77.In studio registrazione

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Debby:pla?
Sussurra lei dopo qualche minuto
Debby:Pla, che ore sono?
Pla:non lo so...
Rispondo. È la verità, non ne ho davvero idea
Debby:vedi...per favore
Mi divincolo dal letto e afferrò il cellulare sul comodino
Pla:le 7:30
Debby:cosa?!
Strilla saltando in piedi con Thiago in braccio
Debby:è tardissimo! Sbrigati!! Alle 8
dobbiamo essere in studio!
In fretta e furia, ci preparariamo e con esitazione, lasciamo Thiago a casa da solo. Deborah voleva portarlo a lavoro per non farlo sentire abbandonato, ma purtroppo non possiamo.
La mattinata prosegue tranquilla, qui si muore di caldo, e Deborah minaccia di togliersi i pantaloni. Se solo Mario uscisse da questa stanza...
Debby:mamma mia che caldo...
Sussurra smuovendo i folti capelli lunghi. Si gira di scatto verso di me e passa le dita nel solco fra i due seni
Debby:ho il mare immezzo alle tette!
Dice sgomenta
Pla:mo mo, fammi fare un bagno
Sussurro a mia volta, posando le un bacio sulla pelle sudata del seno, ridendo come uno stupido
Debby:non farti vedere, cretino
Mi rimprovera dandomi un colpetto sulla nuca
Pla:non lamentarti. Invece di mettere
una canottiera così scollata, potevi
indossare i pantaloncini
Debby:no! Ho la cellulite.
Pla:sei bona lo stesso, stupida
Ridacchio

Lavezzi:hey, voi due? Cosa
confabulate?
Debby:eh? No, nulla...? Sul pezzo,
quello là
Lavezzi:quale?
Debby:uno...non mi ricordo
Lavezzi:va be dai...
Appena Mario si gira, Deborah passa davanti a me e sbatte volontariamente il suo sedere contro un posto abbastanza sensibile alle provocazioni. Una scarica elettrica mi oltrepassa violenta, lasciando dentro di me il desiderio dei suoi baci e del suo corpo. Sento montare la voglia di lei sempre di più, anche se adesso non la sto neanche sfiorando...insomma, anche se ha dei jeans e una mogliettina addosso, mi fa impazzire lostesso, perché di lei amo il sorriso e i modi di fare, due cose che non saranno mai abbastanza coperte da qualcosa
Prov. Deborah
Mario parla, ed io, come al solito non capisco un'accidente. Non fa altro che parlare di cose che non stanno ne in cielo, ne in terra! Io non ne capisco nulla di tutte queste cose complicate che si fanno al computer per modificare una parte dell'accordo o della battuta, ma lui è una testa dura e continua a dirmi un miliardo di cose assurde che spero stia capendo Placido.
Placido...il suo nome, le sue mani, il suo corpo nudo...E lui la causa di tutto! Mi confonde pensare a cosa è in grado di farmi, e non parlo per forza del sesso, ma parlo di quando mi guarda negli occhi e subito dopo mi accarezza in viso...parlo di quando mi abbraccia e mi dice che sono bellissima anche dopo aver passato la notte in bianco.
È così bello oggi con quella camicia bianca. Amo quando le mette, è così uomo con quel capo d'abbigliamento addosso. Amo la peluria del petto che si intravede dalla scollatura, non mi sono mai piaciuti gli uomini pelosi, ma lui mi fa talmente andare fuori di testa, che il solo guardarlo, mi fa desiderare le sue mani addosso, ogni secondo di più.
Amo far scivolare le mani sul suo petto e sentirlo gemere a causa mia, è una sensazione così appagante...

Lavezzi:bene ragazzi, io vi lascio. Se
volete continuare a suonare,
fate pure
Pla:grazie Mario
Debby:figurati, e attenti, poi chiudete
a chiave
Pla:va bene
Appena Mario va via, Placido mi chiede se voglio cantare ancora qualcosa, ma sinceramente, in questo momento ho altro in testa
Debby:metti la traccia 6 di quella
cartella
Pla:perché?
Debby:tu mettila
Pla:okk...
Poco dopo parte una canzone del mio ultimo album, "Giochi proibiti" e Placido spalanca la bocca, ancora chinato sul computer. Senza pensarci chiudo la porta a chiave e mi avvicino a lui, prendendolo per il mento
Debby:chiamami Iuri...
Pla:umh...Iuri
Debby:mmm
Il mio sguardo diventa malizioso e subito dopo, lo bacio facendo incontrare le nostre lingue
Pla:cosa devo fare con te?...
Sussurra rassegnato contro la mia bocca
Debby:mi devi spogliare, ecco cosa devi fare
Pla:tu sei pazza
Debby:si, sono pazza
Ammetto
Debby:però adesso fammi l'amore
Senza indugio, mi sfila la canottiera nera e stringe il mio seno fra le mani, mentre ancora ci baciamo esigentemente. Gli tolgo anche io la camicia, sfilando gliela dalla testa, perché sinceramente non mi fa di perdere tempo a sbottonarla e poi slaccio i suoi pantaloni, lui mi solleva e mi posa sulla scrivania, buttando a terra tutti i fogli che ci sono sopra e passa infretta a baciarmi il collo e il petto, poi scende piano verso il basso, togliendomi le scarpe e i pantaloni cominciando ad ammirarmi
Pla:non so neanche dove mettere le
mani...
Dice con un'espressione rintontita. Così afferro una sua mano e la porto proprio lì, fra le mie cosce.
Sorrido come una matta
Debby:qui vanno bene...
Ansimo. Comincia a muovere freneticamente le dita sulle mie mutandine in pizzo -messe solo perché io sono prevenuta- e reinizia a baciarmi ancora, mentre con l'altra mano si libera del mio reggiseno. Quando mi sfila l'ultima cosa che mi è rimasta addosso e riporta dinuovo la mano sul mio intimo, rimane piacevolmente sorpreso nel sentirmi già terribilmente bagnata
Pla:oh Iuri...non ti ho ancora fatto
nulla
Debby:se non avessi fatto nulla, non
sarei in queste condizioni per
te...
Sbotto. In fretta, abbasso i suoi Pantaloni assieme agli slip e lo tiro verso di me, fra le mie gambe. Immediatamente afferra i miei fianchi, e mentre mi bacia il collo, scivola dentro di me, facendo scappare un mugolio ad entrambi
Pla:abbiamo poco tempo...mmm
Debby:cercheremo di farcelo...bastare
Prov. Placido
Inizio a muovermi velocemente, il nostro ansimare diventa a mano a mano sempre più incontrollabile e in pochi minuti la mia Iuri inizia a tremare. Non c'è cosa più appagante di questo per me, lo giuro
Debby:oh piccolo...baciami
"Piccolo"...arrossisco subito dopo questo nomignolo. Ammetto che mi piace, suona strano, ma è piacevole sentirmi chiamare in questo modo da lei.
Dalla sua bocca iniziano a venir fuori dei veri e propri gemiti e dopo qualche altra spinta, viene urlando il mio nome
Pla:ssshh, ti sentono!
Dico ridendo
Debby:ci sono le pareti
insonorizzate...
Con calma la prendo in braccio e la faccio distendere sul divano li affianco ed io mi posò sul suo corpo nudo. Ci baciamo ancora e dopo pochi minuti, mi spingo ancora una volta dentro di lei
Debby:cazzo Placido, vuoi venire
subito una buona volta?!
Porta le sue dolci manine sul mio fondoschiena e lo stringe forte, provocandomi i brividi. Quando ricomincia ancora a tremare, rafforza la presa ancora e mi morde il labbro inferiore.
Debby:Plaaah...
dopo pochi istanti raggiungo anche io l'apice e d'improvviso veniamo insieme
Pla:oh Iuri...
Debby:ti piace quando ti tocco il culo?
La sua "volgarità", se la si può chiamare così, mi fa arrossire di continuo, vorrei avere almeno un po della sua audacia, perché d'altronde, quando è lei a dirmi cose porche, mi eccito da morire, mi piace, anche se dovrei essere io a parlare in quel modo
Debby:allora?!
Pla:si
Ammetto. Perché mentire? Mi piace quando mi tocca, a chi non piacerebbe essere toccato da un diavoletto incantatore come lei?
Debby:mmm...
Sospira
Pla:perchè ti piace avere il controllo?

Spazio scrittrice:
Cosa risponderà Deborah? Come si metteranno le cose? Scusate per il capitolo troppo *hot* ma è carino dai😄...spero vi piaccia, vi voglio bene 😚😚😚

IL SUPERLATIVO DI AMAREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora