[Capitolo 20.]

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Sobbalzai dal letto non appena sentii il telefono vibrare, risposi senza nemmeno guardare chi fosse.
<<Sveglia pigrona, tra un'ora fatti trovare pronta che andiamo in città oggi.>> urlò Holly piena di entusiasmo.
<<Ma sono solo le nove di mattina, non possiamo andarci nel pomeriggio?>> chiesi con la speranza di ottenere conferma.
Adoravo dormire, non riuscivo mai a trovare la forza di svegliarmi, ma a quanto pare oggi non avevo alternativa.
<<Peccato che alle sei devi essere pronta per farmi un buon cocktail.>>
Dimenticavo anche di avere un lavoro, wow.
<<Va bene, tra un'ora sarò pronta.>>
Dopo aver riattaccato e dopo essermi presa tutto il tempo necessario per svegliarmi al centro per cento mi alzai e mi diressi subito sotto la doccia.
Scelsi un paio di pantaloncini e una maglia abbastanza lunga, pettinai i miei lunghi capelli, passai un po' di mascara sulle ciglia ed ero pronta, rimaneva solo la colazione.
Arrivai in cucina e vidi già una grande tazza di caffè e due biscotti appena sfornati dalla zia sul tavolo.
<<Ecco a lei signorina, tutto pronto.>> mi disse Colin appena mi vide.
Era raro, ma ogni tanto aveva anche lui questi momenti di estrema dolcezza.
Le sorrisi e prima di mettermi a sedere andai a dargli un bacio, se lo meritava dai.
Mentre facevo colazione la piccola Gracia si stava lamentando di non passare mai del tempo con me, e alla fine non la biasimavo, da quando sono arrivata qua non ho mai passato tanto tempo con lei come facevamo a Barcellona, così le proposi di fissare per il giorno seguente una giornata al parco e se avanzava tempo anche un salto in spiaggia.
Sembrava la bambina più felice del mondo, e per me non poteva esserci cosa più bella.
Uscimmo di casa ed erano già tutti ad aspettarci, Holly stava già fumando la sua prima sigaretta, Thomas e Matt stavano parlando della partita, Anne se ne stava in macchina con gli occhi semichiusi e Chad arrivò in quell'esatto momento.
<<Ciao ragazzi>> dissi non appena varcai il cancellino.
<<Buongiorno.>> dissero all'unisono.
Ci organizzammo con le macchine ed io andai insieme a Chad e Colin.
Quando eravamo tutti insieme i posti nelle macchina erano scontati, ognuno di noi sapeva già con chi andare anche senza dire una parola.
<<Forza ragazzi che abbiamo tanto da visitare.>>
Il viaggio non era molto lungo, dovevamo fare circa venti minuti di macchina.
Speravo di sistemarmi dietro nella grossa auto di Chad per rilassarmi ancora un po', ma niente, non ci fu verso.
Il viaggio fu un incubo, speravo di viaggiare nella tranquillità, dato che erano solo le dieci del mattino, e invece come sempre ogni mio pensiero andava in frantumi.
In quella macchina sembrava di essere in una discoteca con la musica che ti spacca i timpani; abbassavo e Chad alzava di nuovo, incredibile.
Finalmente arrivammo a destinazione, scesi dalla macchina che sembravo una sopravvissuta ad una serata a base di alcol e non si sa quali altre sostanze ma mi ripresi subito data tutta quella bellezza che i miei occhi avevano il piacere di vedere, era una città bellissima e molto particolare.
Davanti a me avevo un lunghissimo viale pieno di palme e piste ciclabili, c'erano mille negozi diversi uno accanto all'altro, le spiagge erano piene di ragazzi e famiglie che giocavano a pallone o prendevano il sole.
Mi portarono nei negozi più famosi di Miami, con le ragazze entrammo in molti negozi per fare shopping.
Mangiammo un boccone veloce perché dicevano che non potevo perdermi il mercato immenso che regalava questa città.
<<Dai ragazzi non ditemi che siete stanchi.>> disse Holly ancora troppo entusiasta.
<<Abbiamo camminato per più di un chilometro.>> rispose Thomas goffo.
<<Ci vuole allenamento per affrontare queste giornate, se te ne stai tutto il giorno sul divano ..>>
Ridemmo tutti all'unisono, era la verità, Thomas era un ragazzo alla quale faceva fatica fare qualsiasi cosa, anche solo uscire per comprare un gelato.
Le sue giornate erano a base di film e ad una certa ora venire a farsi una bevuta al pub.
<<Cara Alicia, siamo arrivati.>> mi disse Anne aprendo le braccia.
Era bellissimo, non pensavo che fosse così meraviglioso.
C'erano banchi sparsi in ogni angolo di questo enorme parco, ognuno di loro faceva qualcosa di diverso, c'era il banco dove vendevano collane, orecchini, bracciali fatti di legno a mano, oppure chi faceva le solite cose però di un materiale diverso, ogni tanto vedevo ammassi di persone che guardavano spettacoli fatti da persone lungo la strada, non avevo mai visto così tanta bellezza, forse perché i miei occhi in questi diciotto anni di vita hanno visto solo scuola, casa e ospedale, niente di più.
<<Che ne dici?>> mi chiese Chad mentre camminavamo.
<<È magnifico>> risposi entusiasta.
Il suo sguardo si posò su di me regalandomi uno dei suoi sorrisi migliori <<Allora ne è valsa la pena dormire solo 3 ore.>>
<<Direi di si>> riposi mentre con lo sguardo osservavo ogni banchetto che era al nostro fianco.
Intravidi una sfilza di orecchini di ogni tipo e dimensione, adoravo quel tipo di bigiotteria, dai più piccoli ai più grandi.
<<Guarda come sono belli>> dissi trascinando Chad con me.
Lui mi osservava, osservava ogni mia mossa, mi guardava mente li provavo e mi diceva che erano perfetti su di me, aveva un comportamento così dolce.
<<Alicia>> urlò Colin un po' troppo distante da me.
Mi voltai e vidi che mi stava facendo cenno di raggiungerlo.
Così insieme a Chad iniziammo a camminare più veloce che potevamo facendoci spazio fra la gente.
<< Dovremmo tornare indietro, tra meno di due ore entriamo a lavoro e abbiamo da arrivare alla macchina.>>
Era passato così veloce il tempo che non mi resi nemmeno conto di che ore fossero, per fortuna c'era Colin che mi salvava dalla mia disattenzione.
Ero veramente distratta, ad ogni appuntamento ero in ritardo perché mi distraevo con un niente, non ricordavo gli appuntamenti che avevo preso, ero goffa in qualsiasi cosa e perdevo tutto, tutto quello che avevo due minuti prima nelle mani, lo perdevo.
Molte volte mi stupivo di me stessa.
<<Dov'è Chad?>> chiese Matt.
<<Eccomi, ci sono.>>
Tra chiacchiere e risate il tragitto per arrivare alla macchina passò in pochissimo tempo, sembrò anche di aver camminato meno.
Fu una giornata fantastica, è sempre stata la mia passione più grande viaggiare, vedere ogni singolo posto del mondo, fotografarlo per poi riviverlo in futuro.
E questo era esattamente quello che avevo fatto oggi, avevo visitato un posto nuovo, avevo fatto una miriade di foto, ma tutto questo richiedeva fatica, e io adesso dovevo affrontare una nottata al pub.
'Forza e coraggio Alicia, ce la puoi fare' mi ripetei fra me e me.
<<Ehi, svegliati piccola.>> sentii sussurrare mentre qualcuno mi sfiorava dolcemente la guancia.
Aprii piano piano gli occhi e vidi i grandi occhi di Chad che mi stavano fissando, era a pochi centimetri da me.
<<Colin è andato a prendere le vostre tenute da lavoro, adesso arriva e vi accompagno a lavoro.>> mi spiegò.
<<Va bene>> dissi ancora un po' frastornata.
<<I-Io volevo dirti u-una cosa..>> disse infine Chad fissandomi con i suoi occhi color smeraldo.
Vedevo la sua espressione farsi seria, i suoi occhi cambiarono intensità, fu un segnale che mi avvertiva che quello che voleva dirmi non fosse una cosa facile da digerire, oppure sembrava quasi che mi volesse dire una cosa non poi così bella, oppure non so, quell'espressione poteva significare molte cose.
Gli feci cenno di iniziare a parlare, fece un sospiro e quando sembrò sul punto di parlare  fu interrotto <<Fatto, possiamo andare.>> esclamò Colin entrando in macchina.


Aggiornamento notturno solo per voiii.
Che ne pensate? Cosa le vorrà dire Chad di così tanto difficile?
Grazie a tutte le vostre stelline e a tutte le vostre visualizzazioni, vi adoro ❤️❤️❤️

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