Campi immensi

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Prov Alessandro.
Eravamo pronti, questa dovrebbe essere stata essere la nostra ultima "missione" poi saremo stati liberi e al sicuro.
Attraversammo la foresta passando per i vicoli più improponibili per evitare di essere scoperti.
Eccoci eravamo lì ...davanti quell'enorme distesa d'erba,mi ricordai che la prima volta rimasi meravigliato queso scioccato per la maestosità di quel campo ma ora vederlo mi da solo il voltastomaco.
" come sempre ragazzi,prendere più che potete non fatevi vedere e se dovesse succedere scappate ma mai a mani vuote. Pronti ?" Ci incitò Tony...incitò tra virgolette.
Io e Matteo annuimmo e dopo un respiro profondo andammo.
Ci inglobammo con quell'erba cercando di prenderne il più possibile, io ed Alessandro la prendevano passandola a Tony, era finito ne avevamo presa tantissimo senza alcun problema,poteva essere finto...ma volemmo strafare e andammo avanti ...e avanti ...
" bastardi! Eccoli !" Sentimmo urlare
Ci avevano beccati.
Corremmo il più velocemente possibile ma loro buttarono giù Matteo iniziandolo a picchiare pesantemente finché uno non gli puntò una pistola in faccia.
Nom potevo stare lì a guardare, lo placcai ed entrambi ne prendemmo, ma dopo qualche pugno io vidi nero e svenni.
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" Ale?" Sentii dire dolcemente
Aprii piano gli occhi e vidi Emma davanti a me e dietro Catia e tutti i miei cugini e cugine.
"Cosa è successo ?" Chiesi confuso non ricordando molto.
"Ehm ...mentre stavi a casa mia sei caduto dalle scale e hai sbattuto la testa..." disse Tony.
Casa sua ? Scale ?
In quel momento mi ricordai della rissa e della pistola, mi faceva stano che lì dentro tutti sapessero la verità tranne Emma, mi sentivo in colpa ma sapevo che era la cosa più giusta.
Mi guardai ancora intorno confuso, c'era qualcosa di diverso, qualcosa che non quadrava...
"Dov'è Matteo ?" Chiesi.
Lui non era lì, e se mentre io picchiavo  quello con la pistola altri picchiavano lui... e se fosse...
"Ehm...Matteo ti è caduto appresso sbattendo la faccia ora sta dalla donna al piano di sopra per farsi medicare " disse Catia.
Vero! La signora al piano di sopra lavorava all'ospedale, quando ero piccolo un giorno stavo  a casa di Matteo e Emma a giocare con Matteo,
Il gioco consisteva nel saltare da un divano all'altro,gioco alquanto stupido ma ci divertiva, Emma , che avrà avuto poco più di tre anni ci guardava ridendo e noi ci sentivamo importanti, mentre saltavo però ad un certo punto  mi sono distratto e sono caduto slogandomi la caviglia.
Subito mi portarono dalla signora al piano di sopra e lei mi aiutò.
" scusate ma pensate che io sia stupida? Cosa sono mongoloidi che cascano dalle scale uno dopo l'altro ? Ditemi la verità " disse arrabbiata Emma.
" coniglietta ascolta...lascia stare, non credi ci sia un motivo per cui non te lo abbiamo detto ? Sta tranquilla si è risolto tutto vero Tony?" Lui mi annuii
" a me non interessa se è tutto risolto o meno voglio sapere che è successo !"
Appena finì la frase fortunatamente tornò Matteo e lei gli saltò addosso.

Prov Emma
Matteo mi prese in braccio al volo e mi abbracciò fortissimo.
" vi prego ditemi la verità" dissi con voce fioca

L'amico di mio fratello Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora