Our Power

Restiamo insieme

Stai studiando come si deve?

Si, non rompere.

Ah, senti... ti dispiace se resto con te, sta notte, Minseok?

Perché?

Eheh, solito...

Minseok annuì alla domanda di Jongdae; ogni tanto, i genitori di quest'ultimo, non fanno che litigare, e lui, come comprensibile, ci resta male.
Fortunatamente, la casa del più grande, aveva molte stanze libere, anche se fredde.
Jongdae, però, non avrebbe mai accettato di dormire da solo, in una stanza fredda, quindi continuò a pregare Minseok, perché lo facesse dormire insieme a lui.

E va bene, ma se ti muovi e mi vieni addosso, ti ammazzo.

Minseok sapeva bene che l'altro, non era capace di stare fermo la notte: l'ultima volta, si è beccato un calcio in faccia, con che fisica, non si sa.

Quella sera, appena si misero sotto le coperte, Minseok sentiva qualcosa di strano, come un brutto presentimento.

Dopo che il più grande spense le luci, premendo l'interruttore vicino al letto, Jongdae si avvinghiò a lui, stringendolo tra le braccia, e inglobando l'altro quasi del tutto.

Hey, non respiro.

E va beh, non importa.

Deficente...

Non avrebbe mai lasciato Minseok: era come se, stringendolo, si dimenticasse tutti i problemi che aveva avuto durante la giornata.

Si addormentarono così, ma, all'improvviso, Minseok aprì gli occhi.
Guardò un istante l'ora che la sveglia sul comodino proiettava sul soffitto.
Abbassò lo sguardo, per cercare di addormentarsi di nuovo, ma qualcosa glie lo impedì.
C'era qualcosa davanti al suo letto, o meglio... qualcuno?

Chi entra in casa di qualcuno, di notte, se non per fare qualcosa di male?
Il più grande, sollevò leggermente la testa, ma non riusciva a distinguere la figura davanti a lui, ne vedeva solo i contorni. Cercando di evitare spiacevoli eventi, sollevò completamente il braccio sinistro, con l'intenzione di congelarlo.
La figura non si mosse, perciò lo prese in pieno.
Al centro della figura si era formato un foro, che andò a richiudersi poco dopo, provocando lo sgomento del ragazzo.