Chapter Ninety

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Uscimmo sulla spiaggia portando sul vassoio tre bei mojitos. Javi era sorridente come sempre, io no; non riuscivo a nascondere i sensi di colpa. Mi sedetti sulla sabbia con il mio mojito a fissare l'orizzonte, estraniandomi dai discorsi dei ragazzi. Dovevo trovare il modo di uscire da quella situazione. Dovevo staccarmi da entrambi. Era necessario. Il sole stava tramontando, le luci dei paesi sulla costa iniziavano ad accendersi, alcuni yatch sostavano al largo e completavano con la loro imponenza quel paesaggio da cartolina. Ero immersa nei miei pensieri. Alvi arrivò dietro di me e mi cinse le spalle. "Posso restare qui stanotte?" mi sussurrò. Era difficile dirgli di no. Sentivo su di me anche lo sguardo di Javi. Trovai la forza per digli "No Alvi, aspettiamo, non me la sento ancora, scusami". Rientrai in casa coi bicchieri vuoti. Javi volle aiutarmi. "Allora? Non vuoi tornare con lui vero? Dai, vieni qui, fatti abbracciare" ed iniziò ad allungare le mani. Ma io ne avevo abbastanza anche di lui. "Basta! Lasciatemi in pace! Tutti e due! Javi, non può esserci niente di duraturo tra noi, lo sai anche tu! Facciamo finta che non sia mai successo nulla! Avevamo una bella amicizia io e te!" Javi mi parlò seriamente, per la prima volta "Hai ragione, tra noi non può esserci nulla di serio, sarebbe troppo difficile farla funzionare, Alvaro ci tiene davvero a te, io lo conosco da anni... E se te la senti di sopportarlo, felice per voi. Alvi sa essere anche una persona di gran cuore. Sai che però puoi passare da me ogni tanto, se vuoi divertirti ahah!" Gli diedi un pugno scherzoso sul braccio; Javi mi piaceva, ma era meglio rimanere amici. Almeno finchè avessi capito che direzione prendere. Non mi fidavo ancora totalmente di Alvaro. Dopo aver messo a letto Isabel, tornammo fuori a distenderci sulla sabbia e guardare le stelle. Quante ne avevamo passate noi tre, ma nonostante tutto saremmo sempre rimasti amici. Era meglio che Alvi non sapesse del nostro momento di pazzia, Javi era troppo importante per lui. E alla fine quello che era successo tra noi non aveva significato nulla, era stato solo un accidentale fuori strada, ma stavamo ritornando in carreggiata. Vidi una stella cadente. "Un desiderio!" mi dissero insieme. Sorrisi. Pensai che desideravo solo la mia vita di prima, con la mia bella famiglia allargata. Guardai i miei due uomini. Nulla sarebbe stato come prima. Forse, con il tempo. Una lacrima scese sul mio viso, ma il buio mi proteggeva. Rimanemmo lì fino a notte fonda, poi salutai entrambi e li vidi andare via ridendo, amici come sempre. Così doveva essere.

Non credevo nel destino - Fanfiction su Alvaro SolerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora