Presi la mia valigia con i pochi vestiti che ancora mi entravano e scesi le scale per dirigermi verso la porta, ma una mano mi prese il polso, mi voltai, era mia madre che provava a giustificare il suo comportamento scorretto nei miei confronti. Le girai il viso e abbassai la maniglia della porta mentre singhiozzavamo entrambe. Uscii da quella porta per iniziare una nuova vita, senza sostegno dei genitori e da persona matura quale dovrei essere per crescere questa vita che si sviluppa dentro di me. Camminai per circa tre chilometri sotto la neve, avevo freddo e la valigia iniziava a diventare molto pesante, dato che lo sforzo era maggiore per il fattore della gravidanza. Ero preoccupata sia per il bambino e per la sua salute che per me. Non c'è nessun hotel distante da casa mia se non fra altri dieci chilometri e non sono nelle condizioni di camminare. Fermai la valigia e mi ci sedetti sopra attendendo un miracolo, che in un certo senso arrivò a passo svelto. Sul marciapiede stava camminando un ragazzo, da solo, biondo che mi guardava con aria preoccupata. Lentamente e con dolcezza si avvicina a me e con una voce tranquillizzante mi domanda se avessi bisogno di aiuto. Io annuii e gli spiegai la mia situazione. Mi fece salire nella sua auto e mi diede una coperta, visto che, dal colorito della mia pelle sembrava che stessi andando in ipotermia. Comunque mi chiese se volevo essere accompagnata in un Hotel, altrimenti l'alternativa era di stare da lui per un po', ma sinceramente questo ragazzo lo conosco appena anche se è gentile non vuol dire che io possa fidarmi ad occhi chiusi ed andare a casa sua a fare la doccia o altro, non mi sentirei a mio agio; quindi gli chiesi la cortesia di accompagnarmi al primo hotel che ci fosse sulla strada. Ci rimase un po' male ma era la cosa migliore da fare.
[...]
-UNA STANZA IN AFFITTO PER UN MESE 30.000 STERLINE??? MA SIAMO PAZZI!!...
Esco dall'Hotel a prendere una boccata d'aria e riflettere se questa fosse stata una spesa necessaria o meno, ho pochi soldi con me e i miei risparmi vorrei spenderli in qualcosa di utile per il bambino...però è anche vero che non posso comprare culla o altro se non ho un posto dove vivere... forse dovrei parlarne con Harry però quasi sicuramente si offrirà di ospitarmi e non sono sicura che sia una cosa totalmente positiva, poiché effettivamente dipendo da lui per molte cose che riguardano bambino ed anche economicamente...non mi va di dipendere da lui anche riguardo a dove dovrei vivere...
Nevil mi raggiunge fuori dall'hotel. -Ehi, non dovresti stare fuori con questo freddo, ho cercato di aiutarti a riscaldare per nulla? sorride.
Poi mi prende il viso fra le mani e mi guarda.
- So che ci conosciamo da pochissimo ma voglio aiutarti essendo che ne ho la possibilità, per questo devi dirmi cosa posso fare. Ti va di essere aiutata? Dammi una risposta...preferisci che io ti offra 30.000 sterline o accetteresti di venire a casa mia e stare ad un piano tutto tuo con una persona che ti aiuterà e magari in questa persona troveresti qualcuno di cui fidarti, un amico?
Sorrisi anche io e gli risposi che stare per un po' da lui sarebbe andato bene. [...]Arrivati alla villetta mi mostrò la mia stanza ed io restai spiazzata notando la bellezza di quella camera. Ah e la sua villa era enorme, leggermente più grande di quella di Harry, ma comunque non sono queste le cose più importanti... e ora che ci penso dovrei proprio avvertire Harry dell'accaduto con i miei. A telefono:
-Hey, volevo dirti che ho parlato con i miei di quel fatto e mi hanno cacciata di casa...
-COME? E ORA DOVE SEI?? Nevil mi guarda -Beh sono a casa di un'amica.
Nevil mi fissa e sussurra lamentandosi:
TI SEMBRO FORSE UNA RAGAZZA?? Ridacchiai. -Va bene piccola allora ci sentiamo domani, buonanotte. Agganciai-Esigo spiegazioni. Disse lui
-Ah si?E su cosa?-Sul fatto che non mi pare di aver subito ancora nessuna operazione chirurgica per cambiare sesso!!
Scoppiammo a ridere entrambi. Dopo un po' afferrò un telefono e ordinò due pizze con tante patate sopra... specificò al pizzaiolo
La serata la passammo così, a ridere e mangiare guardando una stupida commedia americana. Ci addormentammo verso le due.
[...]
Mi svegliai nel mio letto nella camera io io di sopra, erano le 11.23. Scesi giù ma non c'era nessuno, quindi ne approfittai per fare una doccia, sistemare i capelli e truccarmi un po'. Anche se era mezzogiorno decisi di preparare il pranzo per me e Nevil. Verso le tredici Nevil rincasò, si complimentò per il cibo e mi disse che aveva fatto proprio bene ad ospitarmi. Mi spiegò che lui frequenta l'università, tre giorni a settimana per questo stamattina non era in casa. Dopo pranzo mi chiamò Harry chiedendomi di incontrarci, mi mancava. Salutai Nevil con un bacetto sulla guancia e uscii per andare al parco dove Harry mi aveva chiesto di incontrarci. Mi sedetti su una panchina e lo aspettai. Appena lo vidi corsi ad abbracciarlo.
-Hey piccola, come mai tutto questo affetto?-Mi mancavi, niente di che.
Sorrise come per farmi capire che anche io sono mancata a lui.
Questi dolci e intensi sorrisi si trasformarono in un dolce bacio appassionato.#spazioautrice
spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Ale XX
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Pregnant||H.S.
Fanfiction"Harry io... io aspetto u-un bambino." "Tu cosa?!? Sei incinta?" "Si." "Oh merda..."