•Capitolo 5

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People sono arrivata a 40 stelle! Grazie di cuoree.❤Quello sopra è James (fratello di Matisse).
Buona lettura!
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Grogory pov's

Driin

La sveglia mi risveglio' da un sogno che ormai non ricordavo.

Mi alzai dal letto e andai a fare una doccia veloce.

Scesi per fare colazione e trovai mio padre.
Guardava il giornale e non mi degnò di uno sguardo. Non che m'importasse.

Mi sedetti e mangiai la mia colazione.
"Giovanotto fai il bravo e studia a scuola, chiaro?" disse con tono burbero.

Non risposi. Non ne avevo voglia.

"Sto parlando con te!" urlò.
Sempre pronto a urlare e a criticare.

"Ho sentito. Non sono sordo. Va bene papà, farò io bravo. Okay? Contento? " Urlai a mia volta io.

"Tu mi devi portare rispetto. E non hai diritto di arrabbiarti. È solo colpa tua se tua madre è morta!"

Il tempo si fermo' a quelle parole.

Parole che saranno impressi nella mia memoria e nel mio cuore per sempre. Impossibile da cancellare.

Quelle parole furono come una pugnalata al cuore. Dette da lui. Eppure lui lo diceva. Ogni volta. Ogni giorno. Ma faceva, ogni giorno piu' male.

Magari e' la verita'.
O forse no. Chi lo sa.

Uscii di casa.
Pioveva a dirotto.

È solo colpa tua se tua madre è morta.

Continuava a rimbombarmi in testa.
Scalciai nervosamente i sassi che mi capitavano sotto i piedi.

Vidi all'ingresso Matisse con un ragazzo bellissimo.

Mi infastidii molto a vederlo con Matisse nonostante sembrasse un tipo apposto.

Capelli biondi e occhi azzurri. Alto, muscoloso. E bello.

Molte ragazze gli stavano letteramente sbavando addosso.

Mi avvicinai a lei, ancora infastidito dalla presenza del ragazzo.

Ma che mi prende...

"Che coincidenza, ciao Matisse." la salutai.

Lei fece finta di non vedermi e sentirmi.

Il ragazzo rise. Quella risata mi infastidii parecchio.
Perche' diamine sta ridendo sto ragazzo?

"Dai Matisse, sorellina mia, sii gentile per una volta, e saluta questo bel ragazzo."
"James smettila." si lamento' lei.

Lui sbuffò e mi fece un sorriso di scuse.

Adesso che ci penso c'era una lieve somiglianza tra di loro.

Arrosii leggermente. Quindi era solo suo fratello...

"James ora vado. Ci vediamo sta sera." e per la prima volta la sentii parlare con un tono gentile e sorridere dolcemente.

Quel sorriso.

Ha un sorriso bellissimo. Senza accorgermene la fissai con la bocca aperta e con occhi incantati.

Suo fratello mi guardo' per un po' e poi tossì come se volesse svegliarmi dal mio stato di trance.

Io arrossii.
Non sono un tipo timido ma il fatto che fosse stato suo fratello a 'svegliarmi' mi metteva a disagio. Parecchio disagio.

Gli occhi di suo fratello a prima vista ti incutevano timore ma se lo osservavi meglio capivi che non era poi così duro come sembrava. Lui trasmetteva una strana sicurezza e dolcezza.

Come la sua sorellina, insomma.

Standole accanto mi trasmetteva non solo tanta sicurezza ma anche buon umore e felicità. Era strano anche perché lei non faceva che ignorarmi.
Ma era così che mi faceva sentire.

All'improvviso arrivo' una piccola brezza di vento.
I suoi capelli si scompigliarono tutti.

Era davvero perfetta. Non penso di riuscir trovare eguale bellezza.

All'apparenza sembra una persona fredda, distaccata, ma dentro di se' nascondeva un anima gentile.

Ma qualcosa l'aveva spinta ad alzare questa barriera, questa corazza di freddezza.
Perché ogni cosa che facciamo e' spinta da una deteminata cosa, sentimento o conseguenza di un azione avvenuta nel passato.

Cio' che ci ha feriti nel profondo, ci ha cambiati e ci ha fatto diventare quello che siamo adesso.

Era come se lei stesse lottando per non anneggare.

Io stesso lo faccio, ogni giorno.

"Dai entriamo." dissi salutando suo fratello.

Lei mi sorpassò, come se non esistessi. Ah, dimenticavo... Sarà dura scoprire il suo segreto.

Ma mi impegnero' per scoprirlo.

La raggiunsi in fretta e la sua faccia assunse un espressione infastidita.

Era infastidita dalla mia presenza per caso?
Certo che sì, coglione. Che pensavi che si infastidisse a caso?
Forse.
Come sei egocentrico...
Non ho mai detto che non lo fossi.

E in quel momento vidi Katrina.

"Ehi!" mi abbraccio' lei. Poi squadrò da capo a piedi Matisse mentre camminavamo.

"Lei è la tua ragazza?" chiese con un espressione disgustata. Volevo solo togliere quell'espressione con uno schiaffo, ma sono un gentiluomo...percio' non lo feci.

"No" rispose freddamente Matisse al mio posto.

Mi sentii deluso, anche se era la verita'.

"Ah ah, menomale..." rise facendomi gli occhi dolci.
Mi nauseava ma feci finta di niente.

Sorrisi.
Matisse ando' avanti e ci lasciò soli.

"Ti andrebbe di fare un giro in bagno?" chiese lei maliziosamente.

" Sì, perché no?" e sfoderai il mio sorriso da predatore.

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Hi people! Capitolo nuovo. Che ve ne pare?❤

Vietato annegare (Sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora