assurda di alcool invase le mie narici, e la musica ad alto volume mi fece venire un mal di testa allucinante.

------------------------------------

Era mezzanotte passata, e iniziavo ad avere sonno.
Le tempie dolevano, sembrava bruciassero.
Da quando rientrai non feci altro che mandare delle occhiate a Kevin, che intanto sembrava troppo preso in compagnia di qualche ragazza, per accorgersi di me.

Improvvisamente sentii una strana rabbia all'altezza dello stomaco.
In breve tempo l'istinto omicida era davvero alle stelle quando vidi una bionda ossigenata strusciarsi su di lui, che tra l'altro sembrava estasiato dalla scena.
Possibile che ero gelosa?

Sentii picchiettarmi la spalla.
Mi voltai, ritrovandomi il fratello di Kaleb, Nate.

-Ei, come va? chiese con un gentile sorriso.

-Tutto bene, grazie! Tu? chiesi per poi un buttare giù un bicchierino di vodka.

-Bene grazie, sei sicura che vada tutto bene? Non sembra a dire il vero! esclamò un po' preoccupato -È successo qualcosa? mi cantilenò

No, considerando il fatto che già conoscessi tuo cugino che un'ora fa ho rifiutato, ma che subito dopo ho baciato!
Direi tutto alla grande...

-Tutto cristallino!

-Dai su, vieni a ballare con me!

Mi porse la mano che io accettai immediatamente.

Giunti in pista, iniziai a ballare a ritmo di musica, scatenandomi.

Io e Nate, ci conoscevamo fin da bambini, formavamo e tutt'ora formiamo un trio perfetto: io, lui e Kaleb.

----------------------------------

Dopo un'ora circa mi girava la testa, così dissi a Nate che sarei andata a prendere un bicchiere d'acqua.

Il telefono vibrò.
Notai il pallino di un messaggio da Instagram.
Non seppi spiegarmi il motivo, ma spero fosse lui.

@badboy: smettila di stare così appiccicata a mio cugino.
Mi da fastidio! 
Voglio parlarti, vieni al piano di sopra, la prima porta a sinistra. E non è una domanda, devi.

Adesso cosa voleva?
Dopo quel bacio, mi ha ignorata per tutto il tempo, adesso mi scriveva facendomi una scenata, e tra l'altro vuole parlarmi? Di cosa? Pensavo avesse voluto mettere un punto direttamente dopo il mio secco "No" che anche se aveva l'aria di essere una risposta sincera, non lo era per niente.

Troppo curiosa di ciò di cui voleva parlarmi, buttai delle occhiate attorno a me, per essere sicura che nessuno dei miei amici, in particolar modo Aleeshya, si potesse accorgere della mia scappatella al piano superiore.
Non volevo mentirle, e il fatto che ancora dovessi parlarle di tutta quella situazione, avrebbe poi significato mentirle in tal caso mi chiedesse dove fossi finita per il resto della serata.

Svoltai a sinistra e giunta davanti la porta, bussai.

Entrai.

- Cosa vuoi? dissi incrociando le braccia al petto e battendo un piede a terra.

-Volevo dirti che finita la festa, faremo finta che non sia successo niente. Domani parto percui puoi stare tranquilla non ti disturberò più.

Domani, tutto sarebbe finito. Un "noi" non ci sarebbe mai stato.
Forse non era presente neanche in quel momento.
Ma nonostante tutto, rimasi male. Il giorno dopo avremmo fatto finta di niente, per quanto, volessi, potessi o dovessi essere sollevata, una parte di me, invece stava in silenzio cercando di colmare quel piccolo vuoto che si stava stanziato dentro il mio cuore.

Instagram Chat #1Där berättelser lever. Upptäck nu