Ambra era stanca, arrabbiata, frustrata e non capiva dove Bill la volesse portare. Chiuse gli occhi e non pensò. Rimase con la mente vuota. Vedeva solo buio, nero. Fra le braccia di Bill era tutto tranquillo, tutti i problemi sembravano sparire in un sussurro...
B: "Ambra...Ehy Ambry, ci sei...Ambry..." La chiamò Bill allungando il passo verso una particella alla fine del famoso vicolo.
A: "Si, scusa è che non ce la faccio più. "
B: "Shhh...finirà, vedrai..." La tranquillizzò il ragazzo stringendola ancora fra le sue braccia.
B: "Ok siamo arrivati. ALOHMORA! " Gridò convinto Bill dopo aver sfilato dalla sua tasca la sua bacchetta.
B: "Potresti scendere scricciolo? Non sei leggerissima, sai?! " La prese benevolmente in giro.
Ambra rise divertita e ribattè:
A: "O forse sei tu che sei un po' moscio..." Bill, sbuffò sconfitto e dopo sorrise alla giovane che ricambiò e scese da quelle calde braccia che la stringevano.
B: "Un secondo solo...prego." Disse Bill aprendo la porta ad Ambra.
A:" Grazie." Ambra si fece avanti e si ritrovò in un accogliente stanzino con un consunto divanetto rosso a due posti, uno scrittoio di legno lucido con su dei fogli di pergamena e una penna con rispettivo calamaio e una cigolante finestrella in legno.
B: "INSONORUS! Ok, adesso puoi urlare quanto vuoi..."
A: "Hhhhhhh...vado...NON CAPISCO COSA VOGLIA DA ME, COSA VOGLIA FARE CON QUELLA FACCIA TOSTA...GLI HO PARLATO SOLO DUE VOLTE E GIÀ NON LO SOPPORTO...LO ODIO. PERCHE LO HA FATTO? SE SI TROVA QUI È SOLO GRAZIE A ME! BILL TI PREGO VOGLIO TOGLERMELO DALLA TESTA! AIUTAMI. PER FAVORE."
B: "Ambra non c'è bisogno di chiedere: io mantengo le promesse -alluse Bill al "loro per sempre"- Non pensare a lui Ambry, non lo merita. Adesso però fammi vedere la guancia...
A: "No...non è niente..."
B: "Ambra..."
A: "Ok, d'accordo..." Sbuffò Ambra togliendo la mano che le proteggeva la ferita.
B: "Ambra ti sei tagliata seriamente!!! Hai una ferita che ti parte dal naso e ti arriva vicino l'orecchio!"
A: "Sul serio?!!! Bill ho paura! Mi fa male, prude! Fa qualcosa! "
B: "ESPIMENDO! "
A: "AHIA! FA MALE! COS' È 'STA ROBA? CHE MI HAI FATTO ?"
B: "Tranquilla ora passa. Stringi i denti."
A: "Oh mio dio...ma come hai fatto?"
B: "È un' incantesimo: serve a far rimarginare le ferite e alcune fratture. Io sono ancora negato e quindi, per ora, riesco solo a curare piccoli tagli...So che fa un po'male..."
A: "Oh, certo...solo un po'..." Disse Ambra col sorriso.
B: "La cicatrice sparirà fra una settimana abbondante."
A: "Grazie, grazie, grazie, gra..."
B: "Grazie ?"
A: "Sì. Ti da fastidio che sia me stessa e ti ringrazi? Allora dovrai farci l'abitudine ragazzo..."
Esclamò Ambra abbandonandosi all' impolverata gommapiuma del divanetto.
B: "Già fatto ragazza...Oh, e prego, prego, prego, pre..."
A&B: "Prego!?" I due risero di cuore e Bill l'affiancò sul divano facendo la scena del finto sbadiglio mettendole un braccio sulle spalle.
Ambra lo lasciò fare e poggiò la testa sul.suo petto.
A: "Ti voglio bene. Scusa, che parole banali..."
B: "Le parole più banali e più belle che tu mi possa dire..."
A: "Bill io..."
B: "Sì? "
A: "OH NO! LA DIVISA!"
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DA UNO SGUARDO PERSO A UN MONDO DIVERSO
FanfictionQuesta appassionante storia che sto cominciando a scrivere, parla di una ragazza di nome ambra che si avventura nel mondo della magia. Affascuinante ma inconsapevole di esserlo, la ragazza attira a se un giovane della sua età che la accompagnerà nel...