Capitolo 5

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"Okey" dico con voce flebile ad Matteo, sempre tenendo gli occhi chiusi.

"Hei ciao piccola, come stai?" Sento dire.

Apro gli occhi in due piccole fessure e guardo Matteo alzarsi velocemente dalla sedia!

Beh lo vedi quasi far cadere la sedia cara. Ha la delicatezza di un elefante, ed anche tu non sei da meno.

Beh che ci posso fare io! Per ora non ho fatto ancora danni.

Ecco si non farmi ridere! Ma ti rendi conto di che dici?! Secondo me non ci sono solo medicine in quella farmacia che hai sul comodino!

Beh ma io intendevo rompere qualcosa e far cadere robe per terra! Come sei pignola.

Senti tesoro, ti sei svegliata da neanche cinque minuti e già parli con la tua coscienza invece di rispondere a quel povero cristo di fratello che ti ritrovi ed abbracciarlo?!

Sei inutile tanto! Sappilo.

Così mi volto verso mio fratello, che intanto stringe la mia mano e mi guarda sorridente, ricambio la sua stretta muovendo debolmente le dita. Così, facendo leva sulla sua mano, mi metto a sedere e lo abbraccio, bagnando la sua felpa di lacrime calde.

"Bene, adesso va bene" dico a Matteo mentre resto ancora abbracciata a lui.

"Dov'è Ludo? Che ore sono? Che giorno è?" Chiedo con insistenza.

Okey Okey ora sono convinta che tu stia davvero bene, bentornata vecchia Blue logorroica.

Zitta tu!

"Cara sorellina vedo che stai bene" dice Matteo mentre soffoca una risata.

Se gli sguardi potessero uccidere mio fratello sarebbe già polverizzato.

Oh sì, pufff! Un mucchietto di cenere.

Alzo gli occhi al cielo sperando che mio fratello non mi noti.

"È tornata l'altra Blue?" Dice mio fratello ridendo e baciandomi la fronte.

"C'è sempre stata e ci sarà sempre, ora rispondi alle mie domande! Sono io la malata qua, quindi caro fratellino, soddisfa le mie richieste!"Dico io ridendo a mia volta.

"Okey capo" Matteo alza le mani in segno di resa "Ludovica è a scuola, sono le nove e tren-"

Non lo lascio finire "Ed il tuo lavoro? Da quanto prendi giorni di ferie? Da quanto sono qua?"

"Blue!" Mio fratello mi lancia un occhiataccia. "Allora sono solo due giorni, siamo arrivati qua mercoledì ed oggi è venerdì"

"Oh" riesco a dire solamente.

"Sono venuti molti tuoi amici a trovarti, ma non eri ancora sveglia" dice guardandomi i polsi.

Adesso sono fasciati da bende bianche che puzzano di pulito, troppo pulito.

Dopo infiniti attimi di silenzio mio fratello mi tira a se e mi stringe come se non volesse farmi scappare, come se non volesse lasciarmi andare più, per paura che io possa allontanarmi da lui o che lui non possa più vedermi, abbracciarmi, per paura che lui non possa più vedere il mio sorriso, sentire la mia voce mentre gli sussurro 'ti voglio bene' o gli urlo 'ti odio' quando non mi lascia fare ciò che voglio.
Adesso lo so, Matteo ha solo paura, paura di non avere più me. Ho così paura anch'io, che quasi smetterei di lottare per rendere tutto più semplice, so di cosa è capace lui e lo sa anche Matteo, molto bene.

"Blue adesso ci sono io, va tutto bene! Ma mi potresti dire cosa cavolo è successo?"

In quel momento mi irrigidisco e sento mancarmi l'aria, ma decido comunque di raccontare tutto a mio fratello.

***

"Lo sapevo!" urla sbattendo un pugno sul tavolo di fronte al letto.

Se lo rompe l'ospedale ci farà causa.

Secondo colpo.

Io penso più a mio fratello, o scusa nostro fratello, si romperà una mano.

Lo so l'ospedale ci farà causa, io lo so!

"Hei Matte basta!"dico debole.

"Blue quando ha iniziato, ovvero riniziato, da quanto va avanti?" Urla mio fratello rosso dalla rabbia.

Uhhh, l'hai fatta grossa principessa!

Hei si dà il caso che tu sia la mia coscienza quindi punto primo vergognati, punto secondo rimangiati tutto, punto terzo ti offendi da sola.

1-0 per te principessina!

"Ehm no ha-ha mandato solo quel m-messaggio, niente di più"Dico io balbettando.

"Blue per favore non dire cazzate"

Oh sì il ragazzo è alterato, molto alterato.

"No Matte credimi, è la verità"

"Okey va bene ci penserò io a risolvere le cose, tranquil-"

In quel momento la porta sbatte, io e mio fratello ci voltiamo contemporaneamente.

Ehm io mi dileguo.

E mentre io sto per avere un altro attacco di panico e mio fratello quasi non sviene, sento la sua voce.

La sua voce.

"Hei ragazzi miei! Come state? Non vi era mancato lo zio Christian?"


Blu come ieri, Blu come domaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora