Pacche amichevoli e tacos viventi

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Elinor si sedette sui sedili del bus. Aveva appena concluso la telefonata con Marlee, o meglio la ragazza le aveva attaccato in faccia mentre parlava. Non era mica colpa sua tutto quello che era successo, si era solo distratta mentre parlava con Rob e Felix e accidentalmente non si era accorta che Marlee e Bryan non si trovavano sul pullman. Aveva implorato in tutti i modi l'autista di ritornare indietro e prenderli, ma il suddetto era il tipo più acerbo che la ragazza avesse mai incontrato -Problemi loro- era stata la sua risposta.

Così tornò a sedersi, sapendo che comunque i due ragazzi se la sarebbero cavata in qualche modo. O almeno lo sperava. Altrimenti li avrebbe avuti sulla coscienza per il resto della sua vita. Bella cosa!
Si sedette a peso morto su uno dei sedili. Faceva così tanto caldo che l'unica cosa che avrebbe voluto in quel momento la ragazza, era una bella doccia fredda o un bagno in piscina. Non fece in tempo a finire quel pensiero paradisiaco, che un liquido giallognolo le venne riversato addosso. La ragazza speró con tutto il cuore che fosse tè e non pipì. Lo sperava ardentemente.
Elinor si giró lentamente verso la fonte del getto, trovando un Rob palesemente colpevole con ancora la bottiglietta a mezz'aria. Respiró a lungo e profondamente, e con una, quasi allarmante, tranquillitá gli disse: -emerito imbecille che non sei altro guarda dove metti quei cavolo di piedi!-
- Andiamo El era solo un po' di tè, stai tranquilla- controbattè il ragazzo calmo, con un'alzata di spalle.
Elinor gli lanció addosso il pacchetto di patatine che aveva nel sedile accanto a lei.
-Perchè?- chiese il ragazzo seriamente perplesso.
Elinor si sentiva una stupida -Era... era la prima cosa che avevo sottomano da lanciarti- concluse irata, incrociando le braccia al petto e mettendo il muso.
Rob sorrise e se ne andó a sedersi vicino a Felix aprendo il pacchetto di patatine che gli era stato lanciato.
Elinor si sentì doppiamente stupida perchè aveva anche rinunciato alla sua merenda.

Si avvió così con aria mogia verso Allison e Isabel. -Sono bagnata- esordì intromessasi nella conversazione.
Allison la guardó malandrina -Non ci interessano i particolari-
Elinor le diede una "pacca amichevole" -Non intendevo in quel senso, deficiente, sono visibilmente bagnata- continuó mostrando la sua maglietta zuppa, mentre Allison continuava a lamentarsi per il dolore.

-smettila di frignare, femminuccia, era solo una pacca amichevole-

-Pacca amichevole un corno, mi rimarrà il segno della tua grossa mano sulla schiena per almeno due giorni-

-In effetti è un po' tanto rosso- sottolineò Isabel mentre osservava le cinque dita stampate sul braccio dell'amica.

-Spero che tu non fossi cosí violenta anche con Will- aggiunse Allison dandosi, l'attimo dopo, della stupida mentalmente -El scusa non volevo tirarlo in ballo, non l'ho fatto apposta.

La ragazza sorrise tristemente -Non fa niente. Forse non era destino che stessimo insieme. ma del resto non lo biasimo. Anche io avrei accettato quella borsa di studio all'estero se me l'avessero proposta-

-Non avete provato a mantenere la relazione a distanza?- chiese Isabel con tono triste.

-Non sarebbe servito a nulla. Lo sapevamo entrambi che le relazioni a distanza erano destinate a finire. Allora ci siamo detti meglio prima che dopo che devi soffrire anche per il tutto il tempo della lontananza-

Le amiche non seppero cosa aggiungere.

-Ma ei- disse Elinor ricomponendosi -Dobbiamo pensare a cosa dare a Marlee per il compleanno, ormai manca poco-

-Io avevo un po' di idee, ma credo che sarà meglio parlarne anche con Bryan perché sarebbe carino che partecipasse anche lui all'idea più grande-

Compagni di viaggio Where stories live. Discover now