G.S.D.S.

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"Hai ragione Steven!" concluse Madison passeggiando accanto al ragazzo, nel parco vicino alla clinica.

"Come scusa?" gli domandò perso.

Si guardarono negli occhi.

"Steven, non mi stavi ascoltando!" lo ammonì.

"Mi spiace ma ero sovrappensiero.."

"A che pensavi?"

Steven vorrebbe correggerla .. non a che ma a chi pensava.

La risposta sarebbe stata semplice, non avrebbe neppure dovuto rifletterci tanto .. era li dinanzi ai suoi occhi .. lei, Madison.

"Steven? Uoo.." la ragazza agitò le sue mani davanti agli occhi del ragazzo, dall'aria persa.

"Ehm .. scusami.."

"Oggi sei proprio pensieroso eh?"

"Già ma sono anche felice!" ammise.

"Felice?"

"Sì, perché posso passare del tempo con te.." rimangiò tutto subito dopo "Da amico, ovvio!"

"Perché sei tutto rosso?"

"Rosso? Io? Scherzi?"

"No, non scherzo. Hai le guance color porpora!" Madison rise.

Adora vederla ridere, ha una risata contagiosa che ti mette di buon umore.

"Dove stiamo andando Steven?" gli chiese ad un tratto fermandosi.

"Vedrai è una sorpresa!" le tese la mano.

Madison l' afferrò sottobraccio  "Oh .. quanto odio le sorprese!"

"Questa è speciale però .."

"Tutte uguali e.. hai una sigaretta?"

"Madison! Certo che.. non sei cambiata! Pensavo fossi maturata, che fossi diversa e invece.."

"Steven, stavo scherzando, devi calmarti santo cielo!"

"Meno male! Per un attimo ho temuto che fosse vero!"

"Questo è perché sono brava a fare gli scherzi!" sorrise.

I suoi occhi verdi s'illuminavano ogni volta che lei sorrideva e lui non faceva altro che rimanerne abbagliato, letteralmente.

"Andiamo, siamo vicinissimi!" aumentarono il passo dirigendosi verso quello che per Madison era l'ignoto.

***

"Derek, calmati e non farmi mille domande come la notte scorsa.. una alla volta, ti prego.."

Sheila precedette Derek, che era in preda all'agitazione e continuava a muoversi avanti e indietro per il locale, dal tartassarla di domande.

"Chi ci controlla?" domandò tutt'a un tratto sedendosi.

"Gli G.S.D.S." rispose la ragazza.

"Spiegati come qualsiasi persona normale farebbe.."

"Guardie segrete/speciali dello stato.." spiegò.

"Ah .. e che cosa vogliono?"

"Vogliono te!"

"Che premurosi! Perché tanto disturbo?"

"La collana, come ho già detto!" ripeté.

"Cos'hanno di così .. giusto, non lo sai.. adesso cosa hai intenzione di fare?"

"Cercare la ragazza e avvertirla del pericolo che incombe su di lei .. Steven"

"Steven?" Sheila lo fulminò con lo sguardo "Ok la smetto con le domande .. questa è l'ultima però.. come facciamo a trovarla?"

"Con un pizzico di fortuna!"

"Ecco il conto signori!" li interruppe un cameriere che gli consegnò lo scontrino.

"Grazie!" ringraziarono all'unisono.

Pagarono ed inseguito uscirono dal locale.

"Dove andiamo ora?" chiese Derek.

"A casa mia! Li, saremo al sicuro.. " e così facendo Sheila lo trascinò nel suo appartamento, poco distante.

**

"Steven, possiamo fermarci?" chiese Madison esausta dopo che il ragazzo le fece girare in lungo ed in largo il parco.

"Su, siamo quasi arrivati.." le sorrise stringendole il braccio sempre di più.

Madison gemette "Ahio, mi stai facendo male.. molla un po' la presa!"

Steven non ne aveva la benché minima intenzione, e nonstante i tentativi di divincolarsi Madison, egli rimase impassibile.

 "Steven lasciami!" piagnucolò.

Il ragazzo posò poi il suo sguardo glaciale su di lei, era costretto a trattenerla, l'avevano minacciato e c'erano in ballo le vite dei suoi familiari..

Lei o loro?

Bel dilemma per Steven..

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