Esco dall'auto ed entro nel grande palazzo, entro nella sala comandi "okay disattivo le telecamere" dico seria, metto i guanti e digito diversi codici sui computer "fatto"
Okay ti sto seguendo con il gps, stanno arrivando due uomini spostati.
Mi nascondo sorridendo divertita, due uomini corrono davanti a me, esco dal mio nascondiglio e corro fuori si entra in scena.
Vado alla reception "buongioro sono Lauren Whiter, ho un appuntameto con il signor Durin" dico gentilmente, guarda l'agenda.
"Settimo piano signorina" annuisco e la ringrazio, salgo in ascensore sorridendo fiera, un uomo guarda dritto nel suo ingessato nero.
Carino?
Sorrido divertita.
Forse dovrei punirti per ieri sera, una bella figura di merda che ne dici.
"Oh non ho premuto il piano" dico divertita, vedo che ha già premuto lui.
Sorrido divertita "okay..."
"Dovete scendere anche voi al sette?" Dice l'uomo serio, ha la voce profonda e calda.
Lo guardo e sorrido "si" dico gentilmente.
Mi guarda attentamente serio "chi siete signorina?"
"Lauren Whiter" mento sorridendo sensualmente.
"Michael Durin" dice gentilmente, lo guardo sorpresa, bell'uomo.
"Oh è un piacere signore" dico sorridendo.
"Il piacere è tutto mio" dice sorridendo "un meraviglioso piacere?" Mi squadra maliziosanente.
Sorrido mordendomi il labbro inferiore "siete davvero gentile" dico sensualmente.
L'ascensore si apre "venga nel mio ufficio" obbedisco e lo seguo, entriamo "si accomodi"
"Grazie" vado alla sedia muovendo i fianchi e mi siedo sensualmente.
"Quanti anni avete signorina"
"Ventiquattro" dico sorridendo.
"Siete davvero bellissima"
Si siede accanto a me "davvero?" Dico sporgendomi verso di lui.
"Oh si, che ne dice di fare velocemente le domande?"
Risponde alle domande velocemente, fingo di mangiare una caramella tenendola sotto la lingua, mi prende per i fianchi e mi mette a sedere su di lui.
"Siete un uomo tremendamente eccitante signor Durin" dico avvicinandomi alle sue labbra.
"Mostratemi come siete eccitata signorina"
"Oh si" lo bacio e gli spingo in bocca la pastiglia, mi guarda sorpreso e la ingoglia "oh mi scusi la gomma" la ingoia e sorrido divertita mentre spalanca gli occhi, mi fingo spaventata "si sente male? Oh mio dio! Aiuto! Aiutatemi!" Esco fuori di corsa mentre Adam se la ride nell'auricolare, trovo un uomo e gli chiedo aiuto, entriamo e vediamo il signor Durin a terra, ha gli spasmi, dati dal veleno contenuto nella caramella, mi fingo terrorizzata agitandomi, chiamiamo il 911 ma lui muore prima, non lo soccorrono in tempo, fingo di piangere.
"Oh mio dio!" Dico piangendo, l'uomo che ho chiamato cerca di consolarmi mentre mi fingo disperata, mi accompagna alla macchina e parto verso casa, sorrido divertita scoppiando a ridere appena sono fuori dal parcheggio "oh mio dio, questa si che è da raccontare"
Aiutatemi vi prego! Aiuto! Mi imita Adam al telefono.
Ridiamo entrambi "dovrebbero darmi l'oscar"
Arrivo fuori casa e sorrido, scendo dalla macchina ed entro in casa, vedo Henry e Margaret che parlano con mia sorella.
"Mi ero dimenticata di lei" mormoro innervosita.
"Jess!" Dice felice.
"Cathrine" dico fingendo un sorriso.
Mi abbraccia assaltandomi, guardo Henry e spalanco appena gli occhi indicandola, alza appena le mani.
Fulmino Sarah con lo sguardo, mima la porta che si apre e qualcuno che entra e poi apre le braccia.
"Mi sei mancata sorellina, ma parliamo di cose serie" dice sorridendo "Perché non mi hai mai parlato del tuo fidanzato?"
"Forse perché non ti dovevi intromettere nella mia vita?" Dico alzando un sopracciglio.
"Mamma?" Tomas mi guarda dalla porta, gli sorrido.
"Vieni tesoro" corre da me e lo prendo in braccio, Justin mi raggiunge e sorrido sedendomi, prendo anche lui, do un bacio a entrambi.
"Tomas, vieni a dare un bacio alla zia" dice mia sorella sorridendo.
Tom mi guarda e annuisco sorridendo, va da lei e glielo da, comincia a spupazzarlo.
"Mamma" dice allungando una mano verso di me.
"Torna qui tesoro, Caty-lu sai che è piccolo, non gli piace essere spupazzato" dico fingendomi gentile mentre Tomas le fa la linguaccia "Tomas"
"Antipatica" sussurra per poi abbracciarmi.
Sarah cerca di non ridere "Stai ridendo Sarah?"
"No Caty, piuttosto raccontaci cos'hai fatto in Francia" dice sorridendo.
comincia a parlare vantandosi "mamma possiamo andare su?"
"Oh si, andate coraggio, vi chiamo io dopo" dico al suo orecchio, gli do un bacio sulla guancia e ridacchia scendendo, do un bacio anche a Justin e corrono su.
Torno a guardare mia sorella.
"E poi oh si, sono andata alla scala e ho visto delle ballerine meravigliose, erano leggiadre e sembravano volare" dice affascinata, io e Sarah alziamo gli occhi al cielo, allora sono andata a scuola di danza, ho imparato tante cose ma ho capito che non fa per me, ho scusate" risponde al telefono e si alza andando in cucina, sospiro stravolta "basta" fingo di tagliarmi le vene e Sarah e Margaret ridono, Henry mi viene vicino e sorride.
"Tua sorella è un po..."
"Egocentrica" dice Margaret sottovoce.
"Giusto un tantimo" dico distanziando parecchio le mani, scoppiano a ridere di nuovo.
"Com'è andata l'intervista?" Dice Sarah dolcemente, sussulto spalancando gli occhi.
"Oh ehm...bene..." dico abbassando lo sguardo "scusate vado a controllare un attimo i bambini"
Vado di sopra "ehi cuccioli" dico sorridendo, stanno giocando divertendosi.
"Ciao mamma" dicono sorridendo, mi siedo accanto a loro, do un bacio a entrambi "vi voglio bene piccoli"
Mi abbracciano "sei triste mamma?" Dice Tomas.
"Un po tesoro" mi stringono forte.
"Ehi ehi mi strozzate" dico ridacchiando, mi riempiono di baci facendomi ridere "d'accordo piccoli leoni basta!"
Ridono divertiti "ti vogliamo bene mamma"
"Ah si? Che ne dite di farmi un bel disegno della nostra famiglia? L'artista più bravo dormirà con la mamma che ne dite?"
"Siiiiiii!" dicono felici, do loro dei fogli e dei colori e cominciano a disegnare, torno di sotto passandomi una mano tra i capelli, mia sorella saluta al telefono, mi tolgo l'auricolare nascondendolo in un cassetto.
"Jess, mi dispiace ma credo di dover andare, ci vediamo presto sorellina" dice abbracciandomi, tiene una mano sulla mia spalla e io sussulto.
"Cosa stai combinando sorella?" Dico seria.
"Non so di cosa parli, devo scappare, ciao" dice sorridendo dolcemente, se ne va e mi stacco la cimice dalla spalla.
"Ma davvero?" Mi tolgo la camicia e la botto nel fuoco, diverse lucine rosse si accendono, alzo gli occhi al cielo "fai schifo nel tuo lavoro"
Metto una felpa a caso e sospiro sedendomi di nuovo accanto a Henry "era la mia camicia preferita" mormoro come una bambina.
Mi accarezza i capelli "te ne regalo una nuova?"
Scuoto la testa "tranquillo ne ho altre" sospiro "quella ragazza mi farà impazzire un giorno, se ne va, poi torna, pretende di fare quello che vuole e riparte come se niente fosse, non ce la faccio, mi stanca solo ascoltarla"
"È entrata da sola, ho aperto la porta e ha detto: 'Jessica è in casa, ciao Sarah!'" Dice Sarah divertita.
"Ahhh che pazienza!"
"Mamma!!!! Abbiamo finito!!!!" I bambini entrano sorridendo, mi salgono sulle gambe.
"E va bene fatemi vedere i vostri capolavori, ma che braviiiii!" Dico sorridendo.
"Chi ha vinto mamma?" Dice Justin felice, Sarah e Margaret lo guardano sorprese.
"Tanto ho vinto io vero mamma?" Dice Tomas.
"Non è detto mi piace molto anche il disegno di Justin" dico divertita.
"Ma tu non sei la sua mamma" dice arrabbiato, Justin abbassa lo sguardo e scende correndo di sopra.
"Tomas non si dicono queste cose" dico severamente.
"Ma è la verità, Henry non è il mio papà e tu non sei la sua mamma!" Dice con le lacrime agli occhi.
"Tomas guardami, a te manca il tuo papà?" Dico seria, annuisce "anche a Justin manca la sua mamma e dire queste è cattivo Tom"
"Scusa mamma" lo metto sul divano, Henry non c'è.
"Mi prometti che non lo fai più?"
"Si mamma"
"Bravo, ma sei in punizione"
Comincia a singhiozzare e io esco andando in camera, busso ed entro, vedo Henry che tiene Justin tra le braccia, mi siedo accanto a loro.
"Justin" dico dolcemente, mi guarda piangendo, allungo le braccia e viene da me, lo stringo forte mentre mi abbraccia, canticchio facendolo smettere di piangere "vieni ti faccio vedere una cosa bellissima, attaccati alla mia schiena"
Obbedisce, apro la finestra e mi arrampico su una grande griglia di ferro, salgo sul tetto e mi siedo mettendolo tra le mie gambe.
"Guarda il cielo tesoro" si appoggia a me e lo guarda "sai perché ci sono tutte quelle stelle?"
Scuote la testa "sono li per farci sorridere, e sai chi fa loro compagnia?"
"La mia mamma?" Dice tristemente.
"Oh si, la tua mamma è lassù, è la stella più luminosa e ti guarda dicendo 'ma guarda un po il mio leone come cresce forte e coraggioso'" gli do un bacio sulla guancia stringendolo, ridacchia "la tua mamma vuole che ogni volta che guardi cielo tu sorridi, e pensi a lei"
"Le parlo sempre sai? La mia mamma mi sente vero?" Dice dolcemente
"Si ti sente" dico dolcemente.
Sorride "grazie Jess"
"Di niente cucciolo" dico dandogli un bacio sulla guancia "Tomas non voleva dirti quelle cose, non arrabbiarti con lui okay?"
"Si"
"Scendiamo o rimaniamo ancora qui"
"Qui"
"Okay" mi sdraio e lo metto accanto a me, guardiamo il cielo sorridendo.
"Credo che la mamma sarebbe felice se ti chiamassi mamma" dice timidamente, ridacchio.
"Puoi chiamarmi come vuoi cucciolo" dico annuendo, mi da un bacio sulla guancia.
"Ti voglio bene mamma" sorrido.
"Vieni torniamo giù" si riattaca a me e scendiamo "io sono spiderman!"
Ride divertito, vedo Henry che sorride guardandoci "papa!"
Justin corre da lui "vado da Tomas okay?"
Henry annuisce, scendo di sotto e vado in salotto, non lo vedo "Tomas?"
"Stava piangendo" dice Sarah dolcemente.
Lo sento piangere e guardo la porta del mio studio "Simba" sospiro e vado alla porta "Simba qui mamma alpha, mi senti?"
"Simba non c'è" mormora tristemente, Sarah e Margaret mi guardano dalla porta del salotto, mi siedo ai piedi della porta appoggiandoci la schiena e la testa, chiudo gli occhi.
"Allora forse mamma alpha dovrebbe andare via"
"Lasciate un messaggio dopo il bip, bip" dice tristemente.
"Ciao Simba, sono mamma alpha, volevo dirti che quando tornerai a casa, ti compro un gelato e ti comunico la mia sentenza sui disegni, ah si e vorrei dirti che Justin non è arrabbiato con te e nemmeno io, e poi....ah si e poi tra poco andremo a dormire, domani c'è l'asilo, fine del messaggio, passo e chiudo"
Rimane in silenzio e anch'io, sorrido sentendo i suoi passi, mi appoggio allo stipite rivolgendo il fianco alla porta, la apre appena.
"Non sei arrabbiata con me?" Dice dolcemente.
Sorrido "no"
"E Justin?"
"No"
"E papà? Il mio papà non Henry?"
"Neanche lui è arrabbiato" dico sorridendo divertita ma rimanendo con la testa appoggiata allo stipite.
"Neanche Henry?"
"No" dico scuotendo la testa "vieni qui Simba"
Mi salta addosso piangendo, lo stringo forte "va tutto bene tesoro" dico dolcemente.
"Ho fatto piangere Justin mamma, sono cattivo, non giocherà più con me"
"Non sei cattivo tesoro, tutti sbagliano, facciamo così" lo metto a cavalcioni su di me e gli asciugo le lacrime "adesso andiamo su e gli chiediamo scusa, poi gli dai un forte abbraccio di quelli che solo noi sappiamo dare e fate pace okay?"
"Okay"
"Okay" dico dolcemente, si alza e faccio lo stesso, vediamo Henry e Justin scendere le scale, Si bloccano, tocco la testa di Tomas.
"Scusa Justin, non volevo farti piangere" dice Tomas dolcemente.
"Non sono arrabbiato" dice Justin dolcemente, scende e si abbracciano forte.
"Bene ora, darò la mia sentenza, il vincitore è...Henry!!!!!!!" Dico divertita.
"Ma non è giusto non ha fatto un disegno!" Dicono ridendo.
"Papà hai fatto un disegno vero? Se no non puoi avere il premio"
"Qual'è il premio?"
"Dormire con la mamma" dice Tomas.
"Ho fatto tantissimi disegni" dice Henry convinto "magari dopo te li faccio vedere tutti" si avvicina sensualmente e mi bacia, sorrido appena ci stacchiamo.
"Voglio vederli allora"
"Uffa quindi noi non possiamo dormire con la mamma" dice Tomas tristemente.
"Sei cattivo papà" dice Justin mettendo il broncio.
"Come premio di consolzione vi portiamo al McDonald's che ne dite?" Dice Henry sorridendo.
"Siiiiiii!!!!"
"Andiamo a cambiarci coraggio, uno due, uno due" saliamo, facciamo loro la doccia e li vestiamo.
Ci cambiamo anche noi, scendiamo di sotto e vediamo le ragazze già pronte "pronti?"
"Si" dicono tutti, prendo la borsa e di nascosto, ci faccio scivolare dentro una pistola.
Prendiamo due macchine e andiamo al McDonalds, incontriamo gli altri e ci sediamo, presento a tutti Henry, Margaret e Justin, mangiamo divertendoci.
"Ehi Jess" dice Peter sedendosi accanto a me.
Lo guardo, indica le due ragazze davanti a me "sono loro"
Le guardo attentamente "chi siete?"
"Io sono Amanda Caliner" dice una bionda, con gli occhi marrone chiaro, aveva uno sguardo fiero e sorridente "è un onore conoscerla signorina Adams, ho sentito molto parlare di lei e dei suoi lavori soprattutto quelli in Russia, lei è il mio esempio"
La guardo sorpresa "in Russia?" Dice Henry curioso.
Sussulto e lo guardo supplicante.
"Il più grande spacciatore russo, non lo sapete? Vatislavick, trafficava droga ma anche donne"
"Bambini andate a giocare sugli scivoli" dico gentilmente, obbediscono felici.
"La nostra regina ha finto di essere una delle ragazze che sarebbero state vendute era sola e molto coraggiosamente ha preso quei brutti ceffi e li ha-"
"Buttati in mare" dice Perer interrompendola con uno sguardo di fuoco, mi batto una mano sulla fronte sospirando.
"Non ce la faccio" dico esasperata.
"Che lavoro fai esattamente?" Dice Margaret confusa "non eri una giornalista?"
"Oh no, noi facciamo parte dell'FBI" Dice Amanda.
"Amanda, vuoi anche dire il codice di identificazione?" Dico guardandola male.
Abbassa lo sguardo "no io oggi non ce la faccio, basta, vado a vedere i bambini, magari loro mi rilassano e mi danno cinque secondi di tregua" mi alzo ed esco innervosita, salgo anch'io sul gioco "e va bene fate scivolare anche me"
"Mamma!" Dice Tomas ridendo.
Scivolo giù e sbuffo una volta a terra.
"È troppo corto, non fai in tempo a salire che sei già a terra uffa" dico annoiata.
I bambini ridono "e va bhe, rifacciamolo"
Henry pov's
Guardo Jessica che sale sullo scivolo per i bambini, la guardo dolcemente.
"Amanda devi controllarti quando parli" dice Peter serio.
"Scusa" dice lei abbassando lo sguardo.
"Peter in cosa consisteva la missione di oggi?" Dice Sarah seria.
"Un ricco imprenditore, ha ucciso tre suoi rivali e ha fatto bruciare le loro case con le loro famiglie all'interno, c'erano anche dei bambini e....sono morti tutti...Jess doveva ucciderlo" dice serio.
Sussulto, tutti stanno in silenzio "ecco perché è scappata quando gliel'ho chiesto"
"Henry, non giudicare Jessica per quello che fa, lei non è cattiva, lei è..lei protegge tutti, ama suo figlio e la sua famiglia come nessuno di noi potrebbe fare, se noi potessimo amare l'1% di come ama lei, non ci sarebbe niente di tutto quello che vediamo attorno a noi, quando le hanno detto della missione, quando le hanno detto dei cinque bambini morti lei ha accettato, senza esitare, lei protegge, combatte, ha perso tanto, ma continua ad andare avanti, David era la sua vita e dopo di lui non si è avvicinata a nessun uomo, abbiamo brindato a questo Henry, lei è sempre stata la nostra ancora di salvezza, tu sei la sua, non hai idea di quanti uomini vorrebbero essere al tuo posto, lei è l'essenza pura di ciò che è bello, ha i suoi difetti, ma ha dei pregi che molti vorrebbero, è coraggiosa, quella volta in Russia l'ha resa forte, l'ha resa ciò che è, per questo non vuole ricordarlo, non ha mai raccontato cosa successe, tutto ciò che sappiamo è che tornò, con tutte le ragazze e gli uomini, erano tutti morti, non sappiamo cosa le fecero, cosa no, era ferita ma non disse niente, tornò in silenzio, aveva solo diciotto anni, non guardare solo ciò che appare, guarda ciò che ha dentro e proteggila, la conosco da quando eravamo bambini, è cresciuta all'inferno Henry, ha cominciato a vivere quando sua sorella è andata via di casa"
"Caty è cattiva" dice Sarah.
"Non fidatevi di lei, usa gli uomini e poi li abbandona come dei cani, se Jessica è un angelo, Caty è il diavolo, sono gli opposti, non datele troppe confidenze, non se ne andrà per parecchio tempo, sospettiamo che stia tramando qualcosa contro Jessica, per questo la stiamo tenendo d'occhio"
"Ha piazzato delle cimici sulla camicia di Jessica oggi, l'ha bruciata nel camino" dice Sarah seria.
Qualcuno si schiarisce la voce.
"E così eravate qui razza di sfaticati" dice l'uomo ghignando, sembra un armadio, è enorme, ha i capelli neri e gli occhi azzurri come il ghiaccio, il suo sguardo è severo, deve essersi allenato parecchio.
Tutti si irrigidiscono, si alzano sull'attenti "buonasera capo"
"Riposo signori, dov'è il vostro capitano?"
"Non è qui in questo momento signore" dice Sarah seria.
"Lo vedo signorina" dice lui serio, punta lo sguardo su di noi "e voi chi siete?"
"Lui è Henry signore, il compagno del capo" dice Peter teso.
"Non ho chiesto a te ragazzo"
"Henry Wilson" dico porgendogli una mano, la stringe stritolandola e ricambio con forza.
"Mi piaci ragazzo, ma attento a quello che fai, impara contro a chi metterti, non sfidare chi non conosci" dice serio.
"Lo terrò a mente" dico sfidandolo con lo sguardo, Peter impallidisce, l'uomo scoppia a ridere.
"Ahhh sei proprio come la nostra regina, potrei ucciderti ma non lo farò" dice divertito, mi guarda fiero "sei a posto, siediti pure adesso, ma che meravigliosa ragazza, chi siete signorina?"
"Mi chiamo Margaret signore" dice stringendogli la mano, spero non stringa come ha fatto con me o le romperà la mano.
"Mi chiamo Edgar e sono il capo di questi ragazzi e del giovane Adam" dice fiero "in ogni caso chi di voi mi dice dov'è la bellissima Jessica?"
"Non c'è"
"Non mentire ragazzo sappiamo entrambi che lei e Sarah non si dividono mai" dice innervosito
"Capo" la voce di Jessica fa girare tutti.
"Eccola" dice sorridendo, diventa subito severo.
"Mi scuso per la maleducazione del mio team, mi sono allontanata un attimo per controllare i bambini" dice lei seria.
"Eri stata convocata nel mio ufficio signorina" dice corrugando la fronte, sembra un padre severo, tutti abbassano lo sguardo tranne Jessica.Jess pov's
Questa proprio non ci voleva.
"Ne sono consapevole e ho deciso di non venire infatti" dico fredda.
"Non accetto questa ribellione" dice serio.
"E io non accetto questa missione, non porterò la mia squadra a morire, ho già perso due ragazzi, non farò morire gli altri, abbiamo dei figli, una famiglia, non siamo le vostre marionette, io non accetto" dico seria.
"Sono ordini del presidente Jessica, mio dio perché sei così testarda?" Dice dando un pugno sul tavolo.
"Trovati qualcun altro per questo lavoro" dico arrabbiata.
"Jess" dice Peter preoccupato.
"Signori state disturbando gli altri clienti, vi prego di-"
"Sta zitto!" Diciamo io e Edgard furiosi, il commesso ci guarda terrorizzato e se ne va.
"Non ti sopporto quando sei cocciuta! Voi siete gli unici che potete farcela e tornare, non c'è una squadra forte come voi, gli altri moriranno tutti" dice serio calmandosi.
"Adularci non servirà a niente" dico decisa.
Ringhia frustrato "Jessica ti prego! Perché devi ribellarti sempre? Sono stanco di combattere con te"
"Allora smetti di insistere Edgard, abbiamo sempre obbedito, abbiamo ucciso, ingannato, abbiamo preso i delinquenti peggiori, abbiamo eseguito gli incarichi più rischiosi ma adesso ci state mandando a morire, siamo forti ma non siamo pazzi"
"Non ho mai detto questo, so che è pericoloso, per questo non mando altre persone, gli altri morirebbero tutti! Non avrei mai accettato l'incarico se non avessi la certezza che voi tornerete, voi siete il nostro team migliore, sono ordini del presidente non posso rifiutare" dice disperato guardandomi.
"Facciamo a votazione, io mi asterrò dal voto" dico seria.
Mi guarda con una scintilla di speranza "sapete tutti quale sarebbe la missione giusto?" Annuiscono, metto una mano sul tavolo "pensateci bene è l'ultima votazione, se decideremo di no dovrai mandare qualcun altro, se esce si lo faremo"
"D'accordo" dice serio, guardo i ragazzi negli occhi.
"Pronti? Chi vota si?" In tre alzano la mano.
"Chi vota no?" In cinque alzano la mano "Sarah?"
Trema spaventata "non voglio morire" dice spaventata.
"Allora vota no" dico seria.
"D'accordo allora, avrete dei morti sulla coscienza" dice serio.
"Bene" dico guardandolo male, se ne va senza salutare, mi avvicino a Sarah "respira Sarah, va tutto bene, non andremo guardami, Sarah non perderti guardami" mi guarda negli occhi, le accarezzo una guancia gentilmente "è tutto okay, respira lentamente"
"Okay" respira lentamente calmandosi "grazie Jess"
"Di niente" mi risiedo "cercheranno di convincerci, punteranno ai più deboli, state attenti"
"Si capo" dicono seri, li guardo tutti uno a uno e sorrido.
"Siete forti ragazzi, dimostiamo loro che la squadra regale non è un gioco"
"Si" mi guardano convinti, i bambini tornano da noi.
"Mamma vogliamo dei milkshake"
"Ah si? E dove li prendiamo?" Dico divertita.
"Andiamo mamma dai!"
"E va bene, offro io, venite bambini" mi alzo e andiamo alla cassa, ordinano ognuno un milkshake, sorrido divertita pagando.
Il commesso mi fa uno sconto regalandomi un milkshake al cocco.
"La ringrazio" torniamo a sedere.
"Mi ha regalato un milkshake" dico sorridendo.
"Chissà perché" dice Peter divertito.
"Forse perché sembravo biancaneve con i dieci nani" dico indicando i bambini, ridacchiano divertiti.
Bevo il mio milkshake "vorrà dire che dovrò spolverare il mio repertorio da bullo, per tenere lontani gli uomini che ci provano con te" dice Henry scrocchiandosi le dita.
Sorrido divertita.
"Davvero?" Dico guardandolo.
"Oh si" mi bacia a stampo e sorrido.
"Stupiscimi signor Wilson" dico divertita.
"Oh si rimarrai a bocca aperta mia cara"
Ridacchio "okay"
"Mamma mi allacci la scarpa?" Dice Justin dolcemente, sorrido.
"Vieni" mi fa vedere il piede "il delfino spicca un salto, e poi nuota attorno a un altro, si immerge in profondità finché in superficie non tornerà" canticchio dolcemente, sorride felice.
"Grazie mamma"
"Prego cucciolo" dico dandogli un bacio sulla fronte, ricomincia a bere il suo milk shake.
Noi adulti cominciamo a parlare divertendoci, torniamo a casa verso le undici vedendo i bambini dondolare stanchi, sorrido.
"dormite da me giusto?" dico in macchina.
"io si" dice Margaret imbarazzata.
"torno a casa tranquilla" dice Henry dolcemente.
Annuisco un po' delusa, mi da un bacio sulla guancia "ci vediamo domani?"
"A che ora?"
"vado io a prendere i bambini e poi venite a pranzo da noi, Sarah per te va bene?"
"come? Anch'io?" dice sorpresa.
"è ovvio Sarah, fai parte della famiglia" dico confusa.
"i...i...io va bene, vengo volentieri" dice dolcemente.
Sorrido con affetto "ragazze domattina vi va di fare compere?"
"mi piace fare shopping!" dice Margaret sull'attenti, la guardo sorpresa e poi scoppio a ridere.
"perfetto allora, Sarah?"
"va bene"
"mi sento il quarto in comodo in questo momento" dice Henry divertito, scoppiamo a ridere.
"in realtà lo sei" dice Margaret divertita.
"grazie sorellina, ti voglio bene anch'io" dice con una smorfia, rido ancora di più.
"oh mamma mia non ce la faccio"
Vedo qualcosa di strano in lontananza, deglutisco rumorosamente.
"Jess?" dice Sarah preoccupata.
"cambia corsia Jess!" dice Henry spalancando gli occhi.
Guardò il camion terrorizzata "mamma?" dice Tomas spaventato.
"Tomas" sussurro spaventata, cerco di respirare e giro con forza il volante schivando il camion all'ultimo secondo, accosto e mi fermò, esco velocissimo e cerco di respirare cercando di reprimere il panico che mi fa tremare come una foglia, lacrime calde mi rigano il viso.
"Jess" dice Henry abbassandosi accanto a me.
"stava per venirci addosso" dico tremando e piangendo, mi abbraccia.
"sta tranquilla piccola è tutto okay ora" dice dolcemente.
Piango sul suo petto "oh dio mi dispiace, state bene?" la voce di un uomo arriva dalle nostre spalle.
"ma è impazzito?! Era contromano! Ci sono dei bambini a bordo!" urla Sarah furiosa, mi stacco appena e mi guardo le mani, siamo a terra.
"mi dispiace Henry ero bloccata e non riuscivo a muovermi" mormoro agitandomi, mi prende le mani.
"Jess è tutto okay" dice dolcemente "avrei girato io il volante se non ce l'avessi fatta, calmati ora, va tutto bene" mi tira di nuovo a se e inspiro il suo profumo.
"Henry" sussurro dolcemente.
"Shhh è tutto okay" mi accarezza la schiena, mi bacia il collo dolcemente.
"mi fai il solletico" dico sorridendo appena.
"ah si?" dice sorridendo sulla mia pelle, rabbrividisco.
"ti stai approfittando di me, solo perché sono debole in questo momento" dico dolcemente.
"scema non approfitterei mai di te" mi stringe più forte "sei la mia leonessa piccola, posso averti anche senza questa debolezza"
"che scemo, grazie Henry" dico dolcemente.
Si stacca dolcemente e mi asciuga il viso sorridendo con affetto.
"devo sembrare un panda" dico ridacchiando.
"sei bellissima lo stesso" dice dolcemente, sorrido appena.
"magari lo fossi" lo bacio a stampo "voglio solo tornare a casa"
"andiamo" mi alzo e lui mi aiuta, barcollo e mi fa salire dal lato del passeggero.
Parla con Sarah, Margaret e l'uomo "bambini state bene vero?"
Vedo Tomas piangere "vieni qui tesoro"
Lo prendo in braccio e mi stringe piangendo terrorizzato, lo stringo forte "mi dispiace cucciolo è tutto okay, va tutto bene, tranquillo, ci sono io adesso" dico dolcemente.
Gli altri salgono e ripartiamo in silenzio, il bambino piange mormorando 'papà' continuamente.
"Tomas è tutto okay, basta piangere, andiamo a dormire okay? Va tutto bene, dormi con me? Ti va?" annuisce tirando su col naso, gli accarezzo il viso con entrambe le mani e gli do un lungo bacio sulla fronte "andiamo"
"Justin non viene?" dice singhiozzando.
"vuoi?" dico al bambino, annuisce con gli occhi lucidi "rimani" dico a Henry.
Sorride appena e annuisce, entriamo in casa e do a Margaret una camera "è tutta tua, sistemati come vuoi, puoi anche cambiare la posizione, fai come se fossi a casa tua okay?" dico con affetto.
Annuisce e mi abbraccia "grazie Jess, come ti senti?"
"sto bene, mi dispiace per... prima, mio marito è morto in un incidente, eravamo tutti e tre in macchina" dico tristemente "ho...una specie di fobia"
Mi stringe forte "mi dispiace tanto Jess, grazie di tutto"
"è un piacere tesoro, buonanotte" mi stacco e le sorrido, vado in camera e vedo i bambini con i pigiami, mi spoglio e metto il mio, ci sdraiamo a letto e li faccio addormentare, mi alzo accendendo l'abat-jour, spengo la luce e chiudo la porta.
Vado in salotto e vedo Henry che guarda il camino acceso.
"Henry" dico dolcemente, mi guarda e sorride appena, mi allunga una mano, la prendo e mi fa sedere sulle sue gambe, si appoggia sullo schienale del divano, scivolo a sedere accanto a lui, tengo le gambe sulle sue e mi appoggio a lui, mi accarezza il braccio e mi da un bacio dolce sulla fronte.
"come ti senti?"
"bene" dico dolcemente "ehi Henry, scusa se ti ho fatto preoccupare"
"ehi, sei la mia ragazza no? L'importante è che tu stia bene ora" dice dolcemente, lo guardo dolcemente.
"cosa avrò fatto per meritarmi un uomo così" dico sospirando teatralmente.
Sorride "che scema"
"Vieni qui" lo tiro a me e lo bacio dolcemente "grazie Henry"
"se mi ringrazi così tutte le volte, ti consolo sempre" dice maliziosamente, scoppio a ridere divertita.
"che pervertito" gli do una piccola spinta sulla spalla e lui sorride,mi bacia ancora.
"ti amo Jess" dice dolcemente, gli accarezzo una guancia e sorrido guardandolo.
"ti amo anch'io Henry" lo bacio profondamente, verso mezzanotte lo faccio andare a letto, vado in cucina e bevo un bicchiere di latte e cacao, penso a David, guardo la sua foto e la prendo, sorride con me tra le braccia mentre rido, siamo sulla spiaggia.
Sorrido appena "proteggimi David, ho bisogno di qualcuno che mi protegga" dico dolcemente.
"Jess sei ancora sveglia?" Margaret entra in cucina.
"si, scusa ho fatto rumore" dico dolcemente "vado a letto" metto a posto la foto e lei la guarda dolcemente "buonanotte, Mag"
Vado in camera e mi stendo dal lato opposto a Henry per avere i bambini nel mezzo, mi addormento lentamente.