Capitolo 2

28 1 0
                                    

"Ah..buongiorno"disse Hanna riprendendo fiato
"Signorina ha intenzione di prenderla per le lunghe?"disse il signor Davidson cambiando voce.
"No,mi scusi signore,vado subito".

Verso le 22:00 Hanna aveva finito di sistemare tutta la casa,ma si accorse di aver saltato la camera da letto del figlio del signor Davidson..
Salì le scale ed attraversò il lungo corridoio tappezzato di rosso fino ad arrivare all'ultima porta.
Tutto era così elegante e perfetto in quella casa.
Hanna avvicinò la mano alla porta nell'intento di bussare,la guardò per un secondo sospirando e poi bussó.
《Toc toc》
"Avanti"disse con tono formale
Hanna aprì la porta di scatto
Pensava di trovare una stanza perfettamente in ordine senza neanche una briciola per terra e con l'armadio sempre ordinato...e invece trovò la stanza di ogni normale ragazzo di 19 anni,con poster atttaccati alla pareti e vestiti sul letto.
Hanna entrò restando un attimo esitante sul ciglio della porta,quando il suo sguardo si incrociò con quello del ragazzo.
"Ah sei te.."disse con tono quasi felice.
Hanna rimase immobile a guardarlo mentre si alzava dal letto.
"Vuoi entrare o vuoi rimanere lì a guardarmi per tutta la sera?"disse ridacchiando
"Lo so che sono bello..ma non guardarmi troppo"ridacchió di nuovo
Hanna entrò con il suo set per le pulizie e silenziosa prese lo straccio sotto gli occhi attenti di Erik.
"Signorino Erik le dispiacerebbe alzare i piedi?"disse Hanna con lo sguardo basso
"Ma per chi mi hai preso?per mio nonno?"
"Chiamami pure Erik e soprattutto non darmi del LEI"
Hanna continuò a pulire il pavimento mentre Erik si stese sul letto fissando il tetto
"Io odio questa vita,odio mio padre,lui lo sa"
Hanna si girò curiosa guardandolo per un attimo
"Mia madre è morta quando avevo solo tre mesi"il suo sguardo si incupí.
"Era gravemente malata..."Si fermò un attimo.Hanna lo guardò stupita,forse dal fatto che parlasse con una sconosciuta di una cosa così privata.
"Ora sono rimasto con mio padre"
"Pensa solo al lavoro ed ai soldi..,ma a me...mai"
Sospirò
"Tutti credono che io sia il classico principino che se la tira ..e questo mi sta rovinando la vita"
"Fai questo, fai quest'altro,vai qui vai qu.."
"Io non mi lamenterei così tanto"Hanna lo interruppe facendo cadere il silenzio.
"Ce lo avessi io un padre...o una madre..ma sono sola"poggiò lo straccio e si mise a sedere su una sedia con nonchalance.
"Sono scappata a sette anni da Mali,il mio paese natale..c'era la guerra..ed è lì che mio padre morì"
"Io e mia madre decidemmo..anzi lei decise, di scappare e non fare mai più ritorno.."
"Ma una volta che fui salita sulla barca...,lei non c'era"
"Bambini che piangevano mamme disperate..ed una grande tempesta sopra cinquecento persone,che volevano sopravvivere."
"Sbaracai in Gran Bretagna e lì mi misi in cerca di una casa"
"Ero sola,a sette anni"
"Ho dormito per tanto tempo sotto ad un ponte chiedendo carità.."
"Poi circa dieci mesi dopo lo sbarco..,arrivò il mio angelo custode."
"Emy,era un anziana signora che mi prese e mi portò a casa sua,non facendosi tante domande su chi fossi o che passato avessi.."
"Mi portò con lei e mi accudí come una figlia fino a 16 anni..,quando volò via"
"Mi cadde il mondo addosso"
"E da quel giorno io dormo per strada"
"Aspettando un altro angelo custode che si prenda cura di me e che mi ami..."

Impossible loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora