La pizza e' la cigliegina sulla torta per concludere questa meravigliosa giornata. Deciso di salire in camera e di mettermi il pigiama e dopo aver preso un libro di scuola riscendo. Cerco un posto tranquillo per studiare anche se ormai sono le 10 di sera. Passo per la sala e mi dirigo verso una parte della casa che non mi avevano ancora fatto vedere. Apro una portafinestra in cucina e mi ritrovo nel giardinetto della casa. Un fresco venticello di inizio estate mi accarezza il volto. Ritorno in sala, prendo la prima coperta che trovo sul divano e mi dirigo fuori per cercare un posto dove poter sedermi. Davanti a me c'e'un giardinetto con la piscina interrata e una parte di gazzebo in legno anticipato da una tenda da esterni. Alla mia destra c'e' un bellissimo angolino dove delle poltrone in vimini con dei cusinoni bianchi e un dondolo di legno che pende da un pezzetto del soffitto sono disposti intorno a una piastra circolare con sopra dei pezzi di legno da accendere. Tutto il giardino e' circondato da una recinzione di legno chiaro che divide la casa dalle altre. "Ti piace?" Mi chiede Manuel dietro di me sorpendendomi. Una fresca ventata mi accarezza il votlo mentre dei brividi scendono per la mia colonna vertebrale e mi copro le spalle con la coperta per il venticello. "E' bellissimo..sopratutto questo angolo, posso mettermi qui a studiare?" Gli chiedo mentre sistemo qualche cuscino sul dondolo. "Si si tranquilla. Vuoi che accendo il fuoco?" "Oh si si grazie mille" dico tutta sorridente. Che bello, non ho mai visto un vero fuoco davanti a me. Manuel accende la legna e qualche fiamma nasce da delle scintille che in poco tempo diventano alte, della giusta altezza per non essere pericolose, e di un colore meraviglioso. Sfumature di giallo,arancione e rosso intenso danzano davanti ai miei occhi in bellissime fiamme. "E' tutto okey?" Mi chiede l'uomo sedendosi nella parte opposta a me sul dondolo. Mi risveglia da un momento in cui la mia testa e' ferma a pensare solamente quanto sia bella la natura. Quanto sia selvaggia e libera. Anche con piccolo focherello riesce a scaldarmi il cuore. La sua semplice domanda mi lascia spiazzata. "Em si tutto okey grazie." Rimango in silenzio ma non ci riesco per piu' di qualche secondo perche' ho bisogno di dire cio' che tengo dentro e lascio che i miei sentimenti esplodono tutti in una volta. Dovrei essere piu' cauta ma in questo momento , se tengo tutto dentro, sarei capace di cadere ma non sarei in grado a tirarmi più su. "Non voglio sembrare logorroica o ripetitiva ma volevo solo ringraziarti per avermi lasciato la possibilita' di ritrovarmi sotto ad un tetto, al caldo, al sicuro. Mi avete accolto come se ci conoscessimo da una vita. Saro' in debito con voi e con Shawn." Dico tutto mentre tengo fisso lo sguardo sulla fonte di calore che riscalda i nostri volti. "Mio figlio ci ha raccontato quello che stai passando e allora abbiamo deciso di aiutarti. E' stato lui il primo. Ora non ti preoccupare di nulla. Vivi i tuoi giorni normalmente e sentiti libera di essere a casa tua. Ti ringraziamo anche noi, io e Karen." Dice Manuel. *perche'?* penso. Lo guardo e lui continua. "Shawn ha una strana luce negli occhi. Non lo vedevo cosi' da un po' di tempo. Hai portato una svolta nella sua vita, forse". * Ma perche' tutto gli adulti pensano che basti che basti passare qualche giorno insieme e si e' gia' una coppietta?! Mi sa che sono rimasti alla loro era. O forse per la nostra strana amicizia o no so per quale altro motivo*. Non riesco a creare una frase a senso compiuto. Mi ha lasciata li'. Incapace di rispondere. "Si e' fatto tardi per me. Buonanotte Charlotte" mi saluta Manuel alzandosi e dirigendosi verso il vetro per entrare in sala. "Buonanotte anche a te". Gli rispondo. Mi sistemo bene sotto alla coperta e apro il libro. Studio qualche paragrafo ma il sonno mi sopraffanna. Non ho le forze per alzarmi che mi addormento li', consapevole che prima o poi mi alzero' per andare a dormire nel mio letto. Ma è solo la mia immaginazione
Shawn's pov
Buona la pizza!! *Che giornatina!! Almeno si e' conclusa decentemente* penso mentre sistemo le ultime posate nel cassetto della cucina. "Mamma faccio una doccia" urlo per farmi sentire dall'altra parte del muro. "Certo tesoro". Mi avvio in camera e prendo il cambio per poi andare in bagno e comincio a spogliarmi mentre faccio scendere l'acqua. Appena e' bollente mi ci fiondo sotto. Mi rilasso mentre ogni gocciolina percorre il mio corpo fino a che decido di insaponarmi per poi infine sciacquarmi. Esco, mi avvolgo una salvietta intorno alla vita e riamgo seduto sul bordo della vasca a fissare il vuoto. *mi dove sia Charlotte!*. Rimango li' fino a che la mia pelle si sia asciugata da sola. Mi infilo il mio "pigiama", ovvero una maglietta a caso e un paio di pantaloncini da basket ed esco dal bagno. Lascio alcune cose in camera e scendo le scale per andare in sala. Dopo cena, quando Charlotte e' andata su,dicendomi che doveva prendere una cosa in camera, non mi ha detto che cosa voleva fare quindi ora la sto cercando da un po'. Rientro in cucina e scorgo delle fiamme che danzano sul nostro focolare fuori in giardino. Piano apro l'anta ed esco. Appena mi giro una dolcissima scena si presenta davanti ai miei occhi : Charlotte che sdraita sul dondolo sta dormendo tutta rannicchiata sotto ad una coperta e un libro aperto sulle gambe. *stava studiando...ed e' crollata dal sonno. Che tenera.* penso. La luce che proviene dalle fiamme le incornicia il volto come se fosse un'opera d'arte. La accarezza dolcemente e un senso di tenerezza e dolcezza si impossessa di lei come se non lo avesse di gia'. Sembra un angelo. E' meglio che la porto a letto. Spego il fuoco e piano spoto il libro e la coperta mentre avvicinandomi a lei la prendo a mò di sposa. Cerco di non svegliarla e ad un certo punto allaccia le braccia dietro al collo e mogugna qualcosa di incomprensibile. "Certo Charlotte ora andiamo a dormire a letto; qui e' scomodo." Scherzo sussurrando e lasciandole un bacio sulla fronte. Con la mano libera, in precario equilibrio la ricopro e prendo anche il suo libro di testo. Rietro in casa e la porto su nella camera degli ospiti dove dorme. Accendo la luce mentre appoggio tutto sulla scrivania. Mi avvicino al letto e con tante peripezie riesco a spostare un lembo delle coperte. Piano mi sporgo verso il materasso nell'atto di stenderla ma mi sbilancio troppo e cadiamo tutti e due sul letto. *ma che disastro sono?!* penso. Mi trovo sopra di lei che mi guarda ridendo. "Ehi..che risveglio..molto dolce" dice ironizzando. "Si, con la mia gentilezza il risveglio e' uno dei migliori." Ridiamo tutti e due. "Che ore sono?" Mi chiede. " le undici passate. Stavi studiando e ti sei addormentata. Ho pensato che lá fossi scomoda allora ti ho preso e ti ho portato qui. Ma con la mia delicatezza ti sei svegliata; sai pesi un po', mica sei un peso piuma." Scherzo. Oddio e se gli avessi appena toccato un punto debola su chi non vole scherzare?!. Scemo. Si si sono scemo. "Ehi...signorino...mister delicatezza..peso meno di una piuma" scherza *che sollievo* penso e che bel sorriso che ha.
STAI LEGGENDO
My Essence || Shawn Mendes
FanfictionUna ragazza, una vita sotto-sopra. Lui che l'ha sempre salvata attraverso un paio di cuffiette ora la salvera' davvero.