Prologo

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Era notte e una bruma sottile, quasi gelida, penetrava dalla finestra, l'odore di terriccio bagnato era persistente. Quelle ombre sinistre
iniziarono una danza, non sapevo esattamente cosa fossero... Avverrtivo una volontà di potenza in grado di accapararsi l'animo
umano, e un aria gelida immobilizzò il mio sguardo su uno di loro, quello più alto, dalla mole colossale e nero come la notte,lasciava che i compagni lo precedessero ma non mi perdeva mai di vista, al posto degli occhi aveva due cavità e mi fissava intensamente, dal petto parevano uscire peli ispidi come aculei, e indossava una sorta di mantello... cercó di comunicarmi qualcosa, un messagio disperato quasi in preda al panico.
Una sensazione di angoscia iniziò a pervadermi.
Fu da quel giorno, da quando incominciai a vederli che quella sensazione diventò un tormento... un incubo, un qualcosa che percepivo solo io, la mia vita fu intrisa da paura, angoscia e tristezza...
"Rifletti, Morte, distruzione!"
Queste furono le tre parole che riuscii a memorizzare da quelle entità ... seguite da gemiti terrificanti.
Rimasi scioccato da quelle figure tramutate tra realtà e finzione, mi fissavano in modo intenso, quasi diabolico.
Ma di una cosa ero certo, solo
io potevo risolvere quel mistero,cercavano qualcosa... ma cosa potevo fare io,
iniziai a documentarmi e trovare spiegazioni, ma l'abisso di disperazione che mi venne trasmesso, era troppo profondo ,se tu scruterai a lungo in un abisso, anche l'abisso scruterà dentro di te.

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