Lunedì 3 Aprile 2017
Ore 15.10Sono da pochi minuti salita sul treno che, per l'ultima volta, mi porterà a casa. Sono un subbuglio di emozioni, per lo più contrastanti.
Parto con il sole, ma, so, arriverò con la pioggia. Un po' come me in questo periodo, divisa fra due realtà interiori che esistono insieme e si annullano e amplificano a vicenda.
La mia è una partenza particolare: torno a casa, ma, nel contempo, parto da casa. E, fra qualche giorno, quando avrò in pratica impacchettato tutta la mia vita e cercato di incastrarla in una macchina, per l'ultima volta, partirò da casa e tornerò a casa.
No, non sono impazzita: mi trasferisco, lascio la mia casa, ma, nel farlo, torno. E, se siete ancora qui che leggete questa mia retoriche che tanto mi ricorda il Brucaliffo e il paese delle Meraviglie in cui abita, dove tutto è il contrario di come dovrebbe essere, non posso fare a meno di immaginare le vostre facce perplesse. Sorrido.
Sarà bene che vi spieghi.
In questo momento sto partendo dalla mia amata Liguria, dove io sono nata e cresciuta, e torno in Puglia, la quale è stata la mia casa per quasi due anni. Mi sono trasferita lì dopo un anno di matrimonio, entro il quale io e mio marito abbiamo vissuto a Milano (o almeno lì nei dintorni), per terminare un percorso di studi intrapresi. All'inizio ne ero tutt'altro che entusiasta, non sono una che ama troppo i cambiamenti: la mia vita mi piaceva e mi terrorizzava l'idea di metterla in subbuglio. Tuttavia ho un gran bel pregio: so vedere il bello d'ovunque. Difficilmente mi lascio abbattere e non demordo, perché, in ogni situazione, cerco sempre di focalizzarmi sulla parte positiva. Mettiamola così: del famoso bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto, io cerco sempre di godere della metà piena!
Così, nel giro di poco, ho imparato ad apprezzare la mia nuova, e all'inizio non desiderata, casa, tanto da non avere più difficoltà a chiamarla tale: Casa. Quella stessa che, ora, ho difficoltà o lasciare.
Eppure voi non potete capire quanto io sia felice all'idea di tornare a vivere nella mia amata Liguria. Davvero dico.
Mi sento come affetta da disturbi della personalità: rido e piango; su e giù; splende il sole e piove. E sorrido. Perché queste due case che ho non sono mai state più simili a me: parto col sole, ma, so, arriverò con la pioggia.
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Per l'ultima volta
Short StoryUn diario di viaggio, o più propriamente di una partenza. Un luogo virtuale, ma dell'anima, in cui potersi svuotare, raccontare, cercando di trattenere tutte le emozioni, le sensazioni, le immagini che non vuoi dimenticare. E io non voglio dimentica...