Cap. 28

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"Bisogna essere un po' matti per essere felici." 

[..] Decisi di uscire qualche secondo fuori.

Appena misi piede in quella terrazza, vidi davanti a me un panorama stupendo.

Potevo vedere tutta Chicago illuminata, era qualcosa di veramente stupendo.
Peccato che tutto ciò durò poco. Infatti dopo vari istanti sentì il respiro di una persona soffiarmi sul collo.

Mi bastò come sempre sentire l'odore del suo profumo per capire chi fosse.

"Margot" disse questo, mentre io sbuffai.

"Stavo andando dagli altri, tra poco scatta la mezzanotte." Dissi, pensando che mi lasciasse andare.

"Voglio passarla con te questa mezzanotte. Senza gli altri." Rispose serio.

"Ethan, te lo ripeto, non puoi fare sempre così." Dissi, stanca.

"Mi dispiace, seriamente. Anno nuovo, vita nuova, no? Cambierò, o almeno ci proverò. Per il momento apri questa busta." Disse porgendomi una busta piccolina.

"Ma che cosa è?" Chiesi, avendo quasi paura di aprirla.

"Aprila e basta, senza fare tante storie." Rispose con fare autoritario.

Feci come disse lui, e i miei occhi videro una chiave. Stavo tenendo in mano una chiave. Ma chiave di cosa?

"E questa chiave che significa?" Chiesi, continuando a non capire.

"So che sembra una cosa da matti, ma andiamo a vivere insieme. Non sarà niente di impegnativo, possiamo anche solo frequentarci o essere amici, o quello che vuoi Margot. Voglio solo averti nella mia quotidianeità, nei miei giorni. Voglio svegliarmi con te, e dormire con te ogni notte, senza fare sesso o qualsiasi altra cosa. Assolutamente no, rispetterò i tuoi tempi e avrò cura di te. Quando mi dicesti perchè con Madison non avessi fatto tutto questo casino, beh la risposta è che di lei non mi interessava niente. Tu mi stai incasinando la vita, e mi stai facendo perdere la testa. Ho bisogno di stare con te sempre per vedere fino a che punto arriveremo." Disse tutto ciò fissandomi dritto negli occhi.

Ero del tutto spiazzata.

"Sei serio?" Fu l'unica cosa che riuscì a pronunciare.

"Serissimo. È da folli, ma tanto noi di normale non abbiamo nulla. Abbiamo detto 'mai più' e mai più sarà. Ci saranno incomprensioni, sicuramente, ma resterà sempre il nostro 'mai più'." Disse, mettendo le sue mani attorno alle mie guance.

Non sapevo che fare. Era una cosa completamente folle, da matti. Non eravamo niente, eppure una parte di me lo voleva.

In questo momento avevo un conflitto interno. Lotta tra cuore e cervello.

Il cervello mi urlava di scappare, che sarebbe stato tempo perso e forze sprecate. Che mi sarei solo fatta male.

Il cuore mi implorava di stare con lui per sempre.

In quel momento, l'unica cosa che feci fu quella di seguire il mio istinto.

Chi vive d'istinto e d'istanti non sbaglia mai, giusto?

Lo guardai dritto negli occhi, e senza dire nulla, misi le braccia attorno al suo collo e lo baciai.
Lui mi strinse, e le sue mani circondarono con forza la mia vita.

In questo momento perfetto, mancavano solo i fuochi d'artificio, che arrivarono subito dopo.

"Buon anno piccola." Disse Ethan, appena ci staccammo, dandomi un bacio sulla fronte.

Restammo qualche secondo a goderci quella scena completamente perfetta, dopodichè raggiungemmo gli altri giù.

Ora che avrei passato tutti i miei giorni con Ethan, probabilmente avrebbe dovuto spiegarmi tante cose. Ma a questo ci avremmo pensato dopo.

"Ecco a te la pillola. E buon anno a tuttii" dissi porgendo la pillola a Maya, e andando ad abbracciare tutti quanti.

"Ma questa pillola per caso l'hai fabbricata tu?" Disse Maya ironicamente, visto il tempo che ci avevo impiegato a prenderla. Io risi, perchè sapevo cosa fosse successo in realtà.

Le ragazze mi guardavano con fare indagatorio, e sapevo che poi avrei dovuto raccontare tutto quanto, passo per passo.

"Auguri principessa, ma dov'eri finita?" Disse Tyler, venendomi incontro e abbracciandomi.

"Auguri Ty. Dovevo prendere una cosa per Maya, ma l'importante è che ora sono qui." Risposi ricambiando l'abbraccio, mentre il mio sguardo finì automaticamente su quello di Ethan, che ci stava fissando.

Non sapevo decifrare bene quell'espressione, ma notai un ghigno, si stava prendendo gioco di Tyler. Magari perchè sapeva che sarei stata sua e basta, sapeva di avere un effetto unico su di me. E magari, sapevamo entrambi che avesse ragione.

Passammo altre ore a bere e ballare, il nostro nuovo anno insieme era appena iniziato.

Erano le 5.30 di mattina, altri ragazzi invitati alla festa iniziarono ad andarsene. Mentre noi, dopo aver pulito tutti insieme, ovvero togliere qualcosa dal pavimento e tirarci il mangiare addosso, (se tutto ciò possa definirsi 'pulizia'), decidemmo di dormire tutti quanti da Gabe.

C'era già qualcuno crollato sul divano, chi invece direttamente sul pavimento, tra questi anche Ethan ne faceva parte.

Io e Julia trovammo una stanza libera e ci sistemammo lì. Fortunatamente eravamo troppo stanche per affrontare discorsi alquanto lunghi.

Ethan e Margot andranno a vivere insieme, chi l'avrebbe mai pensato? Una scelta così azzardata e istintiva. Ma sarà tutto rose e fiori?
Con loro niente è dato per scontato.😘❤

Come un UraganoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora