42

42 7 2
                                    

Il porto quella mattina era pieno di gente, ma non fu un problema per un gruppo di membri del Team Skull arrabbiati farsi spazio fra la gente. Lo fu quando dovettero trovare qualcuno che li potesse portare alla meta in mezzo al mare. Se fossero rimasti bloccati li dov'erano allora non avrebbero proprio potuto fare nulla per Mako. Il miracolo avvenne quando videro in mezzo alla folla un membro della Fondazione, che stava venendo loro incontro. In pochi secondi, Gladion propose al gruppo di fingere una missione da parte del capo, il cui contenuto non era disponibile sapere ad un semplice dipendente. Non era un granché, ma era l'unica carta che potevano giocarsi con tutto quel poco tempo.
Si prepararono a calarsi nella parte dei bravi scagnozzi. Il membro, che si scoprì essere una ragazza li aveva ormai raggiunti. Decisero che sarebbe stato Enzo a interpretare la parte del capo del gruppetto. Stava aprendo bocca quando la ragazza lo fermò.
- Sono ore che vi aspetto! Mako ha bisogno di voi, non abbiamo un minuto da perdere.- fece dietrofront e andò decisa verso un motoscafo bianco. I ragazzi si guardarono piuttosto interdetti l'un con l'altro ma non fecero obiezioni e la seguirono. Salirono in fretta e prima ancora che potessero rendersene conto avevano già lasciato il porto. A Gladion parve parecchio strano che un membro della Fondazione stesse aiutando lui e tutta quella gente. Poteva essere una trappola e se così fosse stato, ci era cascato con tutte le scarpe.
- Chi sei tu? Ti ha mandato Mako a prenderci?
- Mi chiamo Sienna. Mako è arrivata ore fa all'Aether e ha avuto uno spiacevole incontro con la direttrice.
- Che le è successo?!- urlò Noemi, sovrastando senza fatica il rumore dello scafo e delle onde che si infrangevano sul mezzo.
- Hanno lottato e la direttrice ha giocato sporco. Ha fatto lottare tutta la sua squadra contro uno solo dei pokémon di Mako, dato che l'altro era finito subito KO. Ovviamente ha perso, e dopo essere stata tramortita da un dipendente è stata rinchiusa in una stanza, separata dai suoi pokémon. Non appena ho visto dove l'avessero messa, sono corsa ad Ula Ula, sperando nell'aiuto di qualcuno.
- Perché non sei intervenuta tu subito?
- Non ce l'avrei mai fatta a salvare lei, i suoi pokémon, senza farmi sgamare dalla direttrice da sola! Avevo per forza bisogno di qualche tipo di supporto.
- E sentiamo, come hai intenzione di far introdurre dei suoi colleghi dentro la base?
- Nessuno, a parte la direttrice e i due dipendenti che hanno portato via Mako e le pokéball sanno che lei è stata all'Aether Paradise. Io ho spiato tutta la scena riuscendo a non farmi vedere. Basterà evitare le persone che potrebbero connettere la vostra presenza con la sua.
I ragazzi stavano riempiendo Sienna di domande, mancando quelle che Gladion riteneva fondamentali.
- Hai un grosso problema a cui stai andando incontro e che non hai tenuto in considerazione: la prima fra tutte è la mia presenza. Se mi vedessero mi riconoscerebbero subito e mi bloccherebbero subito.
- Credimi, nessuno farà caso a noi oggi. A quanto pare la direttrice ha organizzato qualcosa di grosso e ha ordinato l'evacuazione della struttura, lasciando ben poche persone. Io in teoria non avrei dovuto esserci, ma fortunatamente sono riuscita a rubare delle carte magnetiche dalle persone giuste.
Gladion rimase pietrificato. Per mandare via tutta quella gente vuol dire che sta facendo qualcosa che è legata in qualche modo all'Ultramondo..! Joe, con grossa sorpresa da parte sua, azzeccò la seconda domanda importante, nonostante ormai fosse piuttosto tardi, dato che si intravedeva la struttura.
- Chi ci dice che le tue non sono tutte cazzate? Magari arriviamo là e ad aspettarci troviamo solo i tuoi amici pronti a rinchiudere anche noi! Come facciamo a fidarci di te?
Sienna si voltò, sorridendo. - Mako non si è fatta degli amici solo nel Team Skull, sapete?

Man mano che si avvicinavano, Sienna cercò di fare sempre meno rumore con quella bagnarola. Sembrava che avesse detto la verità riguardo alla mancanza di personale: il porto era sempre colmo di dipendenti al lavoro, mentre ora non c'era proprio nessuno. Questo non voleva dire che avrebbero potuto abbassare la guardia. Non erano del tutto soli. Il piano, nel caso avessero incontrato qualcuno, era quello di mantenere la calma innanzitutto, poi si sarebbero affidati alla ragazza, che avrebbe detto di essere la loro guida durante un compito che gli era stato assegnato da Guzma. Nessuno sarebbe andato a chiedere conferma a Lusamine, dato che aveva imposto il divieto assoluto di disturbarla. Se qualcuno avesse creato problemi, allora sarebbero passati alle maniere forti. Erano comunque sette persone con sette pokémon. Le probabilità di essere sconfitti tutti insieme era piuttosto scarsa.
Dopo aver appurato che la via fosse libera, attraccò il motoscafo e li fece scendere velocemente. Attraversarono il piazzale, entrarono e si infilarono a fatica nell'ascensore. Sienna dovette inserire un sacco di codici prima di poterlo far partire. Le misure di sicurezza erano cento volte più intense di quel che Gladion si ricordasse. Fortunatamente filò tutto bene e riuscì a farlo funzionare, scattando verso l'alto. Su uno schermo aprì una pianta del piano.
- In questa stanza è rinchiusa Mako. Dubito che la direttrice l'abbia lasciata incustodita, per cui tenetevi pronti a lottare. Posso occuparmi io delle pokéball, quelle sono facilmente raggiungibili. Potrei scommettere che non appena metteremo KO eventuali guardie scatti qualche allarme. Quindi tenetevi pronti alla fuga immediata.
L'ansia era palpabile dentro quel dannato ascensore, ma la fiducia nella riuscita del piano la era molto di più. Gladion strinse forte i pugni.
Ti fermerò, Lusamine!

Si era svegliata senza forze e senza pokéball, dentro quella che sembrava essere una stanza dell'Aether Paradise, simile a quella dove aveva dormito una volta. Dopo averci passato una notte sapeva già che non c'era nessun modo di scappare da lì, se non grazie ad una chiave magnetica che non aveva. Una furia cieca la prese, e cominciò a prendere a pugni quella porta fino a scorticarsi le mani, a lanciare qualunque mobile che non fosse inchiodato per terra contro la finestra oscurata. Dopo la rabbia sopraggiunse il panico. I suoi pokémon stavano male e aveva lasciato Lusamine a piede libero di fare qualsiasi cosa avesse voluto. Che cosa avrebbe fatto a Gengar e Snorunt? Li avrebbe sottoposti agli stessi esperimenti che dovette subirsi Tipo Zero? E se per qualche motivo avesse avuto fra le mani Guzma? Che gli avrebbe fatto?
Delle forti vertigini la colpirono, facendola rovinare a terra. Tutto lo sfogo di poco prima, e l'ansia che la corrodeva, le fecero sparire le poche forze che aveva in corpo. Non sarebbe riuscita nemmeno a piangere, anche se avesse voluto farlo. Era terrorizzata, e l'essere bloccata li dentro non faceva che alimentare la paura che provava.
Tutto quello che aveva fatto finora lo aveva fatto per aiutare tutti coloro a cui voleva bene, ma si stava rendendo conto di quanto avesse solo peggiorato la situazione. La verità è che in cuor suo sapeva che sarebbe andata così. Aveva solo coperto quella verità scomoda con la convinzione che ce l'avrebbe fatta. Era convinta che avrebbe distrutto Lusamine, le avrebbe fatto chiudere baracca e sarebbe tornata alla base, dove avrebbe trovato Noemi e i ragazzi felici di vederla, e Guzma incazzatissimo per la sua scomparsa. Avrebbe fatto sparire tutta quella rabbia con un bacio, probabilmente.
Già, sarebbe andata così, se non avesse fallito miseramente.
Un suono la fece destare dalla disperazione in cui era avvolta. Pensava di esserselo immaginato, di aver avuto un'allucinazione. Quando vide la porta spalancarsi si tirò a fatica su in piedi, pronta ad aggredire qualunque dipendente le avesse impedito la fuga.
Noemi fu molto più veloce. Appena ne ebbe modo infatti si precipitò dentro la stanza abbracciandola forte.
Deve essere per forza un miraggio, o un sogno.. Noemi non può essere con Enzo, Joe e... Gladion?!
Si riscosse. Non poteva essersi immaginata Gladion, fra tutte le persone che poteva immaginarsi. Si rese conto che tutti i suoi amici erano veramente lì, Noemi che le stava piangendo sulla spalla.
- Noemi, calmati.- disse Enzo. - Era con la testa fra le nuvole nonostante le stessi parlando. Vuol dire che Mako sta più che bene.
In quel momento si rese conto di quanto non fossero loro ad aver bisogno di lei a salvarli, ma di quanto lei avesse bisogno di loro al suo fianco. Scoppiò a piangere, ricambiando con foga l'abbraccio dell'amica, al quale si unirono anche Joe ed Enzo. Gladion era rimasto in disparte, e con uno strattone venne trascinato anche lui nella stretta. Cercò di nascondere l'imbarazzo (e il sollievo) come meglio poté.

[E con questo ultimo lavoro (orribile) in copertina, vi ho presentato tutti i miei personaggi! Fatemi sapere se volete altri sgorbietti :)
Continuate a seguirmi fino alla fine, ma soprattutto HAVE FUN \m/]

PokémessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora