Capitolo 2

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È sera ormai e dopo aver finito il lavoro e chiuso il bar sono andata a casa di Luke e Clary. È molto piccolo qui ma non è male. Ho scoperto che venivano anche Dylan e Matthew con noi e quindi ora siamo in salotto mentre Luke cucina, è molto bravo. "Allora Izzy ti sei ambientata al clima freddo dell'Alaska?" Mi chiede Dylan che è vicino a me. "Sì, grazie. Ho sempre amato il freddo quindi non mi dispiace stare qui." "Anche noi siamo felici che sei venuta in questo posto. Qui non ci sono molti ragazzi della nostra età e ragazze carine come te." Dice guardando me. Clary lo guarda male. "E Clary ovvio. Anche tu sei carina, piccola peste." Aggiunge Dylan ridendo. "Ti sei salvato e poi non sono piccola! Ho 16 anni!" "Sì, ma noi siamo più grandi di te." Dice Dylan. Lei sbuffa e noi ridiamo per la sua faccia. "Comunque siamo veramente felici che tu sia qui Izzy." "Parla per te." Pensa Matthew. Non so perché ma dal primo momento che mi ha visto gli sono sempre stata antipatica. Vai a capire gli uomini. "È pronto!" Urla Luke dalla cucina. "Andiamo su!" Dice Clary.

Dopo aver cenato, Luke è uscito dicendo che andava a fare un giro ma i suoi pensieri dicevano ben altro. Voleva farsi una passeggiata in forma lupo ma non poteva dirlo, ovviamente. Intanto noi siamo qui a vederci un film, anche se io non lo sto seguendo molto e nemmeno Dylan visto che mi sta guardando da tre ore. Cosa cavolo mi deve guardare a fare? Guardo il telefono e vedo che sono le 23 quindi è meglio se vado a casa. "Ragazzi, credo che sia venuta l'ora di andare per me." Dico alzandomi e tutti mi guardano. "Te ne vai di già? Ma sono le... 23. Oh giusto." Dice ridacchiando Clary. "Grazie per questa sera. Ci vediamo domani a lavoro." Dico andando verso la porta. "Buonanotte Izzy!" Dice Clary venendo verso di me per poi abbracciarmi. Matthew mi saluta con la mano e Dylan si avvicina a me. "Vuoi che ti accompagni?" "No, grazie. Me ne andrò da sola." "Ma è notte e fa freddo." Dice preoccupato. "Nah. Posso sopravvivere." Anche perché ho la temperatura corporea più alta della tua e vedo al buio. "Sicura?" Chiede guardandomi negli occhi. "Sicurissima." "Va bene. A domani, buonanotte." "Notte." Dico uscendo da casa di Luke e dirigendomi verso il bosco. Sì, la mia casa è nel bosco, anche perché mi sento a mio agio. Arrivo a casa  e dopo essermi cambiata, mi addormento.

La mattina dopo

Mi sveglio sentendo l'odioso suono che produce quella macchina infernale chiamata sveglia. Pensare che quando suonava questa maledetta mi dovevo preparare per andare a scuola e invece ora...

Entro nel bar e dopo aver salutato tutti inizio il mio turno. "Izzy!" Sento chiamarmi e vedo che è Jeff, un macellaio che c'è qui. "Ciao Jeff. Come stai?" "Bene, grazie." "Sono felice. Allora vuoi ordinare qualcosa?" Chiedo cordiale. "Sì, grazie. Voglio un caffè nero senza zucchero." "Arriva subito." Vado verso il bancone e do tutto a Matthew che me lo fa. "Ecco qui." "Grazie." Porto il caffè a Jeff e glielo do. Appena mi giro mi ritrovo la faccia di Marcus a pochi centimetri dalla mia. "Buongiorno, mia bella." "Buongiorno Marcus." "Allora è lei la ragazza." Dice una ragazza con i capelli rossi e occhi verdi. "Piacere, mi chiamo Silvie. Tu sei Izzy, giusto?" Dice tendendo la mano. "Sì, piacere." "Mia bella, lei è mia sorella. Spero che tu voglia prendere le nostre ordinazioni." Dice avvicinandosi alle mie labbra pericolosamente. Metto una mano sul suo petto e lo spingo un po' indietro. "Sì, certo. Prego, andate anche a sedervi." Si vanno a sedere ad un tavolo dove ci sono le poltrone che di solito è il posto di Marcus. "Allora cosa volete ordinare?" "Te." Dice Marcus guardandomi. Faccio finta di non aver capito. "Bene, per te del té Marcus. Per lei?" La sorella ridacchia. "Mi è simpatica. Io voglio un cappuccino, grazie." "Io voglio un caffé macchiato e non del té. Anche perché mi fa schifo." Dice guardando altrove. "Ok. Torno subito" Mi giro e sento i pensieri poco casti di Marcus sul mio sedere. Come vorrei staccargli la testa ma purtroppo non posso. "Ecco qui Matt... Dylan? Ma non era il turno di Matthew?" "Sì, ma non si è sentito bene pare abbia la febbre." Che strano... Fino a poco fa stava bene. Vabbé. "Allora... Marcus ti dà fastidio come al solito?" Dice facendo il caffè alla macchinetta. "Sì, il solito. Ma non ci faccio molto caso. È solo un biondo ossigenato che si crede un dio." Lui ridacchia. "Come fai a sapere che è un biondo ossigenato? Anche io sono biondo ed è quasi uguale al suo colore." "Lo so e basta." Lui ridacchia ancora e dopo mi passa le tazze. "Comunque stai attenta con lui non è un tipo affidabile." Dice serio. "Non voglio che ti succeda qualcosa."  Pensa. "Tranquillo." Dico prendendo le tazze e portandole al tavolo loro. "Ecco a voi." "Grazie, mia bella." "Grazie." Dicono tutti e due. "Di niente." E mi allontano da loro. "Allora come va con Marcus?" Dice Clary che è vicina a me. "Normalmente. Lui prova a fare il figo con me ed io lo respingo." "Ma perché fai così? È uno schianto di ragazzo e ti ama. Perché lo tratti così?" Chiede confusa. "Come fai a sapere che mi ama?" "Perché io lo conosco fin da quando ero bambina. È sempre stato freddo con gli altri e con le ragazze si comportava da stronzo e poi dopo averle usate le gettava via e se una non lo filava lui ci rinunciava ma con te non fa così." "Ah quindi è un puttaniere. Buono a sapersi." "Sì, lo è. Ma con te no. Lo vedo come si comporta con te e non l'ho mai visto così con nessuna." Lei abbassa lo sguardo. "Nemmeno con me..." Pensa. Quindi lei e lui... Ah. "Sì, bhe a me non interessa. Quindi meglio se rinuncia." Lei mi guarda arrabbiata e stringe i pugni. "Ma che problemi hai?" "Che problemi ho io? Che problemi hai tu! Perché t'interessa che io mi fidanzi con lui?" Dico nervosa. "Perché lui non è quello che pensi e voglio solo la sua felicità. Perché sei così egoista?" "IO NON SONO EGOISTA!" Dico arrabbiata e sbattendo un pugno sul bancone. Tutti si girano verso di me e Clary mi guarda sbalordita. "Io non sono egoista! Io non posso e basta. Tu non hai idea di cosa mi è successo..." Dico guardando a terra e sentendo le lacrime sulle mie guance. "Izzy... Io..." Dice avvicinandosi ma io scappo ed esco fuori. Perché deve insistere? Io se non fossi quello che sono non sarei mai venuta qui! Continuo a correre mentre le gocce di pioggia si fondono con le mie lacrime. Arrivo a casa e dopo essere entrata chiudo la porta e scoppio in lacrime. Vorrei solo tornare dal mio branco, dalla mia famiglia, da Jason e stare lì con loro.

Angolo Autrice

Questo capitolo lo pubblico perché grazie a voi il primo libro della Femmina Alpha è arrivato PRIMO nella categoria LUPI MANNARI! Grazie ancora! Sono troppo felice! Spero questo capitolo vi piaccia. Il prossimo aggiornamento sarà sabato!😍😘❤🎉🎊

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