La colomba e la cornacchia

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La primavera, lieve e serena cominciava a danzare sul seme bianco e freddo con cui l'inverno aveva ricoperto la terra.

Ad ogni sua piroetta esso svaniva, scoprendo il ventre nero e molle dell'antica Madre, pronta di già a partorire vita nuova.

Il cielo, limpido come l'occhio d'un neonato, lo si poteva respirare.

Davanti alla piccola parrocchia del paese si era già radunata molta gente.

Chi aveva già cominciato a mangiare le crescente calde, farcite d'ogni salume, che le brave massaie servivano allo stand gastronomico, chi a tracannare bicchieri stracolmi di vino sanguigno, chi a comprare i biglietti della lotteria, indetta dal parroco stesso che, vista la Pasqua in arrivo e visto il fratello, proprietario di un numeroso gregge, aveva pensato bene di dare come primo premio un agnellino.

Davanti alla porta spalancate della chiesa, da cui usciva l'odore pungente dell'incenso e della cera fusa, il vecchio prete ringraziava i fedeli,

radunati ad ascoltarlo, sottolineando che gli introiti di quella festa sarebbero stati usati per la ristrutturazione della casa del Signore e della statua della Madonnina, a cui tutti loro -e a quel punto giunse le mani, come per pregare- si erano rivolti, almeno una volta nella vita, per chiedere una grazia.

La statua era situata esternamente, sul lato sinistro dell'entrata della chiesa, posta su di un piedistallo di marmo su cui erano incisi, in latino, i primi versi di una preghiera Mariana.

.

Dolcemente austera, mirava quei volti che ben conosceva, ascoltava quelle voci note di cui aveva sentito le preghiere e le suppliche, che di tanto in tanto erano sfociate in bestemmie.

Ma cos'è la bestemmia,se non la preghiera rabbiosa rivolta ad un genitore che non ascolta?

E Lei lo sapeva e con le mani alzate pareva richiamare ogni anima, promettendo amore incondizionato.

In quell'istante, mentre Don Luigi invitava tutti i partecipanti a comprare altri biglietti della lotteria e a gustare senza sensi di colpa,le focacce e le torte preparate con amore dalle pie donne, sostenendo-"non si fa peccato di gola a mangiare per una buona causa"- arrivò... .

...Un tardivo fiocco di neve, la materializzazione d'un pensiero d'amore, e tutti si fermarono, rimanendo come statue, e l'aria parve solidificarsi e tutto sembro' come racchiuso in una sfera di cristallo.

Il vociare degli adulti, le risa dei bambini, la parola d'ogni creatura si ammutolirono davanti all'apparizione della pace.

La colombella frullò tre volte sui volti incantati dei paesani poi andò a posarsi sulla testolina della Vergine.

Fissò quell'ammasso di corpi coi suoi occhietti lucidi e neri, che colpivano il cuore di chi li incrociava, così in contrasto con il candore immacolato di quelle piume.

Come se, chi l'aveva creata, avesse voluto macchiare quel simbolo di purezza con due gocce di peccato, per ricordarci che nessuno è innocente.

" OH!" -gridarono i bambini

"Guarda che bella!-facevano loro notare i genitori e i nonni- si è posata proprio sul capino della Madonnina. Che carina!"

" Porta bene!" Esclamò' una bella signora, sputando pezzi di bolo dalla bocca piena.

"Avrà fame" -intervenne una ragazza avvinghiata ad un giovanotto sorridente.

"Si"-annuì una signora, lanciando al suolo un pezzetto di cibo, e tutti la imitarono.

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⏰ Last updated: Jul 26, 2017 ⏰

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La colomba e la cornacchia.Where stories live. Discover now